IL “RUSSIAGATE” TRA LE CHIAPPE - IL FIGLIO DI DONALD TRUMP HA PUBBLICATO SUL SUO PROFILO TWITTER IL CONTENUTO DEI MESSAGGI CHE SCAMBIÒ CON UN EX COLLABORATORE DEL PADRE PER PREPARARE L'INCONTRO CON L'AVVOCATESSA VICINA AL CREMLINO - ECCO COSA E’ STATO COSTRETTO AD AMMETTERE

-

Condividi questo articolo


donald trump junior donald trump junior

Antonello Guerrera per www.repubblica.it

 

"I love it!". Eccola, l'email che inchioda Donald Trump Jr., il figlio del presidente americano, da giorni nella bufera mediatica per i suoi contatti con la Russia in campagna elettorale. Dopo lo scoop del New York Times su un sospetto incontro tra lui e un'avvocatessa molto vicina al Cremlino, i dettagli emersi sempre più scomodi e le successive, fragili smentite dell'interessato, il giovane Trump ha ceduto. E, messo alle corde, ha pubblicato online interamente lo scambio di email incriminato. Tutto in un tweet. Che ora potrebbe mettere seriamente nei guai suo padre, il presidente americano Donald Trump.

trump con il figlio nel 2006 trump con il figlio nel 2006

 

I fatti: l'8 giugno 2016, Rob Goldstone, un promoter musicale, comunica a Trump junior che "il procuratore della Corona russo" (figura che esiste in Inghilterra e Galles, ma non in Russia) "vuole offrire alla campagna elettorale di Trump documenti ufficiali e informazioni che potrebbero incriminare Hillary Clinton e i suoi affari con la Russia. Sarebbe molto utile per tuo padre". Premesse chiare per infangare il nome della candidata democratica a pochi mesi dalle elezioni presidenziali. Donald junior non ha esistazioni: "I Love it!", replica candidamente. "Fantastico!".

 

I DOCUMENTI PUBBLICATI SU TWITTER DA DONALD TRUMP JUNIOR I DOCUMENTI PUBBLICATI SU TWITTER DA DONALD TRUMP JUNIOR

Perché Goldstone era l'intermediario dell'incontro scottante tra il figlio di Trump e l'avvocatessa russa Natalia Veselnitskaya, avvenuto alla Trump Tower di New York il giorno dopo lo scambio di email. Un incontro che Donald figlio aveva anche postato sul suo account Facebook, senza specificare però chi erano i partecipanti. C'erano anche Jared Kushner, il genero e consigliere supremo del futuro presidente, e Paul Manafort, il capo della campagna elettorale di Trump poi caduto in disgrazia per una storiacca di fondi e denaro con gli ucraini indipendentisti filorussi. Insomma, c'era presente tutto il cerchio magico del Presidente. E l'esca era invitante: distruggere l'immagine pubblica di Hillary Clinton, con l'aiuto, a quanto pare, della Russia.

I DOCUMENTI PUBBLICATI SU TWITTER DA DONALD TRUMP JUNIOR I DOCUMENTI PUBBLICATI SU TWITTER DA DONALD TRUMP JUNIOR

 

Dunque Donald Trump junior ha mentito, spudoratamente. E in più circostanze. Dopo lo scoop del New York Times aveva detto che l'incontro non c'era mai stato. Falso. Poi ha parzialmente ritrattato, dicendo che durante l'incontro si era parlato di altro: adozioni di bambini russi stoppate da Putin dopo il caso Magnitsky, l'organizzazione di Miss Universo e altre scuse insostenibili. Falso anche questo. Poi ha detto che, in ogni caso, non era stato informato delle intenzioni dei russi contro Hillary Clinton. Falso anche questo, visto che scrisse persino "I love it!" il giorno prima. Ed è molto probabilmente falsa, dunque, anche la testimonianza dell'avvocatessa Veselnitskaya, che oggi ha rilasciato un'intervista esclusiva alla Nbc negando categoricamente di avere persino l'intenzione di passare informazioni contro Hillary Clinton.

 

prima stretta mano Putin Trump prima stretta mano Putin Trump

Stamattina, con la questione sempre più bollente, Trump padre aveva scritto su Twitter: "I media e i democratici si impegnano moltissimo nella storia russa. Se dopo un anno, tutto quello che hanno è questo incontro senza senso (quello del figlio, ndr), capisco la loro disperazione!". Forse stavolta Donald Trump si è sbagliato. Perché quell'incontro pare acquistare sempre più senso nella torbida storia della connection tra lo staff di Trump e il governo russo. E stavolta, per il presidente americano, le cose potrebbero mettersi davvero male.

 

I DOCUMENTI PUBBLICATI SU TWITTER DA DONALD TRUMP JUNIOR I DOCUMENTI PUBBLICATI SU TWITTER DA DONALD TRUMP JUNIOR

Dal New York Times, che cita tre fonti anonime, prima di organizzare l'incontro con l'avvocatessa russa convinto che questa avesse informazioni compromettenti su Hillary Clinton, Donald Trump Jr era stato informato via mail che il materiale in questione era parte del tentativo da parte di Mosca di aiutare la candidatura del padre.

DONALD TRUMP DONALD TRUMP

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO 

DAGOREPORT – PER NON PERDERE LA FACCIA CON I RUSSI, PUTIN ACCUSA L’UCRAINA PER LA STRAGE DI MOSCA, MA LA TRATTATIVA CON LA CIA PER EVITARE L’ESCALATION VA AVANTI - LO SCHEMA È “DUE PASSI IN AVANTI E UNO INDIETRO”: I RUSSI AVANZERANNO, KIEV ACCETTERA' UNA TREGUA E LE NUOVE CONQUISTE SARANNO “OFFERTE” SUL TAVOLO DEL NEGOZIATO – ALLA FINE SI TORNEREBBE INDIETRO DI 10 ANNI, AGLI ACCORDI DI MINSK CHE PREVEDEVANO UN’AUTONOMIA SPECIALE PER LE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUGANSK E L’ASSICURAZIONE CHE L’UCRAINA NON ENTRERÀ MAI NELLA NATO – IL MESSAGGIO DI BIDEN A ZELENSKY: RESISTI FINO ALLO SBLOCCO DEI 60 MILIARDI DI AIUTI DAL CONGRESSO MA NON SOFFIARE SUL FUOCO ORA CHE NELLA PARTITA SI SONO INFILATI ANCHE I JIHADISTI (MONITORATI DALLA CIA)...

FLASH! – COSA DIREBBE LA “VECCHIA” DANIELA SANTANCHÈ DELL’ATTUALE MINISTRO DEL TURISMO? LA “PITONESSA” NEGLI SCORSI ANNI HA CHIESTO LE DIMISSIONI DI TUTTI: DA FINI A BOSCHI, DA LUCIA AZZOLINA FINO AI SUOI BERSAGLI PREFERITI, I GRILLINI DI MAIO, CONTE E BONAFEDE. BASTAVA CHE VENISSE APERTA UN’INDAGINE E LA SOLERTE (EX) PROPRIETARIA DEL TWIGA PARTIVA ALL’ASSALTO. ORA CHE UN’INCHIESTA TOCCA DA VICINO LEI, PERÒ, NIENTE, NON MOLLERÀ PERCHÉ “NESSUNO HA CHIESTO LE MIE DIMISSIONI…”