TELECOM: ANCHE I RICCHI PIANGONO - L’AVVENTURA ITALIANA COSTA A BOLLORE’ UNA POTENZIALE MINUS VALENZA DI 1,6 MILIARDI - LA QUOTA TELECOM DI VIVENDI VALE IL 43% MENO DI UN ANNO FA QUANDO È STATA ACQUISTATA - L’ITALIA COSTA CARA ANCHE ALL’ALTRO FINANZIERE FRANCESE, NIEL

Tra azioni ricevute in pagamento da Telefonica e titoli acquistati in Borsa, il gruppo presieduto da Bolloré possiede 3,33 miliardi di titoli pagati in media 1,11 euro e pari al 24,7% circa del capitale - Mercoledì Jp Morgan avrebbe liquidato parte delle azioni di Niel, scaricando sul mercato un consistente pacchetto di azioni Telecom...

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Sara Bennewitz per “la Repubblica

 

Anche i francesi piangono. E sì, perché la campagna italica della Vivendi di Vincent Bolloré, al momento è costata al gruppo una minusvalenza potenziale di 1,6 miliardi.

 

Nell’ultimo bilancio disponibile del colosso d’Oltralpe - ovvero quello di fine marzo - la quota di Telecom Italia aveva un valore di carico di 3.704 milioni, mentre in Piazza Affari ieri la stessa partecipazione valeva il 43% di meno.

VINCENT BOLLORE ARNAUD DE PUYFONTAINE VINCENT BOLLORE ARNAUD DE PUYFONTAINE

 

Quindi a un anno di distanza dalla calata dei francesi nell’azionariato di Telecom, il bilancio è piuttosto amaro: tra azioni ricevute in pagamento da Telefonica e titoli acquistati in Borsa, il gruppo presieduto da Bolloré possiede 3,33 miliardi di titoli pagati in media 1,11 euro e pari al 24,7% circa del capitale. Con una simile quota di capitale, Vivendi non ha neppure la possibilità di mediare i valori di carico, perché il rischio di superare la soglia dell’Opa obbligatoria è troppo alto.

 

Ma l’ad Arnaultde Puyfontaine, che peraltro è anche vice presidente dell’ex monopolista della telefonia, ha in più di un’occasione ricordato che Vivendi è un socio di lungo periodo e che ha investito in Telecom Italia per creare valore e mettere a fattor comune l’esperienza del colosso dei media, con quella del leader nostrano della telefonia.

 

E pure l’avventura - questa volta passeggera - di un altro imprenditore francese, come Xavier Niel nel capitale di Telecom, sembra destinata a tradursi con una perdita milionaria. Niel lo scorso autunno aveva dichiarato alla Sec americana di aver investito in derivati e opzioni d’acquisto su titoli Telecom l’equivalente di 225 milioni di euro.

 

xavier niel xavier niel

Ma adesso, stante la debolezza del titolo, quelle stesse opzioni varrebbero poco più di un decimo. E nel dettaglio, secondo le dichiarazioni fatte alla Consob americana, Niel aveva speso 178,1 milioni di euro per le opzioni regolabili in azioni e 47,2 milioni per quelle regolabili in contanti.

 

In settimana invece, l’imprenditore che si appresta a rilevare la quarta licenza mobile italiana, ha dichiarato di non avere azioni, ma solo opzioni del valore di 25 milioni. E in attesa che Niel chiarisca alla Consob nel dettaglio quante opzioni ha ancora (e se ha rinegoziato il prezzo di esercizio) ieri Telecom ha perso un altro 2,7% scivolando a 0,63 euro. A nulla è servito l’intervento dell’authority di vigilanza che ieri ha vietato le vendite allo scoperto: le banche d’affari che hanno venduto opzioni Telecom per coprirsi dall’investimento hanno fisicamente azioni da smaltire, anche se è difficile capire perché non hanno deciso di farlo per gradi.

 

sabrina ferilli flavio cattaneo sabrina ferilli flavio cattaneo

 E proprio mercoledì l’americana Jp Morgan avrebbe liquidato parte delle sue azioni a servizio dei contratti di Niel, scaricando sul mercato un consistente pacchetto di azioni Telecom. Finché la coda di questi derivati non sarà ceduta, difficilmente i grandi fondi torneranno a comprare azioni.

 

Peraltro né Telecom, né i suoi manager, né Vivendi possono acquistare neppure un titolo - fino al 26 luglio, quando il gruppo insieme alla semestrale annuncerà il nuovo piano di tagli in Brasile. Risultati che secondo gli analisti dovrebbero essere positivi perché si inizieranno a vedere i primi benefici risparmi sui costi, legati alla cura del nuovo ad Flavio Cattaneo. Per la prima volta in nove anni il margine operativo lordo di Telecom dovrebbe tornare a salire.

 

 

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