1- 1960, A NAPOLI, SOTTO GLI AFFRESCHI DEL TIEPOLO, I DUCHI DI CASSANO DIEDERO APPUNTAMENTO AI PIÙ BEI NOMI DELL’ARISTOCRAZIA: 2.500 GLI INVITATI, TRA TESTE CORONATE, LA REGINA DI GRECIA, IL RE DI NORVEGIA, DON JUAN DI BARCELLONA, PRETENDENTE AL TRONO DI SPAGNA, GLI AGNELLI, ONASSIS, LA CALLAS E ELSA MAXWELL - 2- 2012, A ROMA, PALAZZO FERRAJOLI, L’ASSOCIAZIONE CULTURALE “L’ALBA DEL TERZO MILLENNIO” (SIC!), SI È INVENTATA NIENTEPOPÒ DI MENO CHE “SOGNANDO.. IL BALLO DEL RE”. UN PARTY EVOCATIVO, PER RICORDARE QUELLO SFARZOSO CHE SI TENNE A NAPOLI! - 3- METTIAMO A CONFRONTO LE FOTO DEL BALLO DEI DUCHI DI CASSANO DDL 1960 CON QUELLE DEL BALLO FERRAJOLI DI MARIO PIZZI: DIVERTITEVI A TROVARE DIFFERENZE ED ORRORI -

Condividi questo articolo


  • VALERIA E BARBARAVALERIA E BARBARA BALLO SERRA DI CASSANO TROVA LE DIFFERENZEBALLO SERRA DI CASSANO TROVA LE DIFFERENZE

    Foto di Mario Pizzi da Zagarolo
    Gabriella Sassone per Dagospia


    Festeggiare? Non è uno scherzo! Soprattutto in tempi di vacche magre. Fantasiosa come non mai, l'immarcescibile dama Sara Jannone, Presidente dell'Associazione Culturale "L'Alba del Terzo Millennio", ieri sera nei saloni aviti di Palazzo Ferrajoli si è inventata nientepopò di meno che "Sognando.. il Ballo del Re". Fermi tutti! Un party evocativo, per ricordare quello sfarzoso che si tenne il 3 settembre 1960 in quel di Napoli.

    TATIANA LORENZINI E LINDA BATISTATATIANA LORENZINI E LINDA BATISTA

    Apparecchiato dai duchi Francesco ed Elena Serra di Cassano nel loro Palazzo Cassano, restaurato dopo le devastazioni della guerra, per festeggiare l'apertura delle regate olimpiche a Napoli, durante la XVII edizione dei Giochi che si stavano svolgendo a Roma. All'epoca furono circa 2.500 gli invitati, tra teste coronate (la regina di Grecia, il re di Norvegia, don Juan di Barcellona, pretendente al trono di Spagna), capitani d'industria (l'avvocato Agnelli e la moglie) ed esponenti del jet set internazionale (tra cui Aristotele Onassis e Maria Callas e Elsa Maxwell). I gioielli indossati dalle dame furono valutati circa dieci miliardi di lire dell'epoca.

    SI MANGIASI MANGIA

    "Allora l'Italia assaporava il gusto della rinascita, una realtà ben diversa da quella dei nostri giorni, piena di difficoltà. E' proprio per questo che non potrebbe esserci momento migliore per far rivivere il gran Ballo, come buon auspicio per il futuro dell'Italia. E come occasione per ricordare e recuperare quel coraggio e quella forza che gli italiani hanno saputo dimostrare negli anni dopo la Seconda Guerra Mondiale, trovando la via per ricostruire dalla macerie", spiega la Jannone.

    LAURA NICCITELLILAURA NICCITELLI

    Alla sua corte, però, solo 150 ospiti, quel che resta dell'aristocrazia romana dal braccino sempre più corto e del mejo del presenzialismo scroccone. Nelle sale, comunque, tutto è ispirato ad allora, a quel ballo reale che tanto ha colpito la Jannone. Colori, profumi, sapori e suoni, a partire dalle composizioni floreali realizzate come allora, con rose, gladioli, dalie, orchidee e garofani rosa.

    l originale ballo dei serra di cassano TROVA LE DIFFERENZEl originale ballo dei serra di cassano TROVA LE DIFFERENZE

    Poteva non essere partenopeo il menu della serata, servito da camerieri in livrea ai tavoli tondi apparecchiati con porcellane di Capodimonte? Certo che no! E allora via a fritti misti alla napoletana, al patè di verdure delle Due Sicilie, fino al trionfo di dolci, compresa la mousse di arance glacè in bastione, griffati da Vincenzo Mennella, pasticcere di fama mondiale di Torre del Greco. Ad aprire le danze, l'orchestra diretta dal maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli, che ha eseguito anche le musiche proposte allora dai Rockers.

    CARLA PICORONICARLA PICORONI

    Dame e cavalieri romani, quelli che non li ferma manco il terremoto quando si tratta di gozzovigliare, non si sono fatti pregare e si son presentati in abiti da gran soirèe. Smoking per gli uomini, abiti di Luigi Bruno in stile anni '50-'60 per buona parte delle signore. Immancabile il momento-charity con riffa pullulante oggetti preziosi: si raccogliere fondi da destinare ad un progetto del penitenziario minorile di Nisida. Per tutta la sera, il marchese Giuseppe Ferrajoli, padrone di casa che ha messo a disposizione dell'evento il piano nobile del palazzo, si è giustificato con gli ospiti, spiegando di non essere complice dei due artisti che nella sala rossa del suo palazzo hanno esposto la finta salma di Berlusconi in una teca.

    AL BALLO DEI REAL BALLO DEI RE

    "Ho affittato la sala senza sapere quale fosse l'opera da esporre: ora sto ricevendo lettere indignate da parte di amici e conoscenti e rischio di non affittare più ai fedelissimi del Cavaliere", ha detto Ferrajoli, che ha anche chiesto scusa a Berlusconi. Tra i tavoli, la principessa Doris Mayer Pignatelli, la marchesa Dani del Secco D'Aragona in verde acquamarina d'organza e tiara di diamanti con figlia Ludovica e il fidanzato Gianalberto Basteri Scarpa, la principessa Daniela Pacelli, il vicepresidente del Garante della privacy Giuseppe Chiaravallotti, il prefetto Fulvio Rocco e Silvana Augero.

    MARIO D URSO AL BARRO SERRA DI CASSANOMARIO D URSO AL BARRO SERRA DI CASSANO GIOVANNI AGNELLI E MARELLA CARACCIOLO AL BALLO SERRA DI CASSANOGIOVANNI AGNELLI E MARELLA CARACCIOLO AL BALLO SERRA DI CASSANO

    E ancora, direttamente dal Comitato d'onore, la principessa Elettra Marconi scortata dal figlio Guglielmo Giovanelli Marconi, l'ambasciatore d'Austria Christian Berlakovits. Cartellino timbrato pure per Maurizio Masciopinto, il conte Francesco Cremasco di Moncalvo, il barone Ottavio de Lellis, il produttore Pietro Innocenzi della Globe Film, Lucilla Vitalone, Betta Scarpa e Miriam TomPonzi, stavolta castigatissima. New entry, le esuberanti Linda Batista, festeggiata per il recente compleanno, e la smutandata in età da pensione Lilian Ramos. Lo scultore Oliviero Rainaldi, che ha fatto da cavaliere a Dani del Secco, ha esposto due sue opere tratte dalla Genesi. Dopo questa seratona, gli ospiti avranno ritrovato la gioia di vivere e la fiducia nel futuro (crisi o non crisi per loro, tanto, le abitudini non cambiano mai), tanto auspicate dalla Jannone? Ai posteri l'ardua sentenza...

     

     

    Condividi questo articolo

    FOTOGALLERY

    ultimi Dagoreport

    DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

    FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

    DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

    DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…