MORETTI SFRECCIA, FINMECCANICA CROLLA - L’EX AD GIRA ANCORA SU UNA MERCEDES NERA CON AUTISTA PAGATA DALL’AZIENDA CHE HA LASCIATO 6 MESI FA. E I CONTI CHE AVEVA PRESENTATO A MARZO SONO STATI SMENTITI DA PROFUMO, TANTO CHE IL TITOLO HA PERSO IL 28% IN UN MESE. COME SE FOSSE SCOPPIATA UNA BOLLA…

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Gianni Dragoni per il suo blog, www.giannidragoni.it

 

A più di sei mesi dall’uscita da Leonardo-Finmeccanica, Mauro Moretti non ha ancora un nuovo incarico a tempo pieno.

 

MAURO MORETTI MAURO MORETTI

E’ presidente della Fondazione Fs, vicepresidente di Previndai, il fondo di previdenza dei dirigenti d’industria. Incarichi che non assorbono tutte le energie del manager che per 36 anni ha lavorato nelle Ferrovie dello Stato e per tre anni ha guidato il gruppo statale dell’aerospazio e difesa, fino al 16 maggio scorso.

 

Moretti aveva puntato all’incarico di nuovo a.d. di Telecom Italia quando Flavio Cattaneo è caduto in disgrazia con l’azionista francese Vivendi, però i francesi hanno scelto Amos Genish. Adesso si dice, sono voci, che il “ferroviere” accarezzi l’idea di essere candidato al Senato nelle prossime elezioni. Moretti dovrebbe convincere il suo sponsor Matteo Renzi a metterlo in lista.

mauro moretti mauro moretti

 

La carta di libera circolazione sui treni

 

Ma la condanna in primo grado a 7 anni di reclusione per la strage nell’incidente ferroviario di Viareggio (32 morti), benché non sia definitiva e Moretti affermi di non avere responsabilità, sembra un ostacolo difficile da superare anche per una candidatura in politica. Intanto il nuovo a.d. delle Ferrovie, Renato Mazzoncini, ha assegnato a Moretti la Carta di libera circolazione (Clc), cioè una tessera che dà diritto a Moretti di viaggiare gratis in treno per tutta la vita (di solito spetta ai ferrovierri che vanno in pensione lasciando le ferrovie).

 

Mercedes nera con autista

 

MAURO MORETTI RENATO MAZZONCINI MAURO MORETTI RENATO MAZZONCINI

Se i disegni dell’ingegnere nato a Rimini 64 anni fa appaiono imperscrutabili, quello che è certo è che Moretti si muove abitualmente con una Mercedes nera con autista. E’ stato avvistato più volte, anche negli ultimi giorni, nel centro diRoma.

 

L’automobile non è di Moretti. E’ un’auto “blu” messa a disposizione dall’ex Finmeccanica, insieme all’autista. Il costo è ovviamente a carico del gruppo aerospaziale e della difesa, che dal 16 maggio scorso è guidato da Alessandro Profumo.

 

Perché Finmeccanica, o Leonardo, secondo il nuovo nome voluto proprio da Moretti (e approvato da Renzi quando era premier), continua a pagare una macchina con autista all’ex numero uno? Nessuno degli ex manager che hanno guidato Finmeccanica ha mai goduto di un simile “benefit”: né Viezzoli né Fabiani, né Steve, Lina, Bono (ora a.d. della Fincantieri), Guarguaglini, né Orsi o Alessandro Pansa, il predecessore di Moretti che è mancato improvvisamente l’11 novembre scorso.

 

alessandro profumo alessandro profumo

Lo scorso luglio, quando Poteri Deboli aveva rivelato che Moretti ha in uso gratuito un’automobile con autista, da Leonardo era trapelato che “potrebbero esserci ragioni di sicurezza” e che l’assegnazione dell’automobile era “temporanea”. Dalle verifiche fatte ora da Poteri Deboli con la società, risulta che Moretti continua a godere di questo “benefit” esclusivo e ci è stato detto che “l’assegnazione dovrebbe terminare alla fine di quest’anno”.

 

 

 

Buonuscita di 9,44 milioni

 

Vedremo. Ricordiamo che dopo tre anni alla guida di Leonardo Moretti ha ricevuto una buonuscita di 9,44 milioni di euro, al lordo delle tasse. Moretti ha definito molto positivi i risultati della sua gestione, ha detto che il gruppo era “sputtanato” quando lui è arrivato e ha sottolineato che nel suo mandato il titolo ha più che raddoppiato il suo valore.

 

gianni dragoni gianni dragoni

Moretti si è concentrato sulla riduzione dei costi, delle spese di trasferta, ha ridotto anche gli investimenti in ricerca e sviluppo. Lo scorso 9 novembre il cda di Leonardo, guidato da Profumo, ha approvato i conti dei primi nove mesi 2017, da cui sono però emerse notizie un po’ diverse dallo “storytelling” di Moretti e dei suoi esegeti (numerosi tra gli analisti finanziari e anche nella stampa): i ricavi del gruppo Leonardo sono diminuiti dello 0,6% (dopo il calo di un miliardo nel 2016), l’utile operativo (Ebit) è diminuito del 9,5% a 571 milioni, l’utile netto di competenza è diminuito del 23% a 271 milioni. L’indebitamento finanziario netto in 12 mesi è aumentato di 114 milioni a 4.004 milioni.

 

La caduta dei conti

 

Ma quel che è peggio è che la società ha rivisto al ribasso la cosiddetta “guidance”, cioè le previsioni su ricavi, redditività e ordini per l’esercizio 2017 che erano state annunciate il 15 marzo da Moretti. Queste previsioni erano state confermate nei mesi successivi da Profumo, il quale le aveva confermate parlando alla Camera il 25 ottobre, cioè solo 15 giorni prima di annunciare il peggioramento della “guidance”.

 

Il crollo in Borsa

 

Il titolo Leonardo in Borsa è crollato del 21% in un solo giorno: dai 14,11 euro del 9 novembre è sceso a 11,07 il 10 novembre. Adesso è sui 10,74 euro. Nell’ultimo mese ha perso il 28 per cento. Come se ci fosse stata una bolla che è scoppiata.

 

Cos’è che ha indotto Leonardo a cambiare all’improvviso le previsioni sul 2017? La società non lo ha spiegato in dettaglio. A quanto è dato sapere, questo peggioramento dei conti è dovuto all’eredità lasciata da Moretti. Il quale continua a viaggiare con la Mercedes e autista pagati dall’ex Finmeccanica.

 

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