LA PIETRA NERA DEL CAIRO - PER BLACKSTONE URBANETTO ''RISCHIA DI PAGARE 100 MILIONI DI DOLLARI IN DANNI'' PER AVER BLOCCATO LA VENDITA DEGLI IMMOBILI DI VIA SOLFERINO. ''L'ITALIA STESSA RISCHIA DI SUBIRE DANNI, RCS SPAVENTA GLI INVESTITORI INTERNAZIONALI''. TUTTA 'STA PAURA NON DEVONO AVERLA SE PROPRIO OGGI BLACKSTONE ANNUNCIA DI AVER COMPRATO IL 35% DI KRYALOS HOLDING, CHE CONTROLLA 5 MILIARDI DI ASSET…

-

Condividi questo articolo


 

1. BLACKSTONE CONTRO RCS: RISCHIA DI PAGARCI 100 MILIONI DI DANNI

 

 

FONDO BLACKSTONE FONDO BLACKSTONE

Come scrive oggi Paolo Mastrolilli su “la Stampa”, ''la disputa tra Rcs e Blackstone riguardo la proprietà della sede storica del Corriere della Sera è arrivata davanti alla Corte Suprema dello stato di New York'', che nonostante il nome altisonante è solo il tribunale di primo grado, ''e fonti della compagnia americana avvertono che la casa editrice, se condannata, potrebbe essere costretta a pagare danni per oltre 100 milioni di dollari.

 

Nel novembre del 2013 Rcs aveva venduto i tre stabili di via Solferino, via San Marco e via Balzan alla Blackstone, per 120 milioni di euro (...).

 

URBANO CAIRO CORRIERE DELLA SERA URBANO CAIRO CORRIERE DELLA SERA

Il 10 luglio scorso Milano Finanza ha scritto che Blackstone stava vendendo gli immobili ad Allianz per 250 milioni di euro, e tre giorni dopo gli americani hanno ricevuto una lettera dal presidente di Rcs, Urbano Cairo, che dichiarava nullo l'atto del 2013. Il 9 novembre la casa editrice ha chiesto un arbitrato a Milano per risolvere la disputa, e il 20 novembre Blackstone ha risposto presentando un "Complaint" alla Corte Suprema dello stato di New York, domandando che riconosca la validità dell' acquisto e condanni Rcs a pagare almeno 500.000 dollari di danni.

 

(…)

urbano cairo urbano cairo

 

Rcs accusa Blackstone di essersi approfittata delle sue condizioni finanziarie difficili, e perciò la transazione andrebbe annullata. Gli americani rispondono che «l' usura è impossibile, quando sei assistito da un advisor e da un board così sofisticato, vendi sulla base di valutazioni oggettive di mercato, lo riconosci nel tuo comunicato stampa, e lo fai per attuare un piano di ristrutturazione approvato, che riduce le tue difficoltà. Il loro è un ricatto». (…) Secondo gli americani l' Italia stessa rischia di subire danni, perché questa vicenda dimostrerebbe agli investitori internazionali la sua inaffidabilità''.

 

 

2. BLACKSTONE ALLA SVOLTA: COMPRA IL 35% DI KRYALOS

Paola Dezza per www.ilsole24ore.com

 

Un investimento finanziario certifica l’interesse del colosso americano Blackstone per il mercato immobiliare italiano a lungo termine.

 

SEDE CORRIERE DELLA SERA SEDE CORRIERE DELLA SERA

Il gruppo Usa entra con una quota del 35% nel capitale di Kryalos Investments, holding di Kryalos Sgr, dopo aver acquisito negli anni in Italia immobili per un valore di circa due miliardi di euro. Un investimento diretto, esclusivamente finanziario, tanto che il team di Blackstone non avrà un posto in consiglio, nel collegio sindacale o nel management. Non cambiano pertanto le cariche in Kryalos a seguito dell’operazione, dove Andrea Amadesi continuerà a ricoprire il ruolo di presidente del cda e Paolo Bottelli quella di amministratore delegato.

 

Per Kryalos l’operazione, in attesa dell’ok da parte di Banca d’Italia, punta all’espansione e all’istituzionalizzazione della società nata cinque anni fa con l’acquisto da parte di Paolo Bottelli dell’allora Henderson Sgr.

 

BLACKSTONE BLACKSTONE

Per Blackstone significa rafforzare una strategia di investimento focalizzata sul nostro mercato, dove il colosso Usa ha investito negli anni comperando uffici a Milano, come l’ex Palazzo delle Poste in Piazza Cordusio e in via Santa Margherita – in quest’ultimo edificio a breve dovrebbero arrivare come affittuari Goldman Sachs e Huawei -, alcuni outlet che oggi compongono il portafoglio denominato Land of fashion al momento in vendita, asset logistici e di recente immobili a Roma.

 

A settembre Blackstone, attraverso il fondo Thesaurus di Kryalos, ha comperato infatti Palazzo Sturzo a Roma, laddove dal 1958 al 1992 c’è stata una importante sede della Democrazia Cristiana e poi del Partito Popolare. La scelta di investire anche a Roma, dopo avere scommesso su Milano anni fa quando l’Italia era uscita dai radar dei grandi investitori internazionali, significa voler puntare su asset core, ma anche su value added e forse in futuro sullo sviluppo immobiliare.

 

BLACKSTONE1 BLACKSTONE1

Da quando è nata, Kryalos è cresciuta fino ad avere oggi cinque miliardi di euro di masse in gestione attraverso 34 fondi immobiliari, sottoscritti principalmente da Blackstone ma anche da altri gruppi come York e Kingstreet. Nel 2018 il controvalore delle operazioni di compravendita è pari a circa 1,2 miliardi di euro, deal conclusi per conto di dieci differenti investitori.

 

L’operazione è ancora più significativa oggi che Blackstone ha un contenzioso in essere proprio per la prima operazione conclusa in Italia, nel 2013. L’operazione è quella relativa all’acquisto della sede del Corriere della Sera in via Solferino - tre edifici nel quadrilatero Solferino-San Marco, quartiere milanese di Brera - che Blackstone ha acquistato per 120 milioni di euro. Complesso che la scorsa estate stava vendendo ai tedeschi di Allianz per il doppio di quanto pagato.

 

Ma la trattativa è stata fermata dalla mossa di Urbano Cairo, nuovo proprietario del Corriere, che ha chiesto al Tribunale di Milano, il 9 novembre, un arbitrato per accertare la nullità del contratto del 2013. Blackstone ha citato Rcs al Tribunale di New York. Una battaglia ancora tutta da combattere.

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…