1.BORSA: EUROPA CHIUDE ANCORA IN ROSSO, MILANO (-0,17%) SI DIFENDE CON LE POPOLARI

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Altra seduta negativa per le Borse europee con Milano che limita le perdite e chiude a -0,17% grazie al rimbalzo di alcune banche tra cui il Banco Popolare (+4%), Mediolanum (+3,7%) e Ubi (+1,7%). Sugli altri listini del Vecchio Continente, che accusano passivi superiori all'1%, pesano l'apertura in rosso di Wall Street e i rinnovati timori sulla congiuntura mondiale mentre il greggio e' praticamente stabile con il Wti a 43,7 dollari al barile.

nerio alessandri e technogym in borsa 3

 

A Piazza Affari in rialzo anche Saipem (+1,6%) dopo la maxi commessa ottenuta sul giacimento di Shah Deniz mentre in coda al listino perdono terreno St (-3,2%), Intesa Sanpaolo (-2,2%) e Mps (-1,4%). Sul resto del listino continua il rally della matricola Technogym, che avanza di un altro 6%. Sul fronte valutario, l'euro/dollaro si attesta a 1,1497 in lieve calo dal livello di 1,1515 di ieri mentre l'euro-yen aggancia quota 123 yen. Il dollaro-yen si a ttesta i nvece a quota 107,04.

 

2.BORSE: ICE RINUNCIA A CONTROFFERTA PER LSE

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - IntercontinentalExchange (Ice), operatore Usa di Borsa e di camere di compensazione, 'non ha attualmente intenzione' di presentare un'offerta per rilevare London Stock Exchange Group (controllante di Borsa Italiana) che a sua volta e' in trattative di fusione con Deutsche Borse. Lo ha fatto sapere Ice, che controlla anche il New York Stock Exchange, e che a inizio marzo aveva fatto sapere di avere preso in considerazione un'offerta per Lseg.

borsa londra

 

Come si legge in una nota, 'in seguito alla due diligence sulle informazioni disponibili, Ice ha determinato che non c'erano basi sufficienti per confermare i potenziali benefici di mercato e per gli investitori derivati da una combinazone strategica'. Per questo motivo, si legge, 'Ice ha confermato di non avere attualmente intenzione di presentare un'offerta per Lseg'.

 

3.BANCHE: ABI-CERVED, CALO NUOVI NPL, IN 2017 INDUSTRIA A LIVELLI PRE-CRISI

CREDITI DETERIORATI

 (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Il calo delle nuove sofferenze delle imprese italiane verso le banche, osservato gia' nel 2015, e' destinato a rafforzarsi nel corso dei prossimi due anni, con un miglioramento che portera' le pmi e le grandi imprese del settore industriale al di sotto dei livelli pre-crisi nel 2017. E' questo il quadro che emerge dalla terza edizione dell' Outlook sulle nuove sofferenze delle imprese, presentato da Abi e Cerved, che elabora stime e previsione dei tassi di ingresso in sofferenza per 64 cluster di societa' non finanziarie, distinguendo in base al territorio, al settore e alla fascia dimensionale delle imprese.

 

Secondo la ricerca, complessivamente, il tasso di ingresso in sofferenza delle societa' non finanziarie e' atteso in calo dal 3,7% del 2015 al 3% del 2016, per diminuire ulteriormente al 2,4% alla f ine de l 2017. Si tratta del valore minimo dal 2009, anche se ancora superiore rispetto al 2008 (1,7%). Nel comparto relativo alle imprese industriali, pero', evidenzia l'Outlook, si torna ai livelli registrati prima della crisi.

 

4.BCE: IN 2014-2015 L'ITALIA NON HA RISPETTATO REGOLA DEBITO - MESSAGGIO A UE, RISPETTO OBIETTIVO NON SIA RINVIATO

 Antonio Pollio Salimbeni (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - A due settimane dalle decisioni della Commissione europea sui programmi di stabilita' e, in questo quadro, anche sulla legge di bilancio 2016 dell'Italia, la Bce lancia un messaggio chiaro: occorre 'assicurare che il rispetto dell'obiettivo di riduzione del debito non sia indebitamente rinviato'. Non solo: 'L'applicazione della regola del debito deve essere fondata su un quadro metodologico trasparente e ben definito per assicurare un'applicazione coerente tra i vari Paesi'.

DRAGHI RENZI

 

E' quanto indica il Bollettino della Bce che dedica un capitolo specifico a questo tema (la pubblicazione del quale e' stata anticipata oggi). La Bce indica con nettezza che l'Italia l'aggiustamento strutturale dei conti pubblici nel 2014 e nel 2015 e' stato 'inferiore alla media richiesta dalla regola d el debit o di circa 0,7% del pil'. Anche non tenendo conto dell'impatto della bassa inflazione e della crescita negativa, il rispetto di quella regola non e' stato garantito. Il Belgio si trova nella stessa condizione.

 

5.CINA: BANCA CENTRALE SVALUTA YUAN, MASSIMO RIBASSO DA AGOSTO 2015

Zhou Xiaochuan governatore della people s bank of china banca centrale cinese

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - La Banca centrale cinese ha fortemente svalutato lo yuan contro il dollaro, la piu' consistente svalutazione dopo quella di agosto 2015. Il valore fissato e' di 6,4943 yuan per dollaro, in rialzo di circa lo 0,60% rispetto a ieri. A spingere la Cina su questa strada, dallo scorso anno, sono i timori per l'economia e la massiccia fuga di capitali.