PIAZZA AFFARI POSITIVA (+1%) - IL DEBITO SCHIZZA AL 135,6% DEL PIL (+5,4% IN UN ANNO) - PADOAN HA PAURA PER IL RALLENTAMENTO TEDESCO - IL TITOLO MEDIASET HA PAURA DI SKY EUROPE - FLAVIO CATTANEO FARÀ IL BANCHIERE D’AFFARI

L’ex capo di Terna fonda la sua boutique finanziaria su energia e real estate - 20 banche per la liquidità Telecom - Buffett dà una mano a GM - L’antitrust indaga le telecom sui servizi non richiesti - Fondi: +13,8 mld la raccolta a giugno...

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1.BORSA MILANO SI RAFFORZA CON EUROPA IN ATTESA WALL STREET, BENE SAIPEM, STM

IL DITO MEDIO DI CATTELAN ALLENTRATA DEL PALAZZO DELLA BORSA A MILANO IL DITO MEDIO DI CATTELAN ALLENTRATA DEL PALAZZO DELLA BORSA A MILANO

 (Reuters) - Piazza Affari allunga il passo insieme con il resto d'Europa dopo la debolezza di ieri. Ad aiutare i mercati l'intonazione positiva dei futures Usa dopo che ieri in chiusura gli indici di Wall Street hanno recuperato quasi integralmente le perdite della giornata.

 

Intorno alle 12,40 il FTSEMIB avanza dell'1%, +0,9%l'Allshare, mentre il derivato sul listino principale testa ancora una volta la reistenza in area 20.600/700 punti.

L'indice europeo FTSEurofirst 300 sale dello 0,9%.

 

In luce SAIPEM (+3,4%) sul ritorno delle indiscrezioni su una possibile cessione della quota in mano a ENI. Positivo in generale il settore oil&gas.

* Bene STM (+2,6%) che beneficia, spiega un trader, dei risultati sopra le attese annunciati ieri sera da Texas Instruments.

 

TERNA TERNA

* Acquisti sulle utilities, da A2A fino a SNAM e TERNA in un settore ben comprato anche in Europa. A proposito di queste ultime, due fonti danno per imminente un accordo per la cessione del 35% di Cdp Reti da parte di Cdp a State Grid of China.

* Si rafforzano i bancari in linea con il comparto europeo. Resta brillante CARIGE dopo le indiscrezioni su un'offerta in arrivo per i suoi asset assicurativi da parte di un gruppo tedesco per 400 milioni.

 

Antenne Mediaset Antenne Mediaset

* Non partecipa al rimbalzo MEDIASET (-0,7%) che risente della debolezza della controllata MEDIASET ESPANA, declassata a "sell" da Berenberg. Il Biscione, cui Banca Akros ha ridotto il target price a 3 da 3,3 euro con rating "reduce" in vista di una semestrale che mostrerà ancora debolezza in Italia, è il peggiore del listino principale. Sui media, poco mossi in Europa, pesano i risultati deboli del gruppo pubblicitario francese Publicis, che ha lanciato un warning sui ricavi di fine anno.

Debutto blues per il Blue Note che al primo giorno di negoziazione sull'Aim cede l'1,35%.

 

 

2.ITALIA, IN PRIMO TRIMESTRE DEBITO SALITO A 135,6% PIL

 (Reuters) - Nel primo trimestre del 2014 in Italia il rapporto tra debito pubblico e Pil è salito al 135,6% dal 132,6% del trimestre precedente.

E' quanto emerge dai numeri diffusi stamane da Eurostat, dai quali si evince, inoltre, che rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, quando si attestava al 130,2%, il rapporto debito/Pil è cresciuto di 5,4 punti percentuali.

 

pier carlo padoan pier carlo padoan

Nell'Unione europea e nella zona euro in rapporto al Pil il debito pubblico italiano è secondo solo a quello greco, che alla fine del primo trimestre era al 174,1%.

Per l'anno in corso il governo stima un rapporto debito/Pil al 134,9% basato sulla proiezione di crescita per il Pil dello 0,8%.

 

Ma nelle ultime settimane il consensus si è bruscamente indirizzato verso un outlook molto più debole. La stessa Bankitalia nell'ultimo bollettino economico ha tagliato la stima del Pil per l'anno in corso, prevedendo una crescita dello 0,2% dallo 0,7% precedente.

Tornando al primo trimestre, anche il dato odierno del debito/pil risente della cattiva performance dell'economia che nei primi tre mesi di quest'anno è tornata ad essere negativa (-0,1%) su base trimestrale.

 

ANGELA MERKEL MANGIA IL FORMAGGIO ANGELA MERKEL MANGIA IL FORMAGGIO

In termini assoluti, secondo i dati di via Nazionale, a fine marzo, il debito pubblico si attestava 2.120 miliardi di euro. Secondo l'ultima statistica mensile disponibile, relativa alla fine di maggio, il debito pubblico ha toccato il nuovo massimo storico di 2.166 miliardi.

Nei primi tre mesi di quest'anno il fabbisogno del settore statale è stato pari a 31,7 miliardi.

 

La prima frazione d'anno è tradizionalmente pesante dal punto di vista del fabbisogno, vista la concentrazione della gran parte dei riversamenti fiscali nel secondo semestre.

Nel primo semestre del 2014 il fabbisogno del settore statale si è attestato a circa 41,1 miliardi, con un miglioramento di circa 1,8 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2013.

 

3.UE, PADOAN: CAMPANELLO DI ALLARME DA GERMANIA, ECONOMIA PIÙ DEBOLE DI ATTESE

Wolfgang Schauble Wolfgang Schauble

 (Reuters) - Gli ultimi dati sull'andamento dell'economia europea e in particolare della Germania accentuano la debolezza della ripresa che appare più persistente di quanto si attendesse all'inizio dell'anno, secondo il neo presidente dell'Ecofin.

"Il quadro macroeconomico è delundente. Gli ultimi dati sulla Germania sono un campanello di allarme perché indicano che la debolezza persiste per tempo e spazio più di quanto non pensassimo sei mesi fa", ha detto il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan in una audizione alla commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo.

Ieri la Bundesbank ha detto che nel secondo trimestre dell'anno l'economia tedesca si sarebbe mantenuta sullo stesso livello del primo.

 

Sempre ieri, tuttavia, il Fondo monetario internazionale ha rivisto a 1,9% da 1,7 la sua stima sul Pil tedesco di quest'anno.

La scorsa settimana la Banca d'Italia ha rivisto il Pil italiano 2014 a 0,2% dallo 0,7% indicato a inizio anno.

 

4.BTP DEBOLI MA MEGLIO DI BUND A METÀ SEDUTA, SPREAD TRA DECENNALI 160 PUNTI BASE

 (Reuters) - Secondario italiano tendezialmente fiacco intorno a metà seduta ma relativamente meglio impostato rispetto alla controparte Bund, con un coseguente leggero restringimento della forbice tra tassi decennali che si riporta in area 160 punti base.

maria cannata maria cannata

Sullo sfondo una situazione geopolitica complessa ma evidentemente non sufficiente a turbare in maniera eccessiva gli investitori, che non vedono nelle crisi ucraina e mediorientale spunti per prese di beneficio.

 

"E' un mercato estivo e davvero molto sottile... gli spunti dall'estero mantengono una dimensione locale nel caso di Gaza, mentre l'abbattimento dell'aereo in Ucraina sembra davvero un errore" sintetizza un operatore.

Mentre i ministri degli Esteri Ue tornano a discutere delle sanzioni a Mosca, che Barack Obama accusa in maniera piuttosto esplicita di armare i separatisti ucraini, Pier Carlo Padoan ribadisce che le misure di ritorsione economica hanno impatto anche sui Paesi che le impongono.

 

Sempre il ministro dell'Economia definisce poi "deludente" il quadro congiunturale europeo, Germania in testa, parlando di "campanello d'allarme" proprio da Berlino, dopo lo scenario sul secondo trimestre tratteggiato ieri da Bundesbank.

In attesa delle statistiche Usa del primo pomeriggio, che faranno il punto sull'inflazione di giugno e sul mercato immobiliare di maggio, l'agenda macro europea non offre spunti particolari.

Murdoch con le figlie Chloe e Grace Murdoch con le figlie Chloe e Grace

 

Tra i pochi numeri macro su cui eventualmente soffermarsi quelli Eurostat sulla dinamica del debito pubblico del primo trimestre, da cui emerge il pericoloso incremento del tallone d'Achille dell'Italia.

Un'idea della relativa distensione del mercato viene anche dal risultato dell'ultimo finanziamento settimanale Bce, che vede l'allocazione di 97,9 miliardi di fondi rispetto ai 99,9 miliardi che rientrano domani.

 

5.MEDIASET: TITOLO DEBOLE A PIAZZA AFFARI, MERCATO GUARDA A POSSIBILE NASCITA DI SKY EUROPE

Finanza.com – Mediaset sotto pressione a Piazza Affari, dove lascia sul parterre lo 0,80% a 3,13 euro viaggiando in controtendenza rispetto all’indice di riferimento Ftse Mib. Il settore media è in fermento in scia alle indiscrezioni sulle prossime mosse di Rupert Murdoch, che starebbe per dare vita a Sky Europe. L’operazione è quella che si sente da parecchio tempo: Sky Deutschland e Sky Italia, che oggi sono controllate da Fox, verrebbero acquisite da BSkyB, il cui 39% fa capo a Murdoch. Con questa operazione il magnate australiano potrebbe avere un tesoretto per finanziare il deal tra Fox e Time Warner.

GIOVANNI PITRUZZELLA GIOVANNI PITRUZZELLA

 

6.FONDI: +13,83 MLD RACCOLTA NETTA GIUGNO, IL DOPPIO DI MAGGIO

Radiocor - Giugno piu' che positivo per il risparmio gestito: il sistema ha raccolto 13,83 miliardi di euro, doppiando quasi la cifra di maggio (7,14 miliardi), cifra che porta a 57 miliardi la raccolta netta consolidata da gennaio (+62 miliardi sul 2013). Lo rende noto Assogestioni, precisando che ha questo risultato hanno contribuito i fondi aperti (+7,3 miliardi), i mandati istituzionali (+5,8 miliardi), le gestioni di portafoglio retail (+744 milioni). Il patrimonio complessivamente gestito dall'industria e' salito al nuovo massimo storico di 1.456 miliardi, grazie sia all'andamento positivo della raccolta sia per l'effetto performance. Il 54,5% delle masse, pari a circa 794 miliardi, e' rappresentato dalle gestioni di portafoglio; il 45,5%, circa 662 miliardi, e' investito nelle gestioni collettive.

 

 

WARREN BUFFETT ARRIVA ALLA ALLEN CONFERENCE jpeg WARREN BUFFETT ARRIVA ALLA ALLEN CONFERENCE jpeg

7.PARTERRE

Da “Il Sole 24 Ore”

 

L'ANTITRUST SUI SERVIZI NON RICHIESTI ALLE TLC

Avrebbero fornito, e addebitato, servizi non richiesti o chiesti in modo inconsapevole ai propri utenti. Con questa motivazione l'Antitrust ha avviato un'istruttoria nei confronti dei quattro principali operatori di telefonia mobile in Italia. Telecom, Vodafone, Wind e H3g sono finiti sotto la lente dell'Authority guidata da Giovanni Pitruzzella.

 

Oggetto del contendere sono i cosiddetti servizi "premium", a pagamento, che possono partire, ad esempio, quando si clicca su link per scaricare immagini o suonerie, ma anche chiudendo banner e cose simili. Le compagnie, scrive l'Antitrust avrebbero omesso «informazioni rilevanti» fra cui «la necessità, da parte del consumatore, di doversi attivare mediante una richiesta esplicita di adesione alla procedura di blocco». Dopo il bailamme per gli sms di notifica chiamata non più gratuiti (per Tim e Vodafone), altra benzina sul fuoco. (A. Bio.)

Flavio Cattaneo Flavio Cattaneo

 

IL NUOVO TREND DEL PRIVATE EQUITY

C'è un nuovo trend che si sta consolidando nel private equity negli ultimi mesi. È quello del riacquisto della quota detenute dai fondi da parte dello stesso imprenditore azionista di maggioranza, che qualche anno prima aveva ceduto minoranze ai private equity. Proprio ieri Assietta, Sgr dedicata alle Pmi italiane, ha completato il disinvestimento della partecipazione in Fpz, società milanese leader nella produzione di macchine pneumatiche, rivedendo il suo 49% a Sergio Ferigo, figlio del fondatore della società.

 

E, qualche settimana fa, anche il Fondo Italiano d'Investimento ha preso la stessa decisione sul gruppo Arioli di Gerenzano (Varese) con la cessione del suo pacchetto di minoranza all'imprenditore e fondatore. La logica è chiara e rappresenta il volto migliore del private equity, spesso accusato di indebitare troppo le sue prede: in questo caso infatti l'imprenditore si ricompra l'azienda al termine di un processo di crescita grazie ai capitali iniettati dagli investitori istituzionali. (C.Fe.)

MARCO PATUANO MARCO PATUANO

 

LA MANO DI BUFFETT ALL'IMMAGINE DI GM

Un'autovettura venduta da un colosso come Gm, con 219 mila dipendenti e 59 miliardi di capitaliazzazione di Borsa, non è certo una notizia. A meno che l'acquirente non sia Warren Buffett, numero uno di Berkshire Hathaway. Così, il fatto che il finanziere americano - che solamente con le sue risorse finanziare personali sarebbe in grado di acquisire l'intera General Motors - abbia scritto una lettera all'amministratore delegato Mary Barra per raccontarle di avere comprato una nuova Cadillac Xts dopo aver sentito parlare dei miglioramenti apportati alla vetture ieri è stata ripresa da tutti i siti finanziari.

 

La lettera in cui l'Oracolo di Omaha ha spiegato di avere mandato sua figlia a comprare la vettura, lodando il lavoro della concessionaria, è stata ovviamente pubblicata da Gm, che ha approfittato dell'inattesa pubblicità in un momento di grande difficoltà dopo lo scandalo dei richiami. (R.Fi.)

 

8.SUSSURRI E GRIDA

Da “Il Corriere della Sera”

 

CATTANEO RICOMINCIA DAL PRIVATO, COME BANCHIERE

Piergiorgio Peluso di Unicredit Piergiorgio Peluso di Unicredit

(c.tur .) Gli uffici sono in allestimento in via Crescenzio a Roma, a due passi da piazza Cavour. Anche la squadra è ormai definita, cinque o sei partner selezionati da Flavio Cattaneo per avviare lo scouting dei futuri investimenti della Stable cash flow (Scf), la nuova avventura varata dall’ex amministratore delegato di Terna. Il nome prescelto è il fulcro del progetto. Dopo una carriera da manager pubblico (Fiera di Milano, Rai, la società dei tralicci) Cattaneo ricomincia nel privato con la casacca del banchiere d’affari. Ha deciso di concentrarsi su due settori, l’energia e il real estate, quelli che conosce meglio avendo esordito come imprenditore edile e concluso nell’elettricità.

 

E su due mercati, Italia e Sudamerica, anche questi battuti nella lunga stagione a Terna con 15 operazioni di m&a. Sull’energia le priorità saranno rinnovabili, rigassificatori e altre infrastrutture in esercizio, mentre nel mattone si cercano occasioni tra gli immobili terziari messi a reddito. Il denominatore comune? Business con cash flow stabile, prevedibile. La Scf filierà un veicolo per ogni target, manterrà il ruolo di management company e coinvestirà assieme a un club deal di finanziatori (private equity, family office, altri istituzionali per lo più esteri).

 

Ogni veicolo avrà un club di investitori, un rendimento atteso e una valorizzazione d’uscita che privilegia la quotazione. Cattaneo non pone un limite alla taglia. Chi gli ha parlato, spiega che non avrebbe difficoltà a mobilitare su un singolo affare anche 150 milioni tra equity e prestiti bancari.

 

1 mario moretti polegato geox 1 mario moretti polegato geox

VENTI BANCHE PER LA LIQUIDITÀ DI TELECOM

(d.pol. ) C’è un tavolo affollato di banche al lavoro sulle finanze di Telecom Italia. Si tratta di almeno una ventina di istituti, con Barclays in cabina di regia, che stanno rivedendo le condizioni di un finanziamento revolving per complessivi 7 miliardi. Per le banche finanziatrici si tratta di rinegoziare termini e condizioni del commitment (impegno) precedente su due linee da rispettivi 4 e 3 miliardi. Anche se sono disponibilità parzialmente utilizzate, per la direzione finanza guidata da Piergiorgio Peluso questa è una manovra chiave.

 

Quei 7 miliardi rappresentano un cuscinetto di liquidità che la società guidata dall’amministratore delegato Marco Patuano può esporre a difesa del rating sul merito di credito (BB+ di S&P’s). Le revolving di Telecom hanno insomma una funzione di linee di scorta che le agenzie di rating utilizzano nel calcolo del margine di liquidità che nel primo trimestre era di 11,7 miliardi (di cui 6,5 provenienti proprio da quel finanziamento). E’ probabile che la tranche da 4 miliardi sia la prima a essere rinegoziata, anche se non va in scadenza in tempi stretti.

 

geox mario moretti polegato lapresse geox mario moretti polegato lapresse

Ma Telecom ha voluto sondare la possibilità di spuntare condizioni più favorevoli. Obiettivo che sembra raggiunto. Anche se la cifra potrebbe essere limata rispetto all’ammontare precedente. La manovra è in linea con quanto fatto a inizio luglio anche da Mauro Moretti, Ceo di Finmeccanica.

 

LUMBERJACK, GLI AZIONISTI TURCHI E LA CAMPAGNA D’EUROPA

(i r.cons .) Parte dal recente ingresso del fondo Turkven private equity, la nuova strategia di internazionalizzazione di Lumberjack, comprata nel 2012 da Zyilan Group, il più grande gruppo calzaturiero turco, con 500 milioni di fatturato e 3mila dipendenti. Tra gli obiettivi dei nuovi investitori c’è il rafforzamento della realtà italiana al di fuori del mercato domestico.

 

Mentre il nuovo amministratore delegato di Lumberjack, Andrea Vecchiato, 41 anni, di Treviso, con un passato in Geox e Bata, racconta che «per la fine di quest’anno abbiamo intenzione di aprire 50 shop all’interno di retailer multimarca, nel 2015 invece vogliamo aumentare il numero dei Paesi in cui le collezioni saranno distribuite attraverso nuove partnership, inaugurando un altro centinaio di negozi, 50 sempre nel nostro Paese e gli altri in Turchia, Benelux, Grecia, Spagna, Francia, Germania e registrare un incremento del 30% del numero di scarpe vendute, a oggi un milione e mezzo».

 

Nel 2014 l’azienda dovrebbe consolidare il fatturato di 50 milioni per crescere l’anno successivo. Prossima tappa i mercati asiatici e del Sudamerica. La quotazione non è per ora nei programmi di Lumebrjack «ma mai dire mai - dice Vecchiato - Intanto il fondo entrato nel capitale ha dimostrato di credere noi e dichiarato di voler rimanere per i prossimi 8/10 anni». 

 

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