PIAZZA AFFARI SE NE FREGA DELLE ELEZIONI – IN ATTESA DEL VOTO (E DELLE LARGHE INTESE) LA BORSA VOLA SULLA SCIA DI WALL STREET. L’ESEMPIO TEDESCO E SPAGNOLO – LA FIAT CAPITALIZZA IN BORSA PIU’ DELLA GENERAL MOTORS

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Umberto Mancini per il Messaggero

 

Boom per le Borse mondiali. Un inizio d'anno davvero col botto per Milano, la migliore d'Europa, dopo che ieri le piazze asiatiche hanno superato nuovi record e Wall Street, sulla scia della riforma fiscale targata Trump, ha continuato la corsa al rialzo. Ieri mattina Tokyo ha chiuso con un balzo del 3,2% volando ai massimi degli ultimi 26 anni. A spingere i listini sono stati i solidi dati sul manifatturiero di Stati Uniti e Cina che rafforzano l'ottimismo sull'evoluzione dell'economia mondiale.

PIAZZA AFFARI PIAZZA AFFARI

 

Il vento della ripresa ha dato slancio a tutto il Vecchio Continente: Piazza Affari, come accennato, ha svettato con un rialzo del 2,7%, con Fca (+8%) che si è presa le luci della ribalta superando quota 17 euro ai massimi da quando è scattata la fusione Fiat-Chrysler. Effetto-traino ovviamente anche su Exor e Ferrari. Ieri il gruppo aziendale guidato da Sergio Marchionne, composto da Fca, Ferrari e Cnhi, ha raggiunto un record storico toccando una capitalizzazione complessiva di 72 miliardi di dollari contro i 62 miliardi della mitica General Motors. Bene anche Francoforte (+1,4%), Parigi (+1,5%), mentre Londra è più attardata con un +0,3%.

 

Un discorso a parte merita Wall Street, che sembra non volersi fermare più: il Dow Jones è salito per la prima volta sopra la soglia di 25 mila. E, giurano gli analisti, continuerà a galoppare anche nei prossimi mesi. Spiegano che, nonostante sia in costante rialzo dal 2009, ovvero da nove anni consecutivi, il trend non si invertirà. Solitamente - dicono a New York - i cicli rialzisti non durano più di otto anni.  Ma stando a come è iniziato il 2018, c'è la sensazione che l'azionario Usa punti a inanellare un clamoroso filotto di 10 anni di crescita delle quotazioni a dispetto delle polemiche, ogni giorno sempre più roventi, sulla presidenza Trump.

CATTELAN PIAZZA AFFARI BORSA MILANO CATTELAN PIAZZA AFFARI BORSA MILANO

 

COSTANTE ESPANSIONE

Del resto, proprio ieri sono arrivati dagli Usa nuovi dati spumeggianti sul fronte del mercato del lavoro. In dicembre le aziende private del Paese hanno creato 250 mila nuovi posti di lavoro, 60.000 più del previsto. Notizie positive anche nell'Eurozona dove a dicembre l'indice Pmi composito, che raggruppa i settori manifatturiero e servizi, è salito a 58,1 punti da 57,5 del mese precedente, record da febbraio 2011. Segnali che, semmai ce ne fosse ancora bisogno, incoraggiano gli investitori. L'opinione più diffusa tra money manager è che sia iniziata una nuova era, la goldilocks economy, cioè un ciclo di crescita costante e moderato che non crea troppa inflazione. L'ideale, almeno a livello teorico, per chi vuole investire sui mercati azionari.

 

FCA - CHRYSLER FCA - CHRYSLER

Tornando all'Italia, Piazza Affari ha recuperato parte del gap accusato negli ultimi giorni sulle altre Borse europee a causa dei dubbi e delle incertezze legati all'esito elettorale del 4 marzo. Tuttavia cresce la convinzione nelle stanze degli operatori che le elezioni - pur se dovessero manifestare una maggioranza instabile - non dovrebbero in ogni caso rappresentare un problema in relazione all'attuale ciclo espansivo. La variabile politica - dicono gli osservatori - con l'economia che tira in maniera stabile non fa più paura. 

 

GLI ESEMPI

Ne sono un esempio la Spagna - dove al momento l'assenza di un governo in carica non sta condizionando l'indice Ibex 35 - e la Germania dove, nonostante da settembre i negoziati post-elettorali per la formazione di una maggioranza non abbiano portato a nulla, il Dax 30 viaggia sui massimi di tutti i tempi. 

MARCHIONNE BORSA FCA MARCHIONNE BORSA FCA

 

C'è poi l'ottimo andamento dell'economia della Cina: l'indice Pmi Servizi sponsorizzato da Caixin ha segnato un balzo a quota 53,9 da 51,9. Si tratta della crescita più ampia da agosto 2014 frutto, spiegano gli analisti, della spinta degli ordini ai massimi da maggio 2015, alla fiducia ai livelli più alti da sei mesi a questa parte e dall'occupazione che continua ad aumentare. Anche in Giappone l'indice Pmi manifatturiero risulta in crescita anche a dicembre. 

 

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