SUPERMARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE. QUELLA TEDESCA - COMPROMESSO ALLA BCE: DRAGHI TIENE I TASSI A ZERO (PER FRENARE LA CORSA DELL’EURO) E MANTIENE PER UN ALTRO ANNO L’ACQUISTO DEI TITOLI: IL QUANTITATIVE EASING FINIRA’ A SETTEMBRE 2018 - L’ANNUNCIO AD OTTOBRE, DOPO LE ELEZIONI IN GERMANIA 

-

Condividi questo articolo


 

Alessandro Barbera per la Stampa

 

MARIO DRAGHI MARIO DRAGHI

Non è la prima volta che accade, e probabilmente non sarà l' ultima. Ieri nel palazzo di vetro e cemento adagiato sulle rive del Reno Mario Draghi e Jens Weidmann hanno sancito l' intesa che accompagnerà la Banca centrale europea fuori dal più importante programma di stimolo monetario nella storia della moneta unica: i tassi di interesse resteranno a zero ancora per un anno.

 

Come era inevitabile che accadesse, dopo anni di difficile convivenza per un piano maldigerito dalla Bundesbank, ora i due grandi rivali dell' euro - l' italiano e il tedesco - si trovano uniti in una sfida che nessuno può permettersi di perdere.

mario draghi janet yellen mario draghi janet yellen

 

Francoforte deve tenere insieme due esigenze divergenti: da un lato evitare un rafforzamento eccessivo dell' euro nei confronti del dollaro, dall' altra non può deprimere la crescita. Se il piano durasse troppo a lungo si corre il rischio di alimentare bolle speculative, mentre un' uscita troppo rapida potrebbe innervosire i mercati e spingere all' insù i tassi prima del tempo: un errore che 4 anni fa costò caro alla Federal Reserve.

 

L' incertezza attorno alle mosse di Trump, il ritardo nel mettere a punto l' annunciato piano di tagli fiscali costringe al massimo della prudenza possibile: se la Casa Bianca fallirà, c' è il timore che The Donald spinga la Fed ad una svalutazione competitiva del dollaro.

 

Draghi, Weidmann e l' intero consiglio dei governatori sa che il percorso europeo deve essere chiaro, sufficientemente lento per essere digerito dai mercati e dotato della flessibilità necessaria a gestire eventuali contrattempi. E' per questo che nella conferenza stampa di oggi il governatore italiano darà solo qualche indizio delle mosse future. L' accordo raggiunto in Consiglio prevede di svelare la exit strategy a fine ottobre, un mese dopo le elezioni tedesche del 24 settembre.

 

DRAGHI HANDELSBLATT DRAGHI HANDELSBLATT

La Bundesbank e i suoi alleati nordici hanno chiesto che il piano abbia fine entro un anno da oggi. Non dovrà durare l' interno 2018, al massimo dovrà avere fine in autunno. Fino al 31 dicembre di quest' anno la Bce è autorizzata ad acquistare 60 miliardi di euro di titoli al mese. Il cosiddetto "tapering" - ovvero la graduale riduzione nell' acquisto di obbligazioni pubbliche e private - inizierà quasi certamente a gennaio per terminare nei nove mesi successivi.

 

Sulle modalità di uscita fra i diciannove governatori della moneta unica c' è ancora dibattito. C' è chi propende per farlo in due tappe (40 miliardi da gennaio, 20 da giugno) e chi punta ad un percorso più lento, riducendo l' ammontare di dieci miliardi in dieci miliardi. Ovviamente i Paesi più favorevoli all' uscita lenta sono quelli che hanno il debito più alto e costretti a spendere di più per farselo finanziare: Italia, Spagna, Portogallo su tutti. La novità interessante per chi ha un mutuo da pagare è però un' altra: la exit strategy fin qui delineata non prevede nel 2018 alcun aumento dei tassi di interesse.

 

jens weidmann 3 jens weidmann 3

Né a quelli che regolano il costo dei finanziamenti, né a quello specifico sui depositi, oggi inchiodato a -0,4 per cento. Per i banchieri europei non è una buona notizia: sia la Francia che l' Olanda hanno a lungo tentato di convincere Draghi a rivedere una decisione che schiaccia i margini degli istituti ma li spinge a finanziare le imprese piuttosto che tenere nei forzieri una liquidità che non rende nulla. Nonostante i malumori, la Bundesbank è d' accordo con Draghi ad attendere.

 

Che il piano Draghi debba avere fine è nelle cose: in questi due anni e mezzo Francoforte ha dovuto fare gli acquisti tenendo conto della regola del "capital key", ovvero in proporzione alla quota di partecipazione di ciascun Paese nel capitale della Banca centrale. L' azionista più importante è la Germania, e per questo i Bund stanno iniziando a scarseggiare. Ma soprattutto occorre evitare il rischio di far salire troppo i prezzi, tanto in Borsa quanto nel mercato immobiliare.

 

weidmann schaeuble weidmann schaeuble

Il messaggio del numero uno di Deutsche Bank John Cryan dimostra che il momento delle decisioni è vicino: «Benché la politica ultraespansiva ci abbia fatto uscire dalla crisi, è arrivato il momento di cambiare rotta. I prezzi vanno in una sola direzione, e si stanno formando bolle dove non ci saremmo aspettati». Poco importa - dice Cryan - se l' euro vale più del previsto.

 

Negli uffici studi, così come alla Bundesbank, sono convinti che il rafforzamento della moneta unica sia solo in parte legato alle aspettative di un aumento del costo del denaro, semmai è il segno della forza dell' economia continentale. Gli economisti sono unanimi nel considerare fisiologica la moneta unica a 1,25 dollari: l' allarme scatterebbe solo oltre quella soglia. Ecco perché l' uscita dalla lunga fase della moneta a costo zero avverrà con estrema gradualità.

DRAGHI SCHAUBLE .w_l DRAGHI SCHAUBLE .w_l

 

Lo fa capire perfino il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schauble, uno di quelli che il piano Draghi non l' ha mai amato: «Tutti sperano ci sia una normalizzazione. Ci siamo più vicini di quanto non pensassero i pessimisti un anno fa». Vicini ma non troppo.

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – È TUTTO MOLTO STRIANO: PERCHÉ LA COMMISSIONE ANTIMAFIA NON CONVOCA E INTERROGA IL LUOGOTENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, PROTAGONISTA DEL CASO DOSSIERAGGI? - PERCHÉ NELLE TRE INTERVISTE STRIANO HA CAMBIATO VERSIONE (PRIMA HA DETTO DI AVER AGITO SU MANDATO DEI PM, POI DI AVER FATTO TUTTO DA SOLO, PROTEGGENDO I MAGISTRATI - STRIANO È STATO AUTORIZZATO DA QUALCUNO A PARLARE CON I GIORNALISTI (COME VUOLE LA PRASSI) O SI È MOSSO IN AUTONOMIA? – COME MAI DOPO LO SCOPPIO DEL BUBBONE, NON È STATO SOSPESO, MA SOLO TRASFERITO IN UN ALTRO REPARTO. GODE DI PARTICOLARI PROTEZIONI? - DOPO IL SECCO NO DELLA DUCETTA A UNA COMMISSIONE D'INCHIESTA PARLAMENTARE (RECLAMATA DA NORDIO E CROSETTO), IL SOSPETTO È CHE, GRAZIE ALL’INAZIONE DELL'ANTIMAFIA GUIDATA DALLA MELONIANA CHIARA COLOSIMO, SI VOGLIA “ADDORMENTARE” IL CASO, PER… - VIDEO DELLE IENE

FLASH! - ALLA FACCIA DI CHI LO VOLEVA MORTO! L’AUTOBIOGRAFIA DI PAPA BERGOGLIO, “LIFE”, SCRITTA DA PAPA FRANCESCO CON IL VATICANISTA DI MEDIASET, FABIO MARCHESE RAGONA, A UNA SETTIMANA DALL’USCITA NEGLI USA HA GIÀ CONQUISTATO UN POSTO NELLA PRESTIGIOSISSIMA CLASSIFICA DEI BEST SELLER DEL “NEW YORK TIMES”. LO STESSO IN GERMANIA, CON LA CLASSIFICA DELLO “SPIEGEL”. E IN ITALIA? I RITI VODOO E I MALOCCHI DEGLI ANTI-BERGOGLIANI NON SAREBBERO SERVITI A NIENTE: PARE CHE IL LIBRO SIA PRIMO IN TUTTE LE CLASSIFICHE LIBRARIE. SEGNO CHE LA GENTE, AL CONTRARIO DI TANTI SUOI COLLABORATORI, AMA BERGOGLIO. AMEN!

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO 

DAGOREPORT – PER NON PERDERE LA FACCIA CON I RUSSI, PUTIN ACCUSA L’UCRAINA PER LA STRAGE DI MOSCA, MA LA TRATTATIVA CON LA CIA PER EVITARE L’ESCALATION VA AVANTI - LO SCHEMA È “DUE PASSI IN AVANTI E UNO INDIETRO”: I RUSSI AVANZERANNO, KIEV ACCETTERA' UNA TREGUA E LE NUOVE CONQUISTE SARANNO “OFFERTE” SUL TAVOLO DEL NEGOZIATO – ALLA FINE SI TORNEREBBE INDIETRO DI 10 ANNI, AGLI ACCORDI DI MINSK CHE PREVEDEVANO UN’AUTONOMIA SPECIALE PER LE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUGANSK E L’ASSICURAZIONE CHE L’UCRAINA NON ENTRERÀ MAI NELLA NATO – IL MESSAGGIO DI BIDEN A ZELENSKY: RESISTI FINO ALLO SBLOCCO DEI 60 MILIARDI DI AIUTI DAL CONGRESSO MA NON SOFFIARE SUL FUOCO ORA CHE NELLA PARTITA SI SONO INFILATI ANCHE I JIHADISTI (MONITORATI DALLA CIA)...