Ferruccio Sansa per Il Fatto Quotidiano
Maremma, Capalbio. Dici due nomi e subito vengono in mente le vacanze dei vip. Ma qui la storia è diversa: di mezzo ci sono 104 antiche aziende agricole che rischiano di essere spazzate via per far passare la Livorno-Civitavecchia. Se ne parla da decenni. Tanto che ormai la Tirrenica sembrava destinata a rimanere sulla carta. Invece no: nel dicembre 2009 ecco l\'inaugurazione dei lavori. E il ministro delle Infrastrutture Altero Matteoli, sindaco di Orbetello, toscano di origini e collegio elettorale, annuncia: \"Per me è la realizzazione di un sogno. Entro pochi anni costruiremo 228 chilometri di autostrada\".
capalbiocartina capalbioD\'accordo, finora sono soltanto 4 chilometri, però è il segnale che la più contestata autostrada d\'Italia è partita davvero. Anche se nei giorni scorsi è arrivato un pesante stop: sarebbe stato Roberto Castelli (vice-ministro alle Infrastrutture) a rilevare che l\'accordo con il concessionario non rispetta le indicazioni del Cipe (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica).
Motivo: il \"valore di subentro\", cioè il costo che lo Stato sosterrà per tornare in possesso dell\'opera allo scadere della concessione nel 2046. L\'accordo siglato dal Governo prevede che lo Stato paghi 3,7miliardi.Esattamenteilcosto dell\'opera che andrebbe realizzata in project financing. In pratica così facendo lo Stato finirebbe per pagarsi l\'autostrada.
LA TIRRENICA E LA FATTORIA
Ma per raccontare come cambierà la Maremma bisogna partire da una cascina, quella di Daniele Zauli, 52 anni, direttore di un\'azienda biologica vicino a Orbetello, \"una delle prime nate in Italia\": 450 ettari di pomodori, vite, carciofi, peperoni, zucchine. Racconta Zauli: \"I nostri campi sono in pericolo. La terra sarà tagliata dall\'autostrada. Qualcuno ha pensato alle conseguenze sull\'occupazione? Le aziende della zona hanno 200 dipendenti, senza contare le famiglie che coltivano la loro terra\".
Ma a tremare in tutta Maremma sono centinaia di aziende agricole che danno lavoro a migliaia di persone. Molte vedranno i loro terreni \"segati\" dall\'autostrada. Oltre cento, secondo Luigi Bellumori, sindacodi Capalbio, rischiano di essere spazzate via. Il suo centrosinistra a livello regionale si è schierato a favore dell\'opera: \"Sarà un\'autostrada ambientale\".
capalbio spiaggiaRiccardo Conti, assessore al Territorio e alle Infrastrutture della Regione Toscana nella passata giunta di Claudio Martini (centrosinistra), la descriveva così: \"Avrà due corsie per senso di marcia, per una larghezza di 25 metri. Le Autostrade hanno progettato soluzioni per ridurre l\'impatto ambientale: non ci saranno caselli, il pedaggio sarà pagato elettronicamente. Sarà curata la scelta di vegetazione che limiterà le conseguenze visive e acustiche\".
Bellumori non è convinto: \"Immaginate un orto dove si vuole far passare una pista di aerei. L\'asfalto taglierà in due la piana di Capalbio, separerà il paese dal mare, occuperà una striscia larga 115 metri\". Addio al lido dei vip? \"Macché vip. A me interessa la mia gente\".
capal06 negozio ambulante spiaggia capalbioLE ALTERNATIVE DIMENTICATE
Certo, il discorso è complesso. Il litorale da Livorno a Civitavecchia ha collegamenti inadeguati. Non solo: i dati dimostrano che la vecchia Aurelia è pericolosa. Ma da qui a costruire 228 chilometri di autostrada il passo è lungo. Primo, perché da Livorno a Grosseto il vecchio percorso è già stato ampliato, si svolge su due corsie a velocità accettabili e con una sicurezza nella media (0,41 incidenti a chilometro contro un indice nazionale di 0,42).
I problemi vengono dopo, tra Capalbio e Tarquinia, quando l\'Aurelia ha una corsia sola (e gli incidenti salgono a 0,87). Ecco, qui i governi di centrosinistra avevano previsto di intervenire, ma con opere meno impattanti dell\'autostrada. Ha scritto Maria Rosa Vittadini, docente di Pianificazione Territoriale all\'università Iuav di Venezia: \"Sembrava che si fosse presa una decisione accettabile di adeguamento dell\'Aurelia ad una sezione di 23 metri, completa di spartitraffico, 4 corsie a norma e corsie di emergenza. L\'Anas assicurava l\'apertura dei cantieri con lo stanziamento già disponibile entro i primi mesi del 2002\".
Gilberto Benetton - azionista della holding SintoniaAnna Donati, ex senatrice dei Verdi, racconta: \"Con la Finanziaria 2001 il Governo Amato stanziò 304 miliardi di lire per la messa in sicurezza dell\'Aurelia nei 25 chilometri tra Capalbio e Tarquinia\". Del resto l\'autostrada non pare conveniente da un punto di vista economico: Andrea Boitani (Università Cattolica di Milano) e Marco Ponti (Politecnico di Milano), due dei massimi esperti di trasporti, hanno messo a confronto le diverse soluzioni: \"L\'adeguamento dell\'Aurelia con tipologia autostradale dà un vantaggio di 500 milioni rispetto al tracciato autostradale\".
Addio autostrada? Macché, nel 2001 torna Berlusconi e si subito si riaffaccia la \"spaccamaremma\", come l\'ha soprannominata qualcuno (Dagospia, ndd) . A realizzarla sarà la Sat (che nel frattempo è stata privatizzata ed è controllata da Benetton). Ma qui bisogna raccontare alcune storie interessanti.
MILIONI DI EURO CACCIATI AL VENTO
Racconta Donati: \"L\'Aurelia negli anni è già stata oggetto di importanti lavori di adeguamento. Da Rosignano a Grosseto, per esempio è già stata realizzata una statale a due corsie per senso di marcia. Altri lavori sono stati realizzati da Capalbio fino a Tarquinia. Interventi parziali, certo, ma comunque consistenti. Alcuni compiuti anche in epoca recente. E invece? Adesso si ritorna all\'idea dell\'autostrada, cacciando via i soldi spesi per ampliare la vecchia Aurelia\".
UN REGALO DA 172 MILIARDI DI LIRE
E\' l\'11 febbraio 2004 quando cinque senatori del centrosinistra (Bassanini, Brutti, Donati, Montino e Zanda) propongono un\'interrogazione a Berlusconi e all\'allora ministro Lunardi: \"Una legge del 1997 sospendeva la realizzazione della tratta Cecina-Civitavecchia, non realizzata dalla Sat... In attuazione di questa norma, a fronte delle pretese relative alle presunte perdite avanzate dalla Sat in seguito alla mancata realizzazione di parte delle opere, l\'Anas, con un accordo transattivo riconosceva e versava alla Sat 172,15 miliardi di lire\".
In parole povere: la Sat avrebbe ricevuto oltre 80 milioni di euro come \"risarcimento\" per la mancata realizzazione dell\'autostrada. Poi ecco che il progetto viene rilanciato, ma i denari restano nelle casse della società nel frattempo privatizzata.
ministro matteoli - Valerio Lo MauroSat la vede diversamente:\"La transazione ha avuto quale finalità il ripristino dell\'equilibrio gestionale della Sat alterato a seguito del venire meno delle condizioni iniziali della concessione. Non è vero che i 172,1 miliardi di lire sono stati erogati quale \"risarcimento\" per la mancata realizzazione della Livorno - Civitavecchia\".
\"Risarcimento\" o \"ripianamento\", cambiano i termini, ma i soldi pubblici versati alla Sat dove sono finiti?
BARGONE, CONTROLLATO E CONTROLLORE
Tra i membri del cda della Sat si trova un nome familiare: Antonio Bargone, diessino di fede dalemiana, sottosegretario ai Lavori Pubblici all\'epoca della privatizzazione della Sat: un politico che per anni si è occupato di autostrade appena terminata l\'esperienza di governo entra nel cda di una società autostradale.
Ma è soltanto l\'inizio: il 15 settembre 2009 Berlusconi sceglie i commissari governativi per le 9 grandi opere .E più d\'uno fa unsalto sulla sedia davanti al nome del commissario per la Livorno-Civitaveccia: Bargone, sempre lui, presidente e commissario, controllore e controllato. In fondo la soluzione ideale: chi meglio di Antonio Bargone può sapere che cosa fa lo stesso Bargone?