MOODY’S MINACCIA DI SEGARE LA SPAGNA E LE BORSE AFFONDANO (MILANO -1%) - NIENTE ACCORDO SUL DEBITO USA, IL PIANO BOEHNER NEANCHE SARÀ VOTATO - TREMONTI: PER IL FONDO SALVA-STATI FARE DI PIU' E PIU' IN FRETTA' - NUOVA STRUTTURA FIAT-CHRYSLER DIVISA IN 4 AREE: E MARPIONNE SCEGLIE L’AMERICA! (CODA IN EUROPA) - EDISON: PROGLIO (EDF), ACCORDO ANCORA POSSIBILE - ENI, UTILE IN CALO - ELIO CATANIA A UN PASSO DAL CAPOLINEA ATM - CAI SUCCHIA ALTRI 22 MLN € DA ALITALIA - UN PENALISTA PER IL S. RAFFAELE - I SOCI DI ACEA FANNO LE PULCI AL BILANCIO…

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1 - SPAGNA: MOODY'S MINACCIA TAGLIO RATING PER DIFFICOLTA' FINANZIARIE...
Radiocor
- L'agenzia di rating Moody's prevede di abbassare il rating sul debito sovrano della Spagna, pari attualmente ad Aa2, a causa delle difficolta' di bilancio del paese. Moody's stima che la pressione su Madrid potrebbe aumentare, a causa dei timori legati al piano europeo di aiuti alla Grecia, che ha creato un precedente coinvolgendo il settore privato e ha aumentato il rischio per gli investitori che detengono obbligazioni dei paesi fragili della zona euro.

ZAPATEROZAPATERO

2 - CRISI: TREMONTI,'SU FONDO SALVA-STATI FARE DI PIU' E PIU' IN FRETTA'...
Radiocor
- Per superare la crisi del debito sovrano con il Fondo salva-stati 'bisogna fare di piu' e piu' in fretta' afferma il ministro dell'Economia Giulio Tremonti intervistato nel corso del programma Rai 'Uno mattina'. 'Qui o si fa l'Europa o si muore' afferma Tremonti 'abbiamo una moneta comune ma non un governo comune, ce ne sono 17, c'e' troppa confusione, abbiamo necessita' di unirci'. Non e' solo un problema di speculazione ma anche di fiducia ribadisce il ministro. Sul fondo salva-stati Tremonti aggiunge 'e' un'idea italiana, ci vuole tempo, poi le idee buone vanno avanti'.

3 - BORSA MILANO APRE IN CALO, BANCHE PESANTI, LOTTOMATICA +6%...
Reuters
- Piazza Affari ha aperto in calo di oltre l'1%, zavorrata dai titoli bancari e da Eni.

Moody'sMoody's

Milano, come il resto d'Europa, risente del rinvio del voto del Congresso Usa su un piano di riduzione del deficit e sui conseguenti timori di un default degli Stati Uniti. Inoltre, stamani, Moody's ha messo sotto osservazione il rating della Spagna per un possibile downgrade.

Intorno alle 09,10 l'indice FTSE Mib cede l'1,4% circa, mentre l'indice benchmark europeo FTSEurofirst perde l'1%. Eni cede l'1,5% dopo che i risultati del secondo trimestre, diffusi questa mattina, hanno mostrato un utile netto sotto le attese.

Tra i bancari, UNICREDIT e INTESA segnano un ribasso vicino al 2%. In controtendenza LOTTOMATICA che guadagna oltre il 6% dopo aver alzato le stime di Ebitda per il 2011 e aver chiuso il secondo trimestre con un utile netto in forte crescita. MEDIASET, che ha archiviato un primo semestre difficile e previsto un 2011 in calo, cede l'1,2% circa.

4 - BORSE EUROPEE: APRONO IN CALO DOPO MOODY'S SU SPAGNA...
(AGI) Roma
- Avvio negativo per le principali Borse europee, dopo la minaccia di Moody's di tagliare il rating della Spagna e i timori sul debito Usa. A Londra l'indice Ftse 100 cala dello 0,9%. A Milano il Ftse Mib scende dell'1,36% a 18.305 punti. A Francoforte il Dax perde scende dell'1,1% e a Parigi il Cac 40 arretra dell'1,16% a 3.669,70 punti. Madrid cede l'1,39% e Lisbona lo 0,8% .

GIULIO TREMONTIGIULIO TREMONTI

5 - MERCATI REDDITO FISSO: BTP SUBITO IN DIFFICOLTA',SPREAD SOPRA 330 PUNTI...
Radiocor
- Si profila una nuova seduta difficile per i titoli di Stato italiani. La fumata nera dagli Stati Uniti sull'innalzamento del tetto de l debito pesa sull'andamento dei corsi sul secondario con il rendimento dei decennali italiani che si avvicina al 6% mentre si rafforzano i corsi dei bund. A peggiorare lo scenario e' arrivata la minaccia di taglio del rating della Spagna da parte di Moody's. Lo spread di rendimento BTp/Bund e' sopra i 330 punti. Sul mercato dei future il contratto sul bund decennale e' indicato in avvio sopra quota 130 (129,43 il settlement).

6 - CAMBI: EURO SOTTO 1,43 $ SU MINACCIA TAGLIO RATING SPAGNA DI MOODY'S...
Radiocor
- Avvio pesante per l'euro, colpa della decisione di Moody's di mettere sotto osservazione con implicazioni negative il rating della Spagna. I l 'passettino' avanti degli Usa nel dibattito sull'innalzamento del tetto del debito ha contribuito a togliere ulteriore sostegno alla divisa, che nelle prime battute e' stata indicata a 1,4276 dollari (1,4301) dopo essere stata indicata in area 1,4350 prima della notizia dell'agenzia Moody's.

lottomaticalottomatica

7 - BORSA TOKYO: NIKKEI -0,69% DOPO RINVIO VOTO USA, NINTENDO -12,2%...
Radiocor
- La Borsa di Tokyo ha chiuso la seduta in calo dello 0,69%, a causa del rinvio del voto della Camera dei rappresentanti Usa sull'innalzamento del plafond del debito, in scadenza il 2 agosto. Nell'ultima settimana il Nikkei ha ceduto il 2,95%, ma nel mese di luglio e' salito dello 0,17%. Il topix ha perso lo 0,83%. Nintendo e' scivolata del 12,21%, dopo conti trimestraali definiti 'disastrosi' e previsioni annuali 'inquietanti'.

8 - FIAT: VIA A GEC, NUOVA SQUADRA MANAGER CON CHRYSLER - MARCHIONNE, CODA, BELINI E MANLEY COO PER 4 AREE GEOGRAFICHE...
Radiocor
- Nuova organizzazione interna per Fiat, che dopo l'acquisizione della maggioranza di Chrysler da' vita a un Group executive council (Gec) 'analogo alla struttura esistente in Fiat prima dello scorporo delle attivita' di Fiat Industrial'. La decisione, si legge in una nota, e' stata presa 'in coerenza con l'obiettivo di integrare le attivita' di Fiat e Chrysler'.

MarchionneMarchionne

Il Gec e' il piu' alto organismo decisione di Fiat dopo il cda e 'ha la supervisione dell'andamento dei business, definisce gli obiettivi, le decisioni strategiche e gli investimenti del gruppo, condividendo le best practices e lo sviluppo delle risorse manageriali'. Il Gec avra' quattro strutture principali. La prima e' composta da quattro gruppi operativi regionali dedicati alla produzione e vendita di auto piu' altri tre per ricambi e assistenza (Mopar), componenti per auto (Magneti Marelli) e sistemi di produzione e fonderie (Comau e Teskid).

Gianni CodaGianni Coda

Ogni attivita' sara' affidata a un chief operating officer (Coo): Sergio Marchionne per l'area Nafta (Stati Uniti, Canada e Messico), inclusa Chrysler, Gianni Coda per Europa, Africa e Medio Oriente, Cledorvino Belini per l'America Latina, Michael Manley per l'Asia, Pietro Gorlier per Mopar, Eugenio Razelli per Magneti Morelli e Riccardo Tarantini per Teskid e Comau. La seconda struttura si articola in base ai marchi.

I capi brand presenti nel Gec saranno Olivier Francois per Fiat, Lorenzo Sistino per i veicoli commerciali, Harald Wester per Alfa, Abarth e Maserati, Saad Chehab per Lancia e Chrysler, Michael Manley per Jeep e Reid Bigland per Dodge. La terza struttura sara' composta da manager che 'operando in modo trasversale rispetto alle quattro regioni, guideranno con rigore e coerenza i processi industriali, ottimizzando le scelte della localizzazione dei capitali che il gruppo dovra' operare nei prossimi anni'. La quarta, infine, sara' composta delle funzioni corporate di supporto.

9 - USA: PIANO BOEHNER SUL DEBITO NON PIACE, SALTA IL VOTO ALLA CAMERA - ANNULLATO DOPO IL NO DEL TEA PARTY...
Radiocor
- Nuovo ostacolo sul percorso per evitare il default degli Stati Uniti. A quattro giorni alla data del 2 agosto che segna secondo il Tesoro il momento in cui finiranno i fondi per il servizio del debito e le altre spese del governo, il presidente della Camera John Boehner ha annullato il voto previsto sulla proposta repubblicana per alzare il tetto del debito. Boehner non aveva infatti, hanno detto fonti del partito repubblicano alla stampa Usa, i voti necessari a far passare il disegno di legge.

Olivier Francois presenta la Chrysler SRTOlivier Francois presenta la Chrysler SRT

La proposta si sarebbe arenata subito sul no certo del Senato democratico, ma si trattava di un passaggio chiave per consentire ai repubblicani di muovere un passo verso una proposta di compromesso con i democratici. Il problema emerso ieri sera e' il no dei deputati vicini al movimento antitasse del Tea Party, che ritengono la proposta del presidente della Camera troppo moderata in termini di tagli alle spese.

Il piano Boehner prevedeva di alzare il tetto del debito di 900 miliardi su bito e 1.600 il prossimo anno. Insieme al nuovo debito erano previsti tagli alle spese per circa 1.000 miliardi subito e 1.800 il prossimo anno. Adesso si potrebbe tornare al voto sulla stessa proposta Boehner, con modifiche, gia' oggi, dopo una riunione della leadership repubblicana alle 10 di Washington (le 16 in Italia), oppure si potrebbe tentare il compromesso con i democratici su una proposta terza. La certezza per ora e' che mancano 96 ore al momento in cui, secondo il Tesoro, gli Stati Uniti dovranno dichiarare l'insolvenza.

BOEHNER OBAMABOEHNER OBAMA

10 - MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI...
Radiocor
- MERCATI: asta Btp sotto tiro, scatta l'effetto-Bce (dai giornali). 'Un errore vendere i bond italiani', intervista all'economista Mario Sarcinelli (Il Messaggero, pag. 10). 'Banche solide, ma soffrono per i titoli di Stato', intervista all'a.d. di Bnl, Fabio Gallia (Corriere della Sera, pag. 12). 'Benzina, banche, assicurazioni: riducano i pressi', intervista all'economista Francesco Daveri (La Stampa, pag. 13). 'Smettiamola di dare la colpa a qualcun altro', intervista all'imprenditore Brunello Cucinelli (La Stampa, pag. 13).

GOVERNO: La forza della discontinuita' per liberarsi dalla zavorra, intervento dell'economista e dirigente d'azienda Gian Maria Gros-Pietro (Il Sole 24 Ore, pag. 1 e 17). E' l'ora di leadership coraggiose, intervento del professore Giorgio Barba Navaretti (Il Sole 24 Ore, pag. 14). 'All'Italia non serve un Governo tecnico', intervista al segretario Uil, Luigi Angeletti (Il Giornale, pag. 7). 'Il governo ascolti il grido di dolore e metta al centro delle riforme il mercato del lavoro', intervista all'economista Tito Boeri (QN-Il Resto del Carlino, pag. 8). 'Parti sociali: appello giusto, ma il Governo gia' lavoro', intervista al ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani (La Stampa, pag. 11).

PAOLO SCARONIPAOLO SCARONI

TREMONTI: lettera del ministro dell'Economia al Corriere della Sera: sulla casa di Roma errori si', illeciti mai (pag. 39).

FIAT: presenta la squadra per l'asse Torino-Detroit. E' tempo di accelerare l'integrazione (dai giornali).

TELECOM: pronta a svalutare gli avviamenti (Il Sole 24 Ore, pag. 33).

MEDIASET: -32% l'utile, taglia le stime 2011. Vara fusione con Dmt. Decoder tv, Ue conferma la condanna (dai giornali).

ELIO CATANIAELIO CATANIA

RCS: perdite raddoppiate, nuovo piano risparmi. Il patto tiene ancora fuori Della Valle (dai giornali).

FINMECCANICA: -17% in Borsa dopo risultati (dai giornali).

SAN RAFFAELE: due nuove societa' per la salvezza (Corriere della Sera, pag. 20).

BURANI: Mandarina ai coreani, Braccialini si riprende l'azienda (Corriere della Sera, pag. 31).

11 - MORNING NOTE: L'AGENDA DI VENERDI' 29 LUGLIO...
Radiocor
- Parigi - incontro stampa Edf per la presentazione dei risultati semestrali 2001. Ore 10,30. Salle Wagram, avenue de Wagram.

CDA (approvazione dati contabili) - Autogrill, Banca Generali, BasicNet, Boero Bartolomeo, Brembo, Cairo Communication, Caltagirone, Carraro, Cir, Cofide, Datalogic, Fiera Milano, Italcementi, M&C, Ratti, Saes Getters, Terna, Save, Sorin, Vittoria Assicurazioni, Zignago Vetro

Roma - Eni diffonde i dati sull'andamento del secondo trimestre e li illustra agli analisti

Enrico BondiEnrico Bondi

Roma - il Senato vota la fiducia posta dal Governo sul disegno di legge sul cosiddetto 'processo lungo' Com

12 - ENI: UTILE NETTO A 3,8MLD NEL SEMESTRE (-6%)...
Radiocor
- Utile netto di 3,8 miliardi per Eni nel primo semestre dell'anno, in calo del 6% e utile di 1,25 miliardi nel secondo trimestre con una contrazione del 31%. La produzione di idrocarburi, penalizzata dal protrarsi della crisi libica scende del 15% nel secondo trimestre a 1,48 milioni di barili/giorno. 'Il semestre, commenta l'a.d. Paolo Scaroni, ha sofferto delle mancate produzioni in Libia'. Eni propone un acconto di dividendo di 0,52 euro per azione.

13 - CATANIA A UN PASSO DAL CAPOLINEA ATM...
Da "Il Sole 24 Ore"
- Nell'arena infuocata di Palazzo Marino, dove si parla di aumenti di tasse e tariffe, è calato il gelo su Elio Catania. Il presidente dell'azienda di trasporto pubblico di Milano (Atm) - e contemporaneamente consigliere di Telecom e Intesa Sanpaolo - pare non sia esattamente in buoni rapporti con la nuova amministrazione di centrosinistra.

IL SAN RAFFAELE DI MILANOIL SAN RAFFAELE DI MILANO

Non è un mistero che Catania abbia sostenuto l'ex sindaco Letizia Moratti, mettendo a disposizione della campagna elettorale una parte della struttura di marketing della stessa partecipata. Inoltre in passato era già stato criticato per il suo ricco compenso dato dalla duplicazione degli incarichi pubblici: 70mila euro da presidente di Atm, più 290mila da Ceo di tutto il gruppo, più altri 120mila di premio.

Già questo era sufficiente per ipotizzare un rapido spoil system. Ma il colpo di grazia è arrivato, sotto traccia, due giorni fa: mentre Catania dichiarava che Atm è sana, il neo assessore Bruno Tabacci parlava a sua insaputa di nuovi progetti, tipo una collaborazione tra Atm e Trenord. Forse Catania è arrivato al capolinea. (S.Mo.)

AUGUSTO FANTOZZIAUGUSTO FANTOZZI

14 - IL SAN RAFFAELE CHIAMA IL PENALISTA ALESSANDRI...
Da "Il Sole 24 Ore"
- Meglio cautelarsi. Così il Cda della Fondazione San Raffaele Monte Tabor, che si riunirà oggi per programmare le prossime tappe di lavoro, ha dato un incarico al penalista Alberto Alessandri, uno dei professionisti più noti a Milano. Le preoccupazioni dei nuovi consiglieri dell'ospedale, nominati su indicazione del Vaticano, restano elevate dopo il suicidio del manager Mario Cal.

Meglio, dunque, avere un avvocato come Alessandri nel team, capace di dialogare e tenere informata la Procura di Milano che ha acceso un faro sulla gestione passata di Don Luigi Verzè e sulle attività estere dell'ospedale. Alessandri andrà ad affiancare l'avvocato Francesco Gianni, il risanatore Enrico Bondi e il manager Renato Botti.

CLAUDIO SABELLI FIORETTICLAUDIO SABELLI FIORETTI

Il nuovo team prenderà il posto dei consulenti precedenti: l'avvocato Marco Arato dello studio Erede, il banchiere Arnaldo Borghesi, la Bain & Co e il commercialista Giovanni La Croce, che avevano preparato il piano di concordato, strada che il nuovo Cda ha ritenuto, per ora, di non voler seguire. (C.Fe.)

15 - QUEL SALDO DARE-AVERE TRA ALITALIA E CAI...
Da "Il Sole 24 Ore"
- Al termine del negoziato sul dare e avere tra l'(ex) commissario Alitalia Augusto Fantozzi e l'ad della Cai, Rocco Sabelli, c'è un impatto positivo di 22 milioni sulla Cai dei «patrioti». Un provento non gestionale di 22 milioni è stato incamerato da Cai nel primo trimestre per «accordo procedura» e ha limitato a 89 milioni la perdita di periodo. Il dettaglio del prezzo pagato per Alitalia però non è stato comunicato.

Il contratto di cessione lo fissava in 1.052 milioni, ma la scomposizione tra cassa e debito era flessibile, anche per altre partite. Cai ha pagato 100 milioni in denaro al closing, dicembre 2008, oltre a 625 milioni con accollo di debiti sulla flotta. Poi - secondo Fantozzi - doveva entro due anni «un corrispettivo differito stimato in 327 milioni, metà in denaro e metà con debito. La quota versata dopo sei mesi è stata di 72 milioni».

Il rapporto col commissario «si è concluso a marzo di quest'anno con il pagamento del saldo del prezzo stabilito», dice ora Sabelli. Nel bilancio 2010 Cai aveva accantonato 81 milioni per il saldo. L'esito del negoziato gliene ha restituiti 22. (G.D.)

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16 - I SOCI DI ACEA FANNO LE PULCI ALLA SEMESTRALE...
Da "Il Sole 24 Ore"
- Acea apre il cda per l'approvazione della semestrale, ma non riesce a chiuderlo. E rinvia alla mattinata di oggi l' aggiornamento del consiglio. La discussione sarebbe stata intensa e accesa, ieri, in merito al trattamento di alcune poste. Non sarebbe la prima volta che accade: in passato, quando era ancora forte il dissenso con i soci francesi di Gdf-Suez, lunghe discussioni sul bilancio hanno fatto chiudere il consiglio a notte fonda.

Ma ora il dissidio con i francesi è stato superato. Stando alle indiscrezioni, alcuni consiglieri avrebbero chiesto un trattamento diverso su alcune poste, ma non c'è conferma su quali. Qualcuno ipotizza una nuova pulizia di bilancio, dopo le svalutazioni che portarono in rosso i conti 2009. Non è da escludere che si tratti dei crediti problematici (anche a seguito di contenziosi) sulle bollette dell'acqua negli Ato5 e Gori: nel complesso sono più di 100 milioni di euro, ma se un write-down ci sarà i numeri saranno decisamente inferiori. (L.Ser.)

17 - LA TASSA NEL PARCO...
Luca Pagni per "la Repubblica"
- Lo scopo è sicuramente nobile. Trovare soldi da mettere a disposizione degli amministratori dei parchi nazionali e regionali che si vedono ogni anno tagliare i fondi dal governo centrale. Una reazione sicuramente meno nobile l´avranno, invece, manager e soci delle società del settore delle energie rinnovabili che quei soldi dovranno tirarli fuori dalla loro cassa.

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Saranno obbligati, se verrà approvato un emendamento collegato alla nuova legge sulle aree protette. Nel quale si introduce un contributo da parte dei titolari di impianti idroelettrici, biomasse, rinnovabili superiori al megawatt di potenza «a titolo di contributo alle spese per il recupero ambientale all´ente di gestione dell´area protetta in cui è presente l´impianto produttivo (e aree contigue)». E quel "contigue" fa già paura...

18 - EDISON: PROGLIO (EDF), ACCORDO POSSIBILE, DOSSIER APERTO (LES ECHOS)...
Radiocor
- 'Questo accordo resta possibile. Il dossier e' aperto e vitale'. Cosi' Henri Proglio, numero uno di Edf risponde - in un'intervista su 'Les Echos' - alla domanda se in Italia ci siano ancora resistenze politiche sul dossier Edison. 'Abbiamo dimostrato che Edf porterebbe molto a Edison, come abbiamo fatto recentemente con i negoziati sul contratto del gas russo.

Senza Edf questo accordo non saebbe stato possibile e avrebbe avuto un impatto non trascurabile sulla societa'', sottolinea Proglio, aggiungendo 'quando si hanno dei partner, li si rispetta. Noi li abbiamo rispettati perche' avevamo fatto un accordo con loro. Questo accordo resta posibile'. Nello scorso marzo Edf e i soci italiani di Edison riuniti in Delmi avevano raggiunto un accordo di massima sulla societa' italiana che era stato bloccato dal ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Il gruppo Edf ha annunciato oggi i risultati semestrali.

19 - EDISON: PROGLIO (EDF), RISPETTARE SCADENZA PATTO 15 SETTEMBRE...
Radiocor
- 'Le date contrattuali possono essere modificate, ma in linea di principio si rispettano. Siamo in una situazione in cui la data si rispetta'. Lo ha detto il numero uno di Edf, Henri Proglio, a proposito di un possibile rinvio della scadenza del patto tra il gruppo francese e i soci italiani in Edison, fissata al 15 settembre prossimo.

20 - EDISON: PER A2A FONDAMENTALE UN 'FLOOR' SU PUT OPTION DA EDF...
Radiocor
- 'E' fondamentale che A2A ottenga da Edf nella trattativa su Edison un 'floor' alla put option a livello di patrimonio netto di Edison'. Lo riferiscono all'agenzia Radiocor fonti finanziarie vicine alla trattativa in corso fra i soci della holding Delmi, con A2a azionista di maggioranza, e i francesi di Edf per la definizione del futuro di Foro Buonaparte. 'Contrariamente - precisano le fonti - A2A diventera' azionista di minoranza diluita di una partecipazione non quotata e gestita da terzi che non dara' mai nemmeno un quattrino sotto forma di dividendo'.

Bruno LescoeurBruno Lescoeur

21 - CLIENTI TRASCURATI E BRITISH GAS PAGA UNA MULTA RECORD...
Alessandra Baduel per "la Repubblica"
- Due milioni e mezzo di sterline per non aver dato appropriato ascolto ai reclami dei clienti. La multa ha colpito ieri la British Gas per volere dell´autorità di controllo britannica del settore, con la motivazione di «non aver saputo comportarsi in maniera corretta». In Italia non c´è paragone possibile: il massimo che un´azienda rischia di dover pagare è di 500mila euro. Ma anche per la Gran Bretagna la cifra è grossa e l´azienda colpita ha protestato per «la sproporzione fra la multa e lo sbaglio».

La replica dell´Ufficio dei mercati del gas e dell´elettricità (Ofgem), che sta ancora indagando su altre sigle, è stata gelida: «Si tratta di un monito per tutte le aziende dell´energia. I reclami vanno presi sul serio e i clienti vanno trattati bene», ha dichiarato la dirigente Sarah Harrison.

L´inchiesta dell´Ofgem su British Gas è durata un anno e ha stabilito due colpe. La prima: non aver di nuovo verificato i fatti né ricontattato i clienti quando, dopo una risposta già ricevuta, loro richiamavano perché in realtà il problema non era stato risolto. Seconda colpa: non aver informato in maniera esauriente i medesimi clienti riguardo al servizio del difensore civico per l´energia, quando diventava chiaro che il problema andava inoltrato al suo ufficio.

 

 

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