PIAZZA AFFARI APRE POSITIVA (+0,3%) - SPREAD A 354 - OGGI LA BCE OFFRIRà DI NUOVO PRESTITI ILLIMITATI ALLE BANCHE EUROPEE AL TASSO DELL’1%, SI PREVEDE UNA RICHIESTA TRA 300 E 600 MLD € - FONSAI PROPONE LA FUSIONE CON UNIPOL SENZA PREMAFIN, MA LE BANCHE DICONO NO - MYLAN VUOLE L'ITALIANA ROTTAPHARM - TELECOM CAUTA IN BORSA, OGGI CDA TELCO SU DEBITO E PATTO DI SINDACATO - SCONTRO SUI BREVETTI TRA FACEBOOK E YAHOO - TELECAMERA POSTERIORE PER LE AUTO STATUNITENSI…

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1 - BORSA: SI PARTE COL SEGNO PIU' IN ATTESA ASTA BCE, +0,3% FTSE-MIB
Radiocor - Partenza con il segno piu' per le Borse europee e per Milano, in attesa delle nuova maxi asta a 36 mesi della Bce. Il Ftse Mib in avvio segna un +0,33% e il Ftse All Share +0,31%. Bene i bancari con Mps a +2%. La Bce annuncia oggi poco dopo le 11 i risultati della seconda operazione di finanziamento a tre anni alle banche per un importo illimitato all'1%.

MARIO DRAGHI ALLA BCEMARIO DRAGHI ALLA BCE

L'attesa del mercato e' di un range ampio, tra 300 e 600 miliardi di euro. Intanto, l'euro e' ancora sostenuto contro il dollaro a 1,3469 (1,3454), e contro yen a 108,3845 (da 108,39) mentre il biglietto verde e' poco mosso a 80,47 yen. Petrolio in rialzo con il Wti scadenza aprile che sale dello 0,68% a 122,45 dollari e il Brent che rincara dello 0,42% a 107,15.

2 - SPREAD BTP-BUND APRE A 354 PUNTI
(ANSA) - Il differenziale di rendimento tra i titoli di stata italiani e quelli tedeschi a 10 anni apre a 353,9 punti, in linea con la chiusura di ieri (355). Il tasso è al 5,36%.

3 - BORSA TOKYO: CHIUDE STABILE NONOSTANTE BALZO PRODUZIONE INDUSTRIALE
Radiocor - La Borsa di Tokyo ha terminato la seduta quasi invariata, con il leggero rafforzamento dello yen che ha annullato i guadagni legati al dato p ositivo, e sopra le attese, della produzione industriale di gennaio (+2%). Il Nikkei ha segnato +0,01% a 9723,24 punti, toccando a meta' seduta il livello piu' alto dal 2 agosto a quota 9.866,41 e il Topix ha perso lo 0,30% a 835,96 punti. Intensi gli scambi, pari a 3,06 miliardi di azioni sul mercato principale, trainati dai forti volumi su Elpida, in fallimentto, che e' sprofondata del 97,24%.

Salvatore LigrestiSalvatore Ligresti

4 - FONSAI: IDEA FUSIONE CON UNIPOL SENZA PREMAFIN, MA BANCHE DICONO NO
Radiocor - Una fusione a tre Unipol, Fonsai e Milano Assicurazioni lasciando fuori Premafin. E' questa l'idea che, secondo quanto risulta a Radiocor, negli ultimi giorni, e' aleggiata fra i soggetti coinvolti nella ristrutturazione del gruppo Ligresti. Le banche, pero', hanno opposto molti dubbi e hanno detto no ritenendo che uno schema di questo tipo vada a completo svantaggio dei creditori della cassaforte quotata della famiglia Ligresti. L'ipotesi era maturata per evitare di caricare il nuovo aggregato dei 322 milioni di debito della holding dei Ligresti.

Un'operazione a quattro con Premafin, peraltro, aveva gia' suscitato alcune perplessita' da parte dell'Isvap. Le banche, pero', stanno lavorando per non caricare la societa' assicurativa di debiti. Per questo si lavora a un prestito convertendo che contribuirebbe a ridurre l'impatto del debito Premafin sul nuovo aggregato e a un piano industriale per lo sviluppo di sinergie fra Fonsai, Milano Assicurazioni e Unipol.

5 - TELECOM: CAUTA IN BORSA, OGGI CDA TELCO SU PATTO E DEBITO
(ANSA) - Avvio di seduta cauto per Telecom a Piazza Affari in vista del cda di Telco, la holding che controlla il 22,4% del gruppo telefonico, chiamata ad esaminare il tema del rifinanziamento del debito e del rinnovo anticipato del patto di sindacato. La riunione - anticipata dal Messaggero - ha trovato conferma in ambienti vicini alla società.

Telecom avanza dello 0,40% a 0,87 euro. Intanto secondo Finanza Mercati, Generali, uno dei soci di Telco, potrebbe procedere a una nuova svalutazione della partecipazione in Telecom, abbassando il valore di carico dagli attuali 1,8 euro per azione a 1,4-1,5 euro. Il tema, secondo il quotidiano, sarà affrontato in occasione del cda del 20 marzo sui conti

CARLO CIMBRICARLO CIMBRI


6 - MORNING NOTE: L'AGENDA DI MERCOLEDI' 29 FEBBRAIO
Radiocor - CDA (approvazione dati contabili) - Juventus, L'Espresso, A.S. Roma

Francoforte: Maxi-asta Bce a 36 mesi

Washington: intervento presidente Fed Bernanke al Congresso.

Lissone (Mb): assemblea Ei Towers.

Milano: forum Architetture per la Sanita', organizzato da Gruppo 24 Ore.

Milano: '24 Hours - 24 orologi unici per Help Them', asta di beneficenza organizzata dal Gruppo 24 Ore per il lancio di 24Hours.

Roma: convegno sulla sostenibilita' finanziaria della previdenza con il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, il vice ministro del Lavoro, Michel Martone e il sottosegretario all'Economia, Gianfranco Polillo.

Roma: mobilitazione dei sindacati europei contro l'austerita' con l'intervento dei tre leader di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti.

FRANCO BERNABEFRANCO BERNABE


7 - MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI
Radiocor - LIBERALIZZAZIONI: banche, taxi, farmacie: tutte le novita' (dai giornali). 'Ordini essenziali per promuovere le specializzazioni', intervista a Claudio Siciliotti, presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti (Il Sole 24 Ore, pagina 6)

CREDITO: raggiunto l'accordo contro il credit crunch. Tra banche e imprese moratoria su prestiti, mutui e rate di leasing (Il Sole 24 Ore, pagina 1-45 e 46). 'Ultima occasione per dare una svolta all'economia', parla Vincenzo Boccia, presidente Piccola industria (Il Sole 24 Ore, pagina 46)

CRISI: 'Attenti ai fantasmi del passato, la crisi li sta risvegliando. Proprio ora ci serve piu' Europea', intervista all'ex cancelliere della Germania, Helmut Kohl (La Repubblica, pagina 1-11). 'Dopo l'austerita', la crescita. L'ho detto anche alla Merkel', parla Jean-Claude Juncker, presidente dell'Eurogruppo (Il Corriere della Sera, pagina 21). L'asta dei BTp fa il pieno, rendimenti in calo (dai giornali)

UNICREDIT: Dietr Rampl lascera' la presidenza (dai giornali). Le Fondazioni rafforzano la presa, cresce l'ipotesi presidenza italiana (La Repubblica, pagina 30)

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FONDIARIA-SAI: la famiglia Ligresti compatta a favore dell'opzione Unipol. Banche fredde sull'offerta Sator (da giornali).

FIAT: in Italia, ma a certe condizioni. Si allea con Sberbank (dai giornali)

MPS: favorito Profumo, spunta Gronchi (Il Sole 24 Ore, pag. 29)

BANCHE: 'Riforma morbida: il retail va diviso dall'investment', intervista a John Vickers, presidente dell'Indipendent commission on banking (Il Sole 24 Ore, pagina 30)

LAVORO: Salari lordi troppo alti, salari netti troppo bassi. E' da qui che si deve partire. Parla Andrea Guerra, ad di Luxottica (Il Corriere della Sera, pagina 13)

TELCO: i soci rinnovano il patto e garantiscono il finanziamento. Oggi la riunione in Mediobanca (Il Messaggero, pagina 25)

MERIDIANA: vola a vista, meno soldi ai dipendenti, aumenti ai manager (Il Fatto quotidiano, pagina 11)

FARMACEUTICA: Mylan vuole l'italiana Rottapharm (Il Sole 24 Ore, pagina 31)


8 - MYLAN VUOLE L'ITALIANA ROTTAPHARM
Da "Il Sole 24 Ore" - Ci hanno provato i fondi di private equity: senza successo. Avista, Carlyle e Clessidra hanno tentato di acquisire una quota del capitale di Rottapharm, l'azienda lombarda della famiglia Rovati, uno dei maggiori gruppi farmaceutici italiani. Le trattative con i fondi, gestite dall'advisor Credit Suisse, sembravano a buon punto: poi alcuni nodi non sciolti, come ad esempio la governance, hanno congelato tutto.

YAHOO YAHOO

Ora Rottapharm, che secondo alcune stime potrebbe valere circa 2 miliardi di euro, potrebbe però prendere un'altra direzione: non soci finanziari, bensì un colosso farmaceutico. Si parla di un grande gruppo industriale americano quotato a Wall Street: l'identikit corrisponderebbe a quello di Mylan, gruppo di Pittsburgh con un fatturato di 5,5 miliardi di dollari e una capitalizzazione di Borsa di circa 10 miliardi.

In realtà, le discussioni con Mylan continuerebbero da diverso tempo e si sarebbero consolidate ora che le trattative con i fondi sono in stallo. Del resto, Mylan è uno dei leader mondiali nella produzione di farmaci generici, in particolare nelle terapie per il trattamento dell'Aids. Al contrario, Rottapharm ha ampliato la gamma di prodotti con l'acquisizione delle tedesca Madaus. (C.Fe.)

9 - TELECAMERA POSTERIORE PER LE AUTO STATUNITENSI
Da "Il Sole 24 Ore" - Telecamere posteriori obbligatorie a partire dal 2014 per tutte le auto: le autorità federali americane, in particolare la National Highway Safety Administration, hanno deciso di adottare e inviare fin da oggi al Congresso una nuova normativa di sicurezza che permetterà al guidatore di vedere meglio - grazie appunto a videocamere collegate al monitor sul cruscotto - ciò che accade alle sue spalle.

Una regola nata dall'allarmante tasso di incidenti, spesso molto gravi, che avvengono in fase di retromarcia. L'adozione della telecamera rappresenta una svolta significativa nel campo della scurezza: è una delle principali misure mai prese per proteggere persone che si trovano fuori dal veicolo, anziché a bordo. I costi della riforma, per i produttori, sono stati calcolati in 2,7 miliardi di dollari l'anno per il settore, tra i 170 e i 200 dollari per auto.

L'ipotesi è che vengano almeno in parte trasferiti ai consumatori, sotto forma di prezzi più elevati delle vetture. Un prezzo che però le autorità considerano più che ragionevole se confrontato con la possibilità di evitare ogni anno, stando alleloro previsioni, tra i 95 e i 112 decessi e 8.374 feriti. (M.Val.)

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10 - SCONTRO SUI BREVETTI TRA FACEBOOK E YAHOO
Da "Il Sole 24 Ore" - Nemmeno il rischio di azioni legali sembra fermare la febbre azionaria da Facebook. In attesa dell'Ipo a Wall Street previsto per maggio, i titoli del social network continuano ad andare a ruba sul mercato secondario, volando oltre quota 40 dollari dai 34 di gennaio. E poco importa se sulla futura matricola di Borsa si addensano le nubi di una causa. A minacciare di ricorrere in tribunale è un altro gigante tecnologico, Yahoo, che ha sollevato questioni di diritti su alcuni brevetti cruciali per le attività del social network, fra cui le inserzioni pubblicitarie e la personalizzazione delle pagine.

Probabilmente il contezioso si potrà chiudere con un accordo, eppure la mossa del motore di ricerca getta nuovi dubbi sul reale spessore di Facebook. Il sito potrà anche avere una valutazione da oltre 100 miliardi di dollari, ma deve far girare le proprie pagine contando sui soli 56 brevetti detenuti. È presto per capire se la quotazione del social network sarà una bolla, tuttavia la storia di Yahoo qualcosa insegna: nonostante lo sfoggio di patenti e brevetti, infatti, il titolo del motore di ricerca che nell'epoca d'oro della new economy superava i 108 dollari, adesso viaggia sotto quota 15. (G.Ve.)

 

 

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