MALAGO' INDAGATO - LITE PER L'ASTA DIGITALE DE LA7 - VERSACE CHIUDE IN GIAPPONE DOPO 28 ANNI - I CONTI DI ALCOA (ALLUMINIO) INCORAGGIANO LE BORSE – LA CITY SARÀ CROLLATA MA RESTA NUMERO 1 – PER EFIBANCA SPUNTA ANCHE BARCLAYS – PINAULT SI ARRENDE ALLA CRISI E METTE IN VENDITA LA CFAO – I PRECETTI ISLAMICI CHE GUIDANO DAIMLER – IL PIANO PWC PER I CREDITORI LEHMAN…

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1 - BORSA: INDICI CORRONO INCORAGGIATI DA ALCOA, +1% FTSE ALL SHARE...
Radiocor - Avvio positivo per le Borse europee, incoraggiate dai buoni risultati del colosso dell'alluminio Alcoa. Sulle prime battute il Ftse All Share balza dell'1% e il Ftse Mib dell'1,1%. Hanno ripreso a correre le Cir (+3%), vanno bene anche le Prysmian (+2,7%), mentre arretrano dello 0,14% le Mondadori dopo la recente corsa. Sono gettonate le banche, con le azioni del Banco Popolare in rialzo del 4,17%. Le Telecom Italia registrano un guadagno dell'1,4%.

KLAUS KLEINFIELD DI ALCOAKLAUS KLEINFIELD DI ALCOA AlcoaAlcoa

2 - BORSE MONDIALI: ANDAMENTO LISTINI ORE 10.15...
(Asca) - Ultima borsa rilevazione var% stato

Milano 24124 +0,95 aperta Londra 5158 +0,96 aperta Parigi 3813 +1,52 aperta Francoforte 5714 +1,30 aperta Zurigo 6314 +0,86 aperta Amsterdam 0315 +1,71 aperta Madrid 11879 +1,35 aperta

ASIA Tokyo 9832 +0,34 chiusa Hong Kong 21242 +2,07 chiusa Singapore 2663 +1,30 aperta

3 - PROFITTI ALCOA OLTRE LE ATTESE RICAVI IN CALO...
Da ""Il Sole 24 Ore" - I conti del terzo trimestre di Alcoa sorprendono Wall Street. Il colosso dell'alluminio guidato da Klaus Kleinfeld ha annunciato ieri un utile netto di4 centesimi per azione, contro le perdite attese dagli analisti di nove centesimi. I ricavi del gruppo sono risultati in flessione del 34% a 4,62 miliardi di dollari. A sostenere i margini di Alcoa ha contribuito la riduzione dei costi di gestione: la società ha già varato un taglio d'organico di 18mila unità

Mercedes BressoMercedes Bresso

4 - MORNING NOTE: L'AGENDA DI GIOVEDI' 8 OTTOBRE...
Radiocor - Milano - conferenza stampa Aifi e Pricewaterhousecoopers per la presentazione dei dati semestrali 2009 sul settore italiano del private equity e venture capital.

Milano - V edizione di Mediolanum Market Forum sul tema 'Dopo il diluvio'. Partecipa, tra gli altri, Ennio Doris, presidente Banca Mediolanum.

Corrado PasseraCorrado Passera

Torino - nell'ambito della manifestazione, organizzata da Regione Piemonte, 'Uniamo le energie 2009', convegno WPf sul tema 'Energy for a Sustainable Future - Energia per un futuro sostenibile'. Partecipa, tra gli altri, Mercedes Bresso, presidente Regione Piemonte.

Roma - convegno sul tema 'Per uscire dalla crisi e guardare al futuro serve una politica industriale. Le proposte della Cgil'. Partecipano Salvatore Rossi (Banca d'Italia), Paolo Barilla, Carlo Pesenti, Francesco Gori, Andrea Guerra, il ministro Claudio Scajola e il segretario della Cgil Guglielmo Epifani

Roma - convegno 'Poveri, perche' soli', organizzato dalla Fondazione per la Sussidiarieta' e la Fondazione Banco Alimentare. Partecipano Claudio Scajola, Gianni Alemanno, Angelo Bagnasco, presidente Cei, Corrado Passera

5 - MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI...
Radiocor - ISTITUZIONI: La Consulta boccia il lodo Alfano. Berlusconi avanti, scontro con il Colle. Ripartono i processi su caso Mills e diritti tv (dai giornali)

Gianni Alemanno - Altero Matteoli e Ignazio La RussaGianni Alemanno - Altero Matteoli e Ignazio La Russa

FISCO: Studi di settore alleggeriti. Al via l'operazione per adeguare il calcolo dei ricavi alla situazione di crisi (Il Sole 24 Ore, pag. 1-25-33)

CONTI PUBBLICI: Deficit eccessivo per nove Paesi, Italia inclusa (dai giornali)

INDUSTRIA: Margini ancora in frenata. Analisi dei bilanci R&S-Il Sole 24 Ore (Il Sole 24 Ore, pag. 44)

CONGIUNTURA: Giovannini: 'Recessione alle spalle ma poche risorse per stimolare la ripresa'. Intervista al presidente dell'Istat (La Repubblica, pag. 31)

FininvestFininvest

FIAT: Marchionne accelera sul piano per Chrysler (dai giornali). 'Ecco come Sergio conquisto' Barak'. Intervista a Corinne Ball, dello studio legale Jones Day, sui retroscena della trattativa tra Fiat e la Casa Bianca (Il Sole 24 Ore, pag. 42). Scajola condiziona gli incentivi ad un aumento della produzione in Italia (dai giornali). Marchionne vola da Putin. Accordo sui veicoli industriali (Il Corriere della Sera, pag. 37)

DaimlerDaimler

GENERALI: Scende Del Vecchio, 'tiene' Bankitalia (Il Corriere della Sera, pag. 34)

TELECOM: Telefonica, vertice con Mediobanca per tastare il terreno sul rinnovo di Telco (Il Messaggero, pag. 20). Tv digitale, slitta la vendita delle piattaforme Telecom (Il Corriere della Sera, pag. 37)

TLC: Deregulation telefonica a passo ridotto. Forum. Bt Italia, Fastweb, Tiscali, Vodafone e Wind lamentano l'insufficiente apertura del mercato (Il Sole 24 Ore, pag. 22)

FININVEST: punta alla sospensiva sul lodo Mondadori (dai giornali)

EDISON: Saglia: pronti a difenderne l'italianita' (dai giornali)

Logo Logo "Barclays"

FINMECCANICA: Contratto dalla Libia da 300 milioni (dai giornali). 'Con il partner italiano Drs aumentera' l'export'. Parla Mark Newman, fondatore e Ceo della controllata Usa (Il Sole 24 Ore, pag. 41)

BURANI: Burani chiede alle banche di entrare nel capitale. Proposta una conversione di 160-180 milioni in strumenti partecipativi (Il Messaggero, pag. 20)

JUVE: le tre sfide di Blanc (Il Sole 24 Ore, pag. 41)

FS: 'Nella Ue treni liberalizzati entro il gennaio del 2011'. Intervista all'ad Mauro Moretti (La Stampa, pag. 28)

RINASCENTE: rinegozia i debiti (Il Sole 24 Ore, pag. 43)

GIOVANNI MALAGOGIOVANNI MALAGO

6 - CIRCOLI NUOTO, SEQUESTRATE NUOVE STRUTTURE - INDAGATI MALAGO' E 30 RAPPRESENTANTI LEGALI DEI CIRCOLI (ADNKRONOS) - Nuovo maxi sequestro in 11 circoli sportivi della capitale di strutture realizzate senza i necessari permessi in occasione dei recenti campionati mondiali di nuoto. Il presidente del Circolo Canottieri Aniene Giovanni Malago', che è stato anche presidente del Comitato organizzatore della manifestazione mondiale, e 30 rappresentanti legali dei circoli che hanno subito il sequestro da parte dei vigili urbani della capitale sono indagati per violazioni delle leggi urbanistiche e paesaggistiche.

7 - I PRECETTI ISLAMICI CHE GUIDANO DAIMLER...
B.R. per "Il Sole 24 Ore" - Qualche anno fa nacquero le obbligazioni rispettose del Corano. Allora il tentativo delle banche occidentali era di pescare a piene mani nell'enorme risparmio dei paesi produttori di petrolio. Oggi, mentre il Medio Oriente continua a resistere nonostante la recessione globale, le aziende europee puntano direttamente ai consumatori. Daimler ha annunciato ieri la nascita di una società che finanzierà l'acquisto di automobili nel pieno rispetto delle regole islamiche. Tra le altre cose la Sharia proibisce ai musulmani di pagare interessi.

borsa londraborsa londra

La società, che avrà sede negli Emirati Arabi Uniti, è la prima del genere fondata da una casa automobilistica. Il gruppo tedesco - che nel 2008 ha venduto nel paese 7.800 auto e 3.100 utilitarie - parla di scelta «strategicamente molto importante ». Molti guardano con paura all'arrivo dei fondi arabi nelle società europee. In realtà l'annuncio di ieri dimostra che il recente ingresso di Abu Dhabi in Daimler apre nuovi mercati all'azienda di Stoccarda.

8 - PER EFIBANCA SPUNTA ANCHE BARCLAYS...
C. Fe. per "Il Sole 24 Ore" - Terzo tavolo di trattative in un anno per Efibanca, merchant bank del Banco Popolare. Dopo le discussioni archiviate con Iccrea e con il fondo Sator di Matteo Arpe, questa volta per acquistare Efibanca si sarebbe presentata all'appello l'inglese Barclays. La banca d'Oltremanica è, del resto, in forte espansione, anche inItalia.Ma l'interesse per Efibanca sembra mutare le strategie, visto che fino ad oggi Barclays ha puntato con maggior decisione sul retail.

Per la realtà posseduta dal Banco Popolare circola una valutazione di 500 milioni. Pier Francesco Saviotti, amministratore delegato del gruppo veneto, ha avviato dal suo ingresso una profonda pulizia nelle attivitàdi Efibanca:con la conseguenza che quest'ultima ha chiuso il primo semestre del 2009 con una perdita netta di 51,4 milioni per effetto delle rettifiche di valore su crediti e partecipazioni (per complessivi 45,1 milioni), oltre al ridimensionamento dei settori di merchant banking e private equity.

Logo Logo "Telecom"

9 - QUANDO DEFAULT SUONA COME «BUY»...
My.L. per "Il Sole 24 Ore" - Nei primi tre trimestri del 2008 Moody's contò 62 società in default. Quest'anno,negli stessi primi tretrimestri,le società emittenti di obbligazioni finite con le gambe all'aria sono state 222. Basta questo numero, comunicato ieri dalla società di rating, per capire il senso della crisi finanziaria. Il tasso di default tra le società con rating speculativo è salito al 12%: più del 10,6% calcolato nel secondo trimestre 2009 e molto più del 2,8% di un anno esatto fa. Insomma: quando Lehman Brothers stava facendo tremare le Borse, le società emittenti di bond ancora tenevano.

Ora, a un anno di distanza, fanno più fatica. Eppure gli investitori, nonostante questo, comprano obbligazioni aziendali (anche con rating speculativi) come non avevano mai fatto in passato: la fame di corporate bond è più alta che mai.Forse perché sono convinti che,come dice Moody's,l'anno prossimo i default saranno molti meno? O forse perché hanno così tanta liquidità in portafoglio, grazie alle iniezioni delle banche centrali, che comprerebbero qualunque cosa?

10 - LA CITY AGONIZZANTE BATTE ANCORA PARIGI...
R.Fi. per "Il Sole 24 Ore" - Il sorpasso di Londra non c'è stato. Il collasso della City, il trasferimento di Hsbc ad Hong Kong e i molti uffici vuoti di Canary Wharf non sono bastati a fare perdere alla City il primato di città europea più propizia agli affari. Parigi resta dietro. Certo, nella classifica 2009 di Cushman & Wakefield sulle città preferite dai dirigenti delle maggiori 500 società del continente le novità non sono molte. Ma qualcosa si muove.

Così, se Francoforte si conferma al terzo posto, Barcellona scala una posizione (dal quinto al quarto posto) ai danni di Bruxelles, che scivola di un gradino (quinta). Si vedrà come andrà il prossimo anno perché Madrid (nel 1990 17esima) è diventata la sesta capitale europea degli affari, davanti alla ricca Monaco, solo settima. Arretrano quindi Amsterdam, che si posiziona all'ottavo posto,e Berlino,che scivola al nono, mentre Piazza Affari chiude la classifica delle migliori città europee in cui fare business.

11 - I NUMERI DELLA LITE...
Giovanni Pons per "la Repubblica" - Difficile non comprendere l´arrabbiatura dei fondi americani Highbridge (Jp Morgan). Dopo aver raccolto più di 350 milioni sullo specifico progetto delle infrastrutture digitali (multiplex) di Telecom Italia Media, hanno regolarmente presentato l´offerta entro il termine del 2 ottobre. Nello stesso tempo l´altro fondo interessato, Trilantic Capital, ha chiesto una dilazione di due settimane per far pervenire la propria offerta all´advisor Merrill Lynch.

Ti Media deve decidere se concedere la dilazione o meno ma sarebbe una scorrettezza nei confronti di Highbridge che ha minacciato di ritirare la propria offerta se Trilantic non verrà esclusa. Intanto, cominciano a girare voci secondo cui Ti Media potrebbe cedere i mux alla controllante Telecom a fronte dei debiti evitando la mannaia dell´aumento di capitale.

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12 - VERSACE CHIUDE IN GIAPPONE DOPO 28 ANNI...
Da "la Repubblica" - Versace chiude in Giappone dopo 28 anni. Le voci trovano conferma: per fine mese sarà ceduta l´ultima di quattro boutique nel paese, in crisi di consumi. Il gruppo conferma, ma conta di «tornare di nuovo aprendo negozi o attraverso i grossisti»

pinault e hayekpinault e hayek

13 - PINAULT SI ARRENDE ALLA CRISI E METTE IN VENDITA LA CFAO...
Da "La Stampa" - Non c'è niente di meglio di un forte crollo per risvegliare le menti. Ppr ha infine deciso di separarsi dall'impresa commerciale Cfao. La divisione sembrava il brutto anatroccolo nello stagno del conglomerato di prodotti retail e di lusso, composto da marchi più o meno vistosi, che vanno da Gucci a Puma. Ma è stata a lungo un'affidabile macchina per fare soldi. E la famiglia Pinault, la proprietaria, sembra aver un attaccamento sentimentale per la più vecchia divisione del gruppo.

Come tutte le attività orientate ai beni di consumo, Ppr è stata colpita dalla crisi. Ma la capacità di recupero del suo gruppo principale, Gucci, e un serio programma di tagli dei costi hanno limitato il danno. Il margine operativo lordo (Ebitda) è diminuito solo dell'1,8% nel primo semestre su un calo del 4% delle entrate. Cfao invece, che importa automobili e prodotti farmaceutici in Africa, non ha contribuito. I suoi utili operativi sono diminuiti più del 10%...

Cfao dovrebbe essere valutata tra 1,6 e 2 miliardi. Ppr afferma di essere pronta a vendere un pacchetto di maggioranza. Un notevole flottante aiuterà a ridurre il leverage di Ppr. Il gruppo dichiara che un debito di oltre tre volte l'Ebitda è gestibile ma questo rende nervosi gli investitori. Guadagni di circa 1 miliardo abbasserebbero il multiplo a un più gestibile 2,7. Un'Ipo di Cfao sarebbe forse solo il primo passo. Altri brutti anatroccoli stanno ancora schiamazzando nello stagno di Ppr: Conforama, una società di mobili, e Fnac, il rivenditore di libri e musica in difficoltà. Entrambi potrebbero non seguire la via dell'Ipo. Ma forse non rimarranno nel gruppo molto a lungo.

Lehman BrothersLehman Brothers

14 - PRICEWATERHOUSE HA UN PIANO PER RISARCIRE RAPIDAMENTE I CREDITORI EUROPEI DI LEHMAN...
Da "La Stampa" - Lehman Brothers si è dimostrata una banca depositaria debole in Europa. Un anno dopo il fallimento della banca Usa, molti hedge fund sono in attesa della restituzione delle attività che avevano affidato alle sedi di Londra. L'amministratore, PricewaterhouseCoopers, sta cercando di essere d'aiuto. Ma ad agosto, l'Alta Corte del Regno Unito ha respinto il suo piano di accelerare la restituzione di 9 miliardi di dollari delle attività europee in custodia. L'idea di PwC era di fissare un termine per nuove richieste di risarcimento e trattare con i creditori come gruppi e non come persone fisiche.

Senza simili disposizioni, l'amministratore deve affrontare la prospettiva di un'azione pluriennale riguardante circa mille richieste di risarcimento. I tecnicismi legali che hanno bloccato la prima proposta potrebbero ancora essere risolti. PwC preferirebbe una via legalmente riconosciuta. Ma ha escogitato un ingegnoso piano alternativo per consentire ai creditori di aggirare i tribunali e riottenere le loro attività nella prima metà del 2010.

Il nuovo schema è simile a quello vecchio. Ma la forma legale è differente. Al posto della soluzione standard del Regno Unito di un "accordo di compromesso" legalmente vincolante, PwC sta proponendo un accordo contrattuale tra la banca fallita e i suoi creditori. La mancanza di protezione legale ha indotto PwC a non rischiare, aspettando l'ok dal 90% dei creditori. Alcuni creditori potrebbero esitare, poiché l'amministratore ritiene che il valore delle richieste supererà quello delle attività di circa 300 milioni di dollari, soprattutto perché i prezzi di mercato sono variati nel corso dell'ultimo anno.

Come saranno divise le perdite? Se fossero divise tra tutti i creditori, la perdita sarebbe di circa 300 mila dollari, un costo modesto per riottenere 9 milioni di dollari. Ma alcuni titoli soffriranno più di altri per un ammanco, cosicché questa soluzione non sarebbe proprio corretta. La scelta sarà probabilmente tra un compromesso sbrigativo e una battaglia legale che potrebbe durare anni. Forse è meglio per quasi tutte le persone coinvolte dire soltanto di sì.

 

 

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