PRADA: INFORMARE IL PM È UN ATTO DOVUTO, NON CI SONO ALTRE VERIFICHE FISCALI IN CORSO - SIMONE BEMPORAD NUOVO CAPO DELLE RELAZIONI ESTERNE DI GENERALI

Parmalat, ora arrivano le multe Consob: 180mila euro a carico degli ex “controllori - Drogba-to non solo di calcio ma anche di affari: miniera d'oro in Costa D'avorio - - Per Tesco e Marks & Spencer la ripresa c’è ma non si vede - Bonomi pensa al nuovo amministratore delegato di Aston Martin… -

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MIUCCIA PRADA E AFEF JNIFEN SERATA CALENDARIO PIRELLIMIUCCIA PRADA E AFEF JNIFEN SERATA CALENDARIO PIRELLI

1. PRADA: COMUNICAZIONE A PM E' ATTO DOVUTO ANCHE CON VOLUNTARY DISCLOSURE
(ANSA) - Il gruppo Prada ha pagato tutte le imposte dovute in base ad un atto volontario, non sono in corso ulteriori verifiche, anche se la normativa prevede l'obbligo di comunicazione all'autorita' giudiziaria. E' quanto afferma all'ANSA il direttore centrale dell'accertamento dell'Agenzia delle Entrate Salvatore Lampone.

Lampone risponde cosi' ad alcune ricostruzioni giornalistiche relative ad una presunta indagine in corso nei confronti del Gruppo Prada - il Gruppo controllato da Prada S.p.A. quotata alla Borsa di Hong Kong.

CATHERINE WHITTY AUSTRALIANA CHE HA DENUNCIATO PRADA PER UNA MACCHIA SULLA GONNACATHERINE WHITTY AUSTRALIANA CHE HA DENUNCIATO PRADA PER UNA MACCHIA SULLA GONNA

''Le procedure di accertamento relative ai soci di controllo del gruppo Prada - afferma Lampone - iniziate a seguito di una voluntary disclosure attivata dagli stessi azionisti di controllo del gruppo, si sono positivamente concluse con il pagamento di tutti i debiti tributari, compresi sanzioni e interessi, e non vi sono altre verifiche fiscali in corso da parte dell'Agenzia''. Nonostante questo, spiega il responsabile degli Accertamenti dell'Agenzia delle Entrate, ''la comunicazione all'Autorita' Giudiziaria competente conseguente agli atti di accertamento e' un atto dovuto in base alla normativa vigente''. In pratica si attiva automaticamente una procedura giudiziaria penale, che ha il suo corso e avra' le sue valutazioni, anche se e' stato il contribuente ad autodenunciare e a pagare tutto il dovuto.


2. BEMPORAD È IL NUOVO DIRETTORE COMUNICAZIONE E RELAZIONI ESTERNE DI GENERALI
(TMNEWS) Simone Bemporad è stato nominato direttore comunicazione e relazioni esterne del gruppo Generali a partire dal 14 gennaio. Lo ha reso noto la compagnia. A Bemporad faranno capo le attività di rapporti istituzionali, rapporti con i media e comunicazione esterna, comunicazione interna, immagine ed eventi e Corporate Social Responsability.

"Sono felice - ha dichiarato il group Ceo di Generali, Mario Greco - di dare il benvenuto a Simone in un ruolo importante nel nostro progetto di fare del gruppo uno standard di eccellenza nel mercato assicurativo mondiale. Grazie all'esperienza maturata in ambito internazionale, sia in ruoli manageriali sia di comunicazione, e più recentemente con l'attività imprenditoriale svolta negli Stati Uniti, Simone potrà sostenere significativamente il processo di trasformazione in atto nel gruppo attraverso la gestione di un piano integrato di comunicazione a livello globale".

MIUCCIA PRADA E PATRIZIO BERTELLI ARRIVANO A CA CORNERMIUCCIA PRADA E PATRIZIO BERTELLI ARRIVANO A CA CORNER

Bemporad, nato a Roma nel 1970, proviene da Washington, dove nell'ultimo anno ha fondato una società di strategic advisory per assistere aziende italiane ed europee ad espandere la propria presenza sul mercato americano.

Ricopre attualmente la carica di Senior Associate presso il Center for Strategic and International Studies (CSIS), think tank americano con base a Washington.
In precedenza, è stato per cinque anni a capo di Finmeccanica North America. Prima di trasferirsi negli Usa, dal 2003 al 2007, Bemporad ha ricoperto, sempre per Finmeccanica, la carica di Senior Vice President Media Relations and International Affairs.

In precedenza, era stato Chief of Staff del presidente dell'Enel e capo Ufficio stampa e assistente del presidente e amministratore delegato dell`Iri. Dal 1995 al 1996, durante il governo presieduto da Lamberto Dini, ha lavorato come capo Ufficio stampa del ministero dell`Industria e del commercio con l`estero.

Bemporad ha iniziato la carriera nel 1991 come giornalista presso l`Agenzia Giornalistica Italia (Agi), seguita da periodi professionali al quotidiano Il Tempo, il Foglio e al settimanale Liberal


3. PARTERRE
Da ‘Il Sole 24 Ore'

ANDREA BONOMIANDREA BONOMI

- PARMALAT, IL 2014 PARTE CON LA MULTA
L'affaire Lag è una tegola continua per Parmalat. Non è bastata l'«assoluzione» del Tribunale di Parma. Perché la tormentata, e controversa, acquisizione della società americana da parte di Collecchio (in odore di conflitto di interesse visto che l'azionista Lactalis era contemporanemente venditore e compratore), continua a dare grattacapi all'ex impero del latte di Calisto Tanzi.

Ieri è stata la volta dei sindaci: Consob, gli sceriffi di Borsa, ha comminato una multa da 180mila euro ai ex "controllori" (Mario Stella Richter, Roberto Cravero e Alfredo Malguzzi). Motivo? L'annosa vicenda Lag, appunto. E pensare che a novembre i giudici hanno sostanzialmente riconosciuto una correttezza di fondo dell'operazione (ma condannando alcuni singoli individui). Si vede che non c'è proprio pace per Parmalat. (S.Fi.)

- RIPRESA SENZA CONSUMI DA TESCO E M&S
La ripresa c'è, ma non si vede. La Gran Bretagna è uscita dalla recessione e l'economia è tornata a crescere, ma gli inglesi stanno ancora tirando la cinghia. Ieri alla Borsa di Londra il listino è stato trainato al ribasso dai titoli di supermercati e grandi magazzini che si attendevano un Natale di grandi acquisti ma sono rimasti delusi.

Tesco, la maggiore catena di supermercati britannica e la numero tre al mondo, ha registrato un calo delle vendite del 2,4%, mentre il gruppo rivale Morrisons del 5,6%. Marks & Spencer, numero uno dell'abbigliamento, ha subìto una flessione del 2,1% inanellando dieci trimestri consecutivi di calo. Nell'Inghilterra che uno sprezzante Napoleone definí "una nazione di negozianti", ora i negozianti sono in crisi. (N.D.I)

Una delle Aston Martin Vanquish VolanteUna delle Aston Martin Vanquish Volante

- DROGBA, DOPO IL CALCIO UNA MINIERA D'ORO
Il calcio non basta a Didier Drogba, giocatore ivoriano ora in forza al Galatasaray. Il calciatore infatti ha acquistato il 5% di una società che sfrutta una miniera d'oro in Costa d'Avorio.

L'accordo per la cessione che consacra il trasferimento di 60mila azioni al gruppo che porta il nome del centravanti del Galatasaray è stata firmata alla presenza del primo ministro ivoriano Kablan Duncan: «Lui è prima di tutto un modello per la maggior parte degli ivoriani e in particolare tra i giovani», ha commentato salutando «l'importante investimento».

«Sono felice di avere firmato con lo Stato, è un gesto forte - ha dichiarato il calciatore 35enne -. Bisogna indicare la strada agli ivoriani». Insomma, oltre a titoli e fama, Drogba è punta anche dare una mano al suo Paese , e forse anche a garantirsi una pensione. (B.Ce.)

DIDIER DROGBA DURANTE CHELSEA BARCELLONA SEMIFINALE DI CHAMPIONSDIDIER DROGBA DURANTE CHELSEA BARCELLONA SEMIFINALE DI CHAMPIONS


4. BONOMI PENSA AD UN ESTERNO
Da ‘Il Giornale'
Possibili novità nelle prossime settimane sul fronte Aston Martin, la prestigiosa casa automobilistica britannica rilevata dall'imprenditore italiano Andrea Bonomi (Investindustrial). Sul tavolo di Bonomi, dopo la conclusione dell'accordo sulla partnership tecnica con Mercedes Amg (contestuale all'ingresso dei tedeschi con il 5% in Aston Martin), è ora aperto il dossier sul profilo del nuovo amministratore delegato.

Ignazio ViscoIgnazio Visco

La riserva dovrebbe essere sciolta a breve e, secondo indiscrezioni, il nome prescelto potrebbe arrivare anche fuori dal settore automobilistico. Nel frattempo, Aston Martin ha archiviato il 2013 con 4mila supercar vendute e un margine operativo lordo in crescita del 30 per cento.


5. VISCO TIENE VIOLA AL MONTE PASCHI
Da ‘Il Giornale'
Bankitalia vuole tenere Fabrizio Viola al Monte Paschi. Il presidente di Bpm, Piero Giarda, sposorizzava il ritorno del banchiere in Piazza Meda. Mercoledì, giunto in Bankitalia, Giarda si sarebbe però sentito rimarcare dagli uomini di Visco come non fosse opportuno «scomodare» Viola dal Monte che, in effetti, è bisognoso di ancora maggiori cure di Bpm.

A questo punto, a meno di soprese, Giarda ripescherà dal mazzo come capo azienda l'ex dg di Intesa Giuseppe Castagna, cui già Andrea Bonomi aveva pensato prima di passare la mano all'ex ministro. La presidenza della gestione dovrebbe andare a Mario Anolli che, come Giarda, docente in Cattolica. Il Cds in agenda il 14 potrebbe slittare.

FABRIZIO VIOLA MONTEPASCHIFABRIZIO VIOLA MONTEPASCHI

 

 

MARKS AND SPENCERMARKS AND SPENCER

 

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