Ferdinando Giugliano per “la Repubblica”
ALBERTO GALLO
Algebris, l’hedge fund guidato da Davide Serra, fa campagna acquisti a Londra, portando in squadra Alberto Gallo, economista di Royal Bank of Scotland.
Gallo, conosciuto nella City anche grazie ai suoi editoriali critici nei confronti delle banche centrali apparsi su Financial Times e Wall Street Journal, gestirà un nuovo fondo d’investimento per Algebris, oltre a diventare il capo della ricerca macroeconomica del gruppo. L’annuncio arriverà nella giornata di oggi e la partnership dovrebbe avviarsi a inizio primavera.
ALBERTO GALLO
Serra è uno dei finanzieri italiani più conosciuti al grande pubblico, anche a causa delle sue frequenti intrusioni nella vita politica italiana. Già sostenitore e finanziatore del presidente del consiglio Matteo Renzi, il finanziere genovese è balzato agli onori delle cronache per un’accesa polemica nel 2012 con Pier Luigi Bersani, all’epoca segretario del Partito Democratico, che lo accusò di poca trasparenza nei suoi affari.
davide serra nozze carrai
Fondato nel 2006, Algebris ha oggi in gestione circa tre miliardi di dollari, distribuiti in fondi di azioni, obbligazioni e, più recentemente, crediti deteriorati. Poche settimane fa, Serra ha annunciato di avere acquistato bond del Monte dei Paschi, proprio mentre i titoli dell’istituto erano in caduta libera in borsa.
Entrambi bocconiani, Gallo condivide con Serra la passione per il dibattito pubblico e Twitter. Negli ultimi mesi, l’economista di RBS, con un passato a Goldman Sachs e a Merrill Lynch, si è espresso in maniera critica nei confronti di Consob e Banca d’Italia, colpevoli, a suo dire, di aver vigliato poco sulla vendita alla clientela retail di obbligazioni subordinate e di non essersi spesi a sufficienza per riformare il settore creditizio.
DAVIDE SERRA ALLA LEOPOLDA
«La lezione del governatore Visco a LSE si chiama ‘The Times They Are A-Changin’, peccato la Banca d’Italia non sia cambiata», ha scritto Gallo in un suo tweet a novembre.
Il nuovo fondo investirà nel settore del credito globale, ma prestando particolare attenzione alle dinamiche macroeconomiche, ritenute cruciali in un periodo in cui le banche centrali continuano a intervenire in modo massiccio nei mercati e a tenere i tassi d’interesse a livelli molto bassi e, in alcuni casi, negativi.
