QUELLA PACE FRA BOCCIA E ROCCA SULLE SPALLE DI MESSINA – BANCA INTESA, CON I SUOI PRESTITI AL SOLE 24 ORE, DIVENTA CENTRALE PER CHIUDERE IL CONFLITTO TRA IL VERTICE DI CONFINDUSTRIA E ASSOLOMBARDA – CARLO BONOMI RESTA AL PALO PER MILANO, MENTRE SI PROFILA LA SOLUZIONE CARLO PESENTI PER GLI INDUSTRIALI DI BERGAMO

Condividi questo articolo


 Andrea Giacobino per andreagiacobino.com

 

VINCENZO BOCCIA CONFINDUSTRIA VINCENZO BOCCIA CONFINDUSTRIA

È scoppiata, a sorpresa, la pace tra Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria e Gianfelice Rocca, patron di Techint e presidente di Assolombarda, la più importante territoriale della confederazione di Viale dell’Astronomia. Una pace significativa, favorita da Intesa Sanpaolo, che avrà ripercussioni importanti sulla stessa Confindustria, su Assolombarda che a maggio rinnoverà i vertici e naturalmente anche sui destini del Sole 24Ore.

 

Gianfelice Rocca Gianfelice Rocca

Rocca è stato uno dei nemici più acerrimi nella scorsa campagna elettorale di Confindustria, conclusasi con la vittoria del tipografo napoletano: fino all’ultimo ha sostenuto l’imprenditore bolognese Alberto Vacchi, patron di Ima, e cugino dello showman Gianluca. La vittoria di Boccia è stata una sconfitta pesante per Rocca è il nocciolo duro di Assolombarda, da Marco Tronchetti Provera a Diana Bracco fino a Gian Marco Moratti.

 

GIANLUCA VACCHI GIANLUCA VACCHI

La irrilevanza di Assolombarda nella nuova Confindustria ha trascinato con sé anche l’associazione degli industriali di Bergamo, scavalcati da quelli di Varese. Non meno violenta è stata la campagna di Rocca a proposito della gestione Boccia del dossier Sole, con l’uscita forzata di Gabriele Del Torchio e la sua sostituzione con Franco Moscetti che quando era numero uno di Amplifon uscì polemicamente da Confindustria.

 

Ora, però, si cambia. Perché gli affari vengono prima di tutto, anche per un intellettuale imprestato all’impresa com’è Rocca. Prova ne è il tandem che il patron di Techint ha costituito con Paolo Rotelli, figlio del defunto Giuseppe, per portare i loro rispettivi gruppi ospedalieri privati Humanitas e Policlinico San Donato a mettere le mani sull’Istituto Oncologico Europeo e sul cardiologico Monzino, creature del defunto Umberto Veronesi che lo fece nascere e crescere grazie ai soldi di Mediobanca.

IL SOLE 24 ORE IL SOLE 24 ORE

 

Intesa, naturalmente, favorisce l’aggregazione vuoi perché ha sempre sostenuto i Rotelli (che hanno un legame antico coi commercialisti Strazzera, cari a Giovanni Bazoli) sia perché Carlo Messina, ceo di Intesa, sembra aver fatto una ragione di vita quella di sottrarre business e potere Mediobanca, da RCS a Generali. E Rocca come sarà ricompensato? È assai probabile un suo ingresso in Fondazione Cariplo, azionista pesante di Intesa.

 

carlo bonomi carlo bonomi

In questo scenario diventa importante per Rocca blindare la sua successione in Assolombarda e contestualmente far pace con Boccia anche sulla questione Sole, il quotidiano alla disperata ricerca di almeno 100 milioni di nuovo capitale e il cui creditore principale è, guarda caso, la banca di Messina. Per questo Rocca ha cercato di imporre il suo vice Carlo Bonomi (patron del gruppo biomedicale Synopo) a Tronchetti, Moratti & C. che lo hanno sfanculato alla grande e non solo perché Letizia Moratti, moglie di Gian Marco, potrebbe essere una forte candidata alternativa.

 

letizia moratti letizia moratti

Alberto Dell’Orto, un altro vice di Rocca, che guida il presidio territoriale monzese, è l’altro nome in corsa ma è certo che se Bonomi succederà a Rocca, per Boccia sarà garantito l’appoggio di Assolombarda e magari Rocca potrebbe entrare in un nocciolo duro di nuovi azionisti pesanti di minoranza del quotidiano confindustriale, seduto accanto a Francesco Gaetano Caltagirone. E a Boccia l’appoggio di Assolombarda serve a maggior ragione ora che si sta ridisegnando il Consiglio generale di Viale dell’Astronomia per le prossime elezioni del presidente.

carlo pesenti carlo pesenti

 

Per contro il rinnovo quasi contestuale dei vertici dell’associazione bergamasca, clamorosamente sconfitta in passato quando alla presidenza di Confindustria si candidò Alberto Bombassei, potrebbe riservare sorprese. I candidati in lizza per succedere al presidente Ercole Galizzi sono i due vice Gianluigi Viscardi, che guida l’azienda di automazione Cosberg e Monica Santini, a capo dell’omonimo grupo tessile. Ma molti sperano che alla fine la spunti Carlo Pesenti, rampollo della dinastia orobica e tessitore della riforma dello statuto di Confindustria.

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO 

DAGOREPORT – PER NON PERDERE LA FACCIA CON I RUSSI, PUTIN ACCUSA L’UCRAINA PER LA STRAGE DI MOSCA, MA LA TRATTATIVA CON LA CIA PER EVITARE L’ESCALATION VA AVANTI - LO SCHEMA È “DUE PASSI IN AVANTI E UNO INDIETRO”: I RUSSI AVANZERANNO, KIEV ACCETTERA' UNA TREGUA E LE NUOVE CONQUISTE SARANNO “OFFERTE” SUL TAVOLO DEL NEGOZIATO – ALLA FINE SI TORNEREBBE INDIETRO DI 10 ANNI, AGLI ACCORDI DI MINSK CHE PREVEDEVANO UN’AUTONOMIA SPECIALE PER LE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUGANSK E L’ASSICURAZIONE CHE L’UCRAINA NON ENTRERÀ MAI NELLA NATO – IL MESSAGGIO DI BIDEN A ZELENSKY: RESISTI FINO ALLO SBLOCCO DEI 60 MILIARDI DI AIUTI DAL CONGRESSO MA NON SOFFIARE SUL FUOCO ORA CHE NELLA PARTITA SI SONO INFILATI ANCHE I JIHADISTI (MONITORATI DALLA CIA)...

FLASH! – COSA DIREBBE LA “VECCHIA” DANIELA SANTANCHÈ DELL’ATTUALE MINISTRO DEL TURISMO? LA “PITONESSA” NEGLI SCORSI ANNI HA CHIESTO LE DIMISSIONI DI TUTTI: DA FINI A BOSCHI, DA LUCIA AZZOLINA FINO AI SUOI BERSAGLI PREFERITI, I GRILLINI DI MAIO, CONTE E BONAFEDE. BASTAVA CHE VENISSE APERTA UN’INDAGINE E LA SOLERTE (EX) PROPRIETARIA DEL TWIGA PARTIVA ALL’ASSALTO. ORA CHE UN’INCHIESTA TOCCA DA VICINO LEI, PERÒ, NIENTE, NON MOLLERÀ PERCHÉ “NESSUNO HA CHIESTO LE MIE DIMISSIONI…”