STO DIVORZIANDO, MA NON VENDO “LA PERLA” - SILVIO SCAGLIA AMMETTE PRESSIONI: DEVE 'MONETIZZARE' PER LIQUIDARE L'EX MOGLIE, CHE GLI E' STATA VICINA DURANTE I MESI DI INGIUSTA DETENZIONE - TIENE DURO E SMENTISCE AVANCES DI CALZEDONIA - “SOLO QUESTO MARCHIO PUO’ PERMETTERSI DI VENDERE INTIMO A 1000 EURO”

-

Condividi questo articolo


silvio scaglia silvio scaglia

 

Daniela Polizzi per il Corriere della Sera

 

Silvio Scaglia è in questi giorni tra Singapore e Hong Kong. L’Asia vale ormai quasi 30 negozi e il 25% dei 140 milioni di ricavi della sua La Perla. «Questo mercato non esisteva quando quattro anni fa ho comprato l’azienda. Ora dà il traino alle vendite», racconta l’ex manager di Omnitel, inventore di eBiscom e Fastweb, dal 2013 nei panni dell’imprenditore della lingerie di lusso.

 

monica aschei moglie scaglia monica aschei moglie scaglia

«È l’unica al mondo che può vendere intimo a mille euro, in funzione della preziosità delle lavorazioni, frutto dell’impegno di 400 persone nello sviluppo del prodotto a Bologna. Dopo la chiusura del concordato nel 2013 ho riassunto tutte le modelliste e le cucitrici. La Perla ha comprato il 20% della francese Noyon di Calais. Realizza i più sofisticati pizzi al mondo, abbiamo aggiunto tecnologia, ora sviluppano i nostri leavers (dal nome dei vecchi telai inglesi, ndr)», dice Scaglia.

 

collezione la perla2 collezione la perla2

E i risultati economici? «Stanno arrivando. Il pareggio ci sarà a 220 milioni di ricavi, ci vogliono ancora un paio di anni. Per ora la società perde ancora diverse decine di milioni per i grandi investimenti ma il potenziale è enorme. Questa è una nicchia non presidiata dai big del lusso».

collezione la perla3 collezione la perla3

 

Da tempo si susseguono però voci che Scaglia voglia vendere. Sono stati fatti i nomi della Calzedonia di Sandro Veronesi e della figlia del re dell’acciaio Lakshmi Mittal. «Queste voci erano assolutamente false — taglia corto Scaglia —. E nessuno di loro si era fatto avanti. Vendere sarebbe un grande errore, un po’ come lo sarebbe stato cedere Fastweb nel 2001, all’indomani della fine della bolla delle dot-com. Eppure all’interno c’erano forti pressioni». Nel 2007 la società della fibra è stata venduta a Swisscom e Scaglia ha incassato 900 milioni lordi.

collezione la perla collezione la perla

 

«Ne ho investiti 350 nel rilancio di La Perla, più i 69 versati al Tribunale di Bologna per rimborsare i creditori, tutte risorse personali. Mancano circa 100 milioni per completare il piano», sostiene Scaglia.

 

Allora perché queste voci? «Sono in fase di divorzio da mia moglie e mi mettono pressioni per monetizzare. Sono convinto che vendere sarebbe sbagliato. La Perla è un’azienda con potenzialità immense che voglio realizzare sviluppando la capacità di creare capi unici, capaci di far sentire una donna sicura di sé, sia nella lingerie sia nel ready to wear».

 

collezione la perla4 collezione la perla4

Oggi gli store sono 70, molti in Oriente e negli Usa dove più forte è la ricerca di prodotti unici del Made in Italy. Altri 100 sono nei department store in Europa che pesa per il 50% dei ricavi. La Perla ha anche rifatto la squadra di manager e un anno fa è arrivata Julia Haart alla direzione creativa che ha firmato la prima collezione primavera-estate».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...