claudio descalzi
Dagonota
Quelli che... aspettano il 4 dicembre. Di sicuro c’è Claudio Descalzi, e per vari motivi. Il primo: è da oltre un anno che aspetta la conclusione dell’indagine sul suo conto aperta dalla Procura di Milano; ed il risultato del referendum non sarà ininfluente. Il secondo: rimarrà o sloggerà dall’Eni dopo il 4 dicembre?
Sono in tanti che lo vorrebbero fuori dal palazzone dell’Eur. A partire da Francesco Starace. Non è un mistero per nessuno che il numero uno dell’Enel punta a traslocare all’Eni. Così, come non è un mistero che in questo gioco dei quattro cantoni si possa inserire Matteo del fante, pronto ad abbandonare Terna per la società elettrica.
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Un altro che aspetta con ansia il 4 dicembre è Mauro Moretti. Innanzitutto perchè, al di là del referendum, proprio in quei giorni il Tribunale gli potrebbe fare lo sgambetto di condannarlo in primo grado per la strage di Viareggio. Se non si sbriga, l’uomo forte di Leonardo-Finmeccanica potrebbe sfangarla grazie alla prescrizione.
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GIANNI DE GENNARO
Sembra poi che al settimo piano di Piazza Montegrappa ci siano idee divergenti per il ruolo del direttore generale. Al momento lo ricopre Moretti (in caso di uscita l’incarico gli garantirebbe una lauta fuoriuscita). Ma Gianni De Gennaro, presidente della holding manifatturiera, sta spingendo Mauro a mollare il doppio incarico. E vedrebbe bene in quel posto Fabrizio Giulianini di Selex o Giovanni Soccodato, direttore delle Strategie. Moretti, invece, spingerebbe sottobanco per Andrea Parrella.
