MIRAMAX NEL MIRINO – LA DISNEY METTE IN VENDITA LA SOCIETÀ 'SFONDATA' DAI FRATELLI WEINSTEIN – IL CATALOGO DI OLTRE 700 FILM (DA TARANTINO AI COHEN) OFFERTO A 500 MLN – DOPO AVER SPESO 4 MLD $ PER I DIRITTI DEI FUMETTI MARVEL, PER LA CASA DI TOPOLINO LA VENDITA DEGLI ASSET PIÙ DEBOLI ERA SOLO QUESTIONE DI TEMPO - 10 Potenziali nuovi acquirenti…

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Francesco Vergani per "Italia Oggi"

Walt DisneyWalt DisneyWalt DisneyWalt Disney

Walt Disney Company intende smantellare l'attività della casa di produzione e distribuzione cinematografica, Miramax Films, di sua proprietà dal 1993 e acquisita allora al prezzo di 80 milioni di dollari. Ora, 17 anni dopo, Disney si appresta a mettere in vendita i marchi e il catalogo di titoli dell'ex casa indipendente fondata nel 1979 dai fratelli Robert e Harvey Weinstein, a partire da una base d'offerta di minimo 700 milioni di dollari, oltre 500 milioni di euro.

Tanti ne varrebbero, oggi, l'acquisizione del diritto allo sfruttamento del marchio, la commercializzazione e la concessione della riproduzione televisiva, di tutti i prodotti Miramax in catalogo. Settecento film o giù di lì, compresi nel gruppo sicuri successi di cassetta, quali "Pulp Fiction" e altre opere più recenti di Quentin Tarantino, oltre a svariati titoli per adolescenti e bambini e altre opere d'autore. Ultimo successo: "Non è un paese per vecchi" di Ethan e Joel Coen.

MiramaxMiramax

Ultimissima distribuzione nelle sale il remake americano di "Stanno tutti bene" di Giuseppe Tornatore, "Everybody's Fine", con Robert De Niro nella parte che fu di Marcello Mastroianni. Solo per passaggi in tv e per il mercato dell'home video, il solo possesso della library fruttava a Disney più di 300 milioni di dollari l'anno, calcola il New York Times, ancora negli anni del progressivo ridimensionamento dell'attività di Miramax, deciso dalla proprietà. Mentre oramai, tempo qualche settimana, la casa di produzione sarà presto abbandonata dai suoi 70 dipendenti. Potenziali nuovi acquirenti? Se ne contano dai sette ai dieci, almeno, interessati da subito a imbastire una trattativa.

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Per esempio, la Summit Entertainment di "Twilight". Più una serie di società finanziarie non legate ad altri gruppi del comparto showbiz e un'altra casa di produzione indipendente. Miramax era venuta man mano a configurarsi come la struttura più ingombrante all'interno di tutta la divisione Studio Entertainment Disney, la divisione di produzione cinematografica. E la recente operazione Marvel ha fatto il resto, ha finito per dare il ben servito per effetto domino alla fabbrica dei sogni di celluloide, con uffici a New York City e a Cambridge, Massachusetts.

tarantinotarantino

Disney è arrivata a spendere 4,24 miliardi di dollari, per l'acquisizione della corporation dell'Uomo ragno. Così che il conto alla rovescia, prima della chiusura della società già dei fratelli Weinstein, era scattato fin dallo scorso 31 dicembre.

Giorno di comunicazioni ufficiali, mittente la corporation di Topolino: nella grande famiglia Disney c'è posto anche per il team Marvel al completo, scriveva in quella data il ceo Robert A. Iger. Si leggeva tra quelle righe: nella grande famiglia Disney non ci sarà più posto per la Miramax cara tra gli altri al regista Tarantino, il genio di "Kill Bill" che a questo punto dovrà rivolgersi altrove, per la produzione del terzo episodio della sua saga. Oppure gli basterà aspettare, in attesa di conoscere nomi e reali intenzioni, dei nuovi padroni della casa.

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