ORA GLI FANNO UN MAZZONI COSI’ - L’INCHIESTA DELLA PROCURA DI NAPOLI SUI CONTRATTI DEL CLUB DI DE LAURENTIIS SI CONCENTRA SUGLI “INCROCI PERICOLOSI” TRA GLI EX CALCIATORI DEL NAPOLI LAVEZZI E CHAVEZ E IL PROCURATORE DI ENTRAMBI, ALEJANDRO MAZZONI - L’ACQUISTO DI CHAVEZ, MAI VISTO IN CAMPO E RIVENDUTO DOPO UN SOLO ANNO, E’ STATO UN “REGALO” A MAZZONI E LAVEZZI?…

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Antonio Salvati per "la Stampa"

«Normale attività investigativa» l'hanno chiamata i magistrati della Procura di Napoli che ieri mattina hanno inviato uomini della Guardia di Finanza a bussare alla sede del Calcio Napoli e agli uffici della Figc a Roma. Un paio d'ore è durata la visita dei quattro militari in borghese arrivati nella sede di Castelvolturno della squadra partenopea: le forze dell'ordine hanno chiesto una copia dei bilanci, dei contratti degli atleti tesserati, dei mandati ai procuratori e dei modelli depositati presso la Federazione a partire dal 2007.

lavezzilavezzi

Più rapida la visita al terzo piano dello stabile di via Allegri a Roma, sede della Federcalcio. In meno di un'ora i finanzieri hanno ottenuto copia della documentazione relativa alle procedure di acquisto e cessione dei diritti sulle prestazioni sportive dei calciatori partenopei, dei rapporti con gli agenti e delle relative movimentazioni finanziarie. Nessun reato è ipotizzato al momento e questo spiega la grande cautela dei magistrati coordinati dal procuratore aggiunto Giovanni Melillo.

ALEJANDRO MAZZONI CON IL POCHO LAVEZZIALEJANDRO MAZZONI CON IL POCHO LAVEZZI

La necessità di un approfondimento di indagine nasce da un'inchiesta della Procura partenopea avviata nel 2008 e destinata a ricostruire i rapporti (e gli affari) tra alcune frange della tifoseria partenopea e la criminalità organizzata. Nel corso di questa inchiesta, con ogni probabilità, deve essere emerso qualche spunto degno di verifica. Per questo la Procura ha acquisito del materiale in grado di verificare e chiarire la correttezza dei rapporti tra giocatori e procuratori e la regolarità delle posizioni anche dal punto di vista fiscale.

AURELIO DE LAURENTIISAURELIO DE LAURENTIIS

Il materiale su cui sembra concentrata l'attenzione degli inquirenti riguarderebbe la cessione del «Pocho» Lavezzi, venduto quest'estate al Psg per almeno 30 milioni di euro, e di Cristian Chavez, arrivato a Napoli nel 2011 (solo due presenze per lui con la maglia azzurra) e ora in prestito all'Almirante, seconda serie argentina. Entrambi argentini, con un passato nel San Lorenzo e con lo stesso agente: Alejandro Mazzoni.

«La visita della Guardia di Finanza riguarda un'indagine conoscitiva che consiste in una mera acquisizione documentale su alcuni calciatori. Ma non ci sono indagati né soggetti nei confronti dei quali viene mossa alcuna accusa», ha precisato Mattia Grassani, legale del Calcio Napoli.

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«La contrattualistica del Calcio Napoli sia per il rapporto sportivo che per la cessione dei diritti d'immagine dei calciatori - ha continuato l'avvocato - è dall'inizio della presidenza di De Laurentiis sempre stata condotta in maniera rigorosa e nel pieno rispetto delle norme sportive e statuali vigenti e portando a termine tutti gli adempimenti fiscali e contributivi». Tra l'altro gli atti chiesti in copia dalla magistratura sono stati già verificati dalla Covisoc e dai consulenti esterni della Deloitte.

«Acquisizioni di atti anche nella sede della Filmauro? Non posso confermare - ha concluso Grassani - ma mi sembrerebbe normale visto che la centrale amministrativa del Napoli non è a Castelvolturno ma nella sede della società romana del presidente De Laurentiis».

La visita della Finanza non sembra aver turbato la comitiva azzurra partita ieri mattina alla volta di Eindhoven dove stasera incontrerà il Psv in Europa League. «Quanto successo oggi non ci preoccupa visto che nessuno è coinvolto», ha chiarito Mazzarri. Il Napoli ha spiegato in un comunicato che «la Società, seguendo una linea di continuità comportamentale adottata dal primo giorno della sua costituzione, è al fianco della magistratura in ogni attività volta all'accertamento della verità».

 

 

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