‘MATRIX’ È QUI - ELON MUSK, IL GENIETTO DI TESLA E SPACE-X, ANNUNCIA IL SUO NUOVO PROGETTO: METTERE I CHIP NEL CERVELLO PER CONNETTERLO DIRETTAMENTE A UN COMPUTER (VIDEO) - PER ‘NEURALINK’ SONO GIÀ STATI COINVOLTI INGEGNERI E MEDICI

Condividi questo articolo


 

 

Andrea Bai per www.hwupgrade.it

 

"Conosco il kung-fu". E' una delle citazioni più celebri del primo capitolo della saga cinematografica di Matrix: per poter apprendere le tecniche delle arti marziali cinesi il protagonista, Neo, sfruttava un particolare connettore che gli consentiva di collegare il proprio cervello direttamente con un computer. In molti, dinnanzi a quella scena, avremo provato un pizzico di invidia pensando "Magari fosse così facile imparare qualcosa...!".

 

elon musk elon musk

Uno scenario che, per quanto fantascientifico, potrebbe un giorno diventare realtà: si apprende in questi giorni dell'esistenza di Neuralink, una società di ricerca medica fondata lo scorso luglio in California e che vede il diretto coinvolgimento di Elon Musk, l'imprenditore sudafricano che già coordina due importanti realtà tecnologiche come SpaceX e Tesla. L'obiettivo di lungo termine Neuralink è quello di realizzare un'interfaccia "brain-computer" che consenta di impiantare dispositivi nel cervello umano, dapprima per curare patologie neurodegenerative ed in un secondo tempo per migliorare le capacità dell'essere umano così che possa tenere il passo con il progresso dell'intelligenza artificiale.

 

elon musk tegole fotovoltaiche elon musk tegole fotovoltaiche

Anche Musk ha tratto ispirazone dalla fantascienza, e precisamente dal "neural lace" inventato dal romanziere scozzese Iain M.Banks all'interno della serie Culture, dove i personaggi sono dotati di un reticolo semi organico che cresce sulla corteccia cerebrale e permette loro di interfacciarsi senza l'impiego di cavi con le intelligenze artificiali e creare un backup delle proprie memorie. Una caratteristica che rende le persone immortali, poiché in caso di decesso possono "resuscitare" grazie al recupero dell'ultimo backup.

 

Ad oggi, dispositivi impiantabili nel cervello sono usati in maniera molto limitata (sia numericamente, sia come tipo di azione) nel campo medico per aiutare a lenire gli effetti del morbo di Parkinson e per cercare di trattare gli effetti di alcune malattie neurodegenerative. Si tratta tuttavia di casi molto rari, poiché si tratta di interventi chirurgici particolarmente invasivi per il cervello umano, cui si ricorre solamente quando le altre strade percorribili non hanno dato esito favorevole.

 

elon musk tegole fotovoltaiche elon musk tegole fotovoltaiche

Seguendo le orme di Tesla e SpaceX, anche Neuralink ha intenzione di presentare un prototipo funzionante che possa dimostrare che la tecnologia è sicura e operabile, prima di spostare il focus sull'ambizione di migliorare le capacità della razza umana. Un prototipo che verosimilmente assumerà la forma di un dispositivo in grado di trattare le malattie che colpiscono il cervello. Secondo lo stesso Musk sono necessari non più di cinque anni per poter realizzare un'interfaccia "parziale ma significativa", anche se ovviamente vi sarà ancora molta strada da fare prima di poter collegare un'intelligenza artificiale direttamente con il cervello di un individuo. I neuroscienziati ancora avvertono di come si abbia una limitata comprensione del modo in cui i neuroni comunicano tra di loro e i metodi di cui si dispone per raccogliere informazioni a riguardo sono ancora piuttosto rudimentali.

 

ELON MUSK ELON MUSK

Stando alle informazioni rese disponibili dal Wall Street Journal la società avrebbe già arruolato tre figure: Vanessa Tolosa, ingegnere del Lawrence Livermore National Laboratory con competenza nel campo degli elettrodi flessibili, Philip Sabes, professore per l'University of California di San Francisco che si occupa di studiare il modo in cui il cervello controlla i movimenti, e Timothy Gardner, professore della Boston University che ha condotto studi sul canto degli uccelli impiantando piccoli elettrodi nel cervello dei fringuelli. La società dovrebbe essere finanziata interamente dallo stesso Musk, ma si fa il nome della partecipazione anche di Founders Fund, il venture-capital fondato da Peter Thiel, che già è principale investitore in SpaceX.

 

ELON MUSK SPACEX 3 ELON MUSK SPACEX 3

Con l'annuncio di Neuralink diventa possibile leggere sotto altra luce alcune delle recenti e sibilline dichiarazioni che Musk ha avuto modo di esporre negli ultimi mesi sul tema del rapporto tra intelligenza artificiale e capacità umane. Lo scorso mese, in occasione del World Government Summit di Dubai, Musk aveva affermato:

 

"Col tempo credo che vedremo una fusione più stretta fra intelligenza biologica e intelligenza artificiale. E’ per lo più una questione di larghezza di banda, la velocità di connessione tra il tuo cervello e la versione digitale di te stesso. Le macchine comunicano alla velocità di mille miliardi di bit al secondo, mentre l’uomo, il cui mezzo di comunicazione adesso è digitare sulla tastiera di uno smartphone, va a circa 10 bit al secondo. La mente umana ha bisogno di una marcia in più, e dovrà allearsi con l’intelligenza artificiale".

peter thiel, elon musk fondatori di paypal peter thiel, elon musk fondatori di paypal

 

 

elon musk elon musk ELON MUSK ELON MUSK spacex falcon 9 spacex falcon 9 ELON MUSK TESLA ELON MUSK TESLA

 

spacex falcon 9 cape canaveral spacex falcon 9 cape canaveral

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…