KIT CAT MANI DI FORBICE - IL NUOVO AD COMINCIA A TAGLIARE COSTI, TESTE, E CATENA DI COMANDO. VIA IL DIRETTORE DEL PERSONALE E L'INVESTOR RELATOR. MA IL CFO PELUSO NON SI TOCCA - SCAMBIO DI METROWEB E SPARKLE: UN PEZZO DELLA SOCIETÀ STRATEGICA CHE GESTISCE I CAVI ANDRÀ ALLA CDP, COSÌ IL GOVERNO POTRÀ NOMINARE IL PRESIDENTE

L' affare è ben avviato anche se le parti stanno negoziando sui valori e dunque già da questo primo banco di prova si misurerà la capacità di negoziazione di Cattaneo che vorrebbe dare a Cdp non più del 15-20% di Sparkle considerando che questa società ha una buona redditività e ricavi in crescita...

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Sara Bennewitz e Giovanni Pons per “Affari & Finanza - la Repubblica

 

RECCHI ARANUD DE PUYFONTAINE CATTANEO RECCHI ARANUD DE PUYFONTAINE CATTANEO

Flavio Cattaneo non ama perdere tempo, anzi è noto per il suo pragmatismo e per i suoi modi spicci, e così a distanza di un mese dalla sua nomina il nuovo ad di Telecom Italia ha già messo pesantemente mano all' organigramma del gruppo e ridisegnato lo schema per acquisire il 100% di Metroweb. Peraltro, alcune posizioni chiave, come quella della direzione acquisti, essendo occupate da manager vicini a Marco Patuano, erano già rimaste scoperte.

 

L' idea di Cattaneo è quella di accorpare il più possibile le funzioni, creando una manciata di riporti diretti con l' ad per snellire e velocizzare la struttura. Pare che nei suoi colloqui preliminari con la squadra Cattaneo abbia fissato, divisione per divisione, una serie di obbiettivi sfidanti, incaricando i manager di seguire una tabella di marcia molto serrata, con l' obiettivo comune di tagliare i costi e velocizzare i processi.

TELECOM SPARKLE TELECOM SPARKLE dago marcella logli e Ivan Dompè dago marcella logli e Ivan Dompè

 

Si parla di un piano di tagli da 1,1 miliardi da realizzare entro due anni, che il manager vorrebbe illustrare alla comunità finanziaria già il prossimo 13 maggio, insieme ai risultati del primo trimestre che a detta degli analisti non saranno particolarmente brillanti.

FLAVIO CATTANEO FLAVIO CATTANEO

 

Su queste presupposti la prima nomina ufficializzata in Telecom dal neo amministratore delegato è stata quella di Massimo Arciulo, con un passato ai vertici di Vimpelcom, Alitalia e Wind, nominato Chief pricing officer del gruppo in quanto si occuperà delle nuove formule commerciali fisso e mobile, andando a interferire in parte sulle competenze del responsabile del segmento business, Simone Battiferri (che secondo fonti attendibili sarebbe confermato), e di quelle della divisione consumer oggi affidate a Stefano De Angelis.

 

Piergiorgio Peluso di Unicredit Piergiorgio Peluso di Unicredit

Quest' ultimo, già a capo fino a un paio di anni fa di Telecom Argentina e del Sudamerica, dovrebbe ripartire alla volta del Brasile per assumere le deleghe in Tim Brasil: il mandato di Rodrigo Abreu è in scadenza e il manager dovrebbe diventare presidente, mentre Pietro Labriola potrebbe presto finire a fare altro all' interno del gruppo.

 

Per quanto riguarda l' area finanza e i rapporti con il mercato, se resta solida la posizione del direttore finanziario Piergiorgio Peluso, pare invece in uscita il capo dei rapporti con gli investitori Alex Bolis. L' onda del rinnovamento potrebbe toccare anche il capo del personale e delle risorse umane Mario Di Loreto; al suo posto si vocifera di un nuovo ingresso o di uno spostamento di Marco Opilio, ex numero uno della rete oggi affidata - per il momento - a Stefano Ciurli dopo l' uscita di Stefano Paggi (finito a capo della divisone Open Fiber dell' Enel).

 

PATUANO PATUANO

Infine, la comunicazione brand ai tempi di Patuano affidata a Carlotta Ventura (che ha lasciato per andare in Acea), è stata accorpata sotto la comunicazione in capo a Ivan Dompè con riporto al presidente Giuseppe Recchi. Mentre si va profilando la nuova squadra di manager che insieme a Cattaneo avrà diritto all' 1,5% del margine lordo incrementale rispetto ai target, l' ad ha cominciato a lavorare a testa bassa anche sul fronte acquisizioni.

 

La sfida lanciata dall' Enel sul terreno della posa della fibra ottica nelle aree più profittevoli d' Italia sta spingendo Telecom ad accelerare con il proprio piano di investimenti. E l' acquisizione di Metroweb, che era stata tanto caldeggiata nel corso del 2015 da Patuano, ora è stata riscoperta da Cattaneo ma in chiave diversa.

RECCHI ARNAUD DE PUYFONTAINE RECCHI ARNAUD DE PUYFONTAINE

 

Per attrarre la Cdp, azionista pubbico di Metroweb con il 46% in mano al Fondo Strategico, Telecom ha messo sul piatto uno scambio con Sparkle, la società che opera nella gestione di cavi sottomarini per le comunicazioni internazionali e che ha un notevole valore geopolitico e strategico.

 

Lo schema allo studio dei banchieri d' affari prevede che Telecom acquisti direttamente il 54% in mano al fondo F2i, che ha già mostrato volontà di realizzare il proprio investimento. Il restante 46% sarà invece concambiato con azioni Telecom Italia Sparkle in modo che la Cdp possa diventare socia di questa entità con una governance che permetta di nominare almeno il presidente.

 

L' affare è ben avviato anche se le parti stanno negoziando sui valori e dunque già da questo primo banco di prova si misurerà la capacità di negoziazione di Cattaneo che vorrebbe dare a Cdp non più del 15-20% di Sparkle considerando che questa società ha una buona redditività (circa 190 milioni di Mol) e ricavi in crescita a 1,3 miliardi nel 2015. Metroweb è invece una società più piccola con una redditività prospettica che dipende dagli investimenti che si possono realizzare.

FABIO GALLIA CLAUDIO COSTAMAGNA FABIO GALLIA CLAUDIO COSTAMAGNA

 

Infine sul tavolo di Cattaneo c' è la vendita di Inwit, la società delle torri di trasmissione il cui 60% è stato messo all' asta dopo la quotazione della scorsa estate. L' ultimo cda a cui aveva partecipato Patuano aveva preso tempo sulla vendita anche se erano arrivate le offerte di Cellnex-F2i e Ei Towers.

 

METROWEB LOGO METROWEB LOGO

Ora il direttore finanziario di Telecom, Peluso, ha chiesto ai due offerenti di riformulare le proposte in maniera vincolante tenendo conto dei pareri dell' Antitrust per gli spagnoli e della Consob per la società che fa capo a Mediaset. Una vendita resa complicata dal fatto che due settimane fa Vivendi (azionista di riferimento di Telecom) e Mediaset hanno annunciato un' alleanza di ampio respiro sul fronte dei contenuti media e della distribuzione e tutto ciò potrebbe avere un' influenza sulla vendita delle torri.

 

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