BAVAGLINO PER PATTY DADDY: DA PALAZZO GRAZIOLI A PIAZZA NAVONA È SEMPRE ’PUTTANA’ - SOTTOPALCO UNA DONNA IMBUFALITA LE GRIDA IN FACCIA SENZA TROPPE PERIFRASI: “CHE CI SEI VENUTA A FARE, QUI, PUTTANA! CERCHI PUBBLICITÀ?”. LA D’ADDARIO SI ARRABBIA: “IO SARÒ PURE UNA PUTTANA… SONO TUTTI BRAVI A STARE SUL PALCOSCENICO MA VOGLIO VEDERE QUANTI AVREBBERO AVUTO IL CORAGGIO DI FARE QUELLO CHE HO FATTO IO, DI ANDARE DAL GIUDICE A SCOPERCHIARE UN SISTEMA. IO HO PAGATO PER QUESTO MENTRE ALTRE SONO STATE PAGATE E SONO A PALAZZO CHIGI\" - NEMESI FINALE: UN UOMO COL BAVAGLIO E UN CARTELLO: \"DI PIETRO MANIFESTA CONTRO LA LEGGE BAVAGLIO MA... DIFFIDA L’EDITORE KOINÈ DAL PUBBLICARE IL LIBRO SU DI LUI\"

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    Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo

    1 - PUTTANA
    Luca Telese per \"il Fatto Quotidiano\" - E poi c\'è anche un episodio brutto, che però rende bene l\'idea della miscela di passioni che turbinano nella piazza. Quando al sottopalco si avvicina Patrizia D\'Addario, una donna - imbufalita - le grida in faccia senza troppe perifrasi: \"Che ci sei venuta a fare, qui, puttana! Cerchi pubblicità?\". La D\'Addario si arrabbia: \"Io sarò pure una puttana... Ma penso che lei non avrebbe avuto il coraggio che ho avuto io\".

    PIERLUIGIPIERLUIGI BERSANI ROSI BINDI

    2 - IL BAVAGLINO LE INTERCETTAZIONI NON RIEMPIONO PIAZZA NAVONA - LA D\'ADDARIO SI PRENDE LA SCENA ALLA MANIFESTAZIONE ANTI-DDL.
    Fabrizio D\'Esposito per \"il Riformista\"

    PIERLUIGIPIERLUIGI BERSANI

    A piazza Navona, il no intransigente al bavaglio del ddl sulle intercettazioni è una sorta di contenitore omnibus. Dentro anche contraddizioni varie. La più vistosa riguarda la sinistra che vaga nel deserto alla ricerca del leader promesso e che alle sei della sera si ritrova raccolta in un quadretto surreale. Accade dietro al palco: in dieci metri quadrati ci sono Veltroni che parla coi giornalisti, Fassino che parla coi giornalisti, Patrizia D\'Addario che parla coi giornalisti, Stefano Rodotà che passeggia.

    PIERLUIGIPIERLUIGI BERSANI

    All\'improvviso un urlo: «Cacciamo la D\'Addario, che ci fa lei qui?». A gridare è un\'attrice, Benedetta Buccellato, anche segretaria dell\'associazione del teatro italiano. «Ma cacciatela, vada fuori lei e il suo libro». Fasciata di nero, D\'Addario si aggira infatti con le sue memorie pubblicate da Aliberti: \"Gradisca, presidente\". Buccellato insiste: «Se ne deve andare, lei non è una scrittrice, le conosco io le vere scrittrici».

    PATRIZIAPATRIZIA DADDARIO

    È furiosa. Un fotografo replica, in difesa della donna che registrò i suoi incontri col Cavaliere: «Anche questa è libertà». «No, questa non è libertà, è volgarità». L\'attrice si placa per qualche secondo. Fa capolino anche Rocco Carlomagno, il free lance picchiato da La Russa nel marzo scorso. Veltroni e Fassino fanno finta di niente. Continuano a rispondere alle domande dei cronisti, ma entrambi buttano un occhio intorno per capire la situazione.

    OTTAVIAOTTAVIA PICCOLO

    Sul palco, c\'è una pausa musicale: i Tetes de Bois. Poi lo scontro finale. Buccellato si dirige verso D\'Addario e interrompe l\'ennesima intervista: «Te ne devi andare, lo vuoi capire o no?». Parapiglia, zuffa, accuse reciproche, insulti nel segno della lotta al bavaglio.

    La quarantenne barese va anche sotto al palco. Quando la folla la vede, arrivano i fischi. A quel punto, il presidente della Fnsi, Roberto Natale, interviene: «È giusto, lei non c\'entra niente qui». E avverte i colleghi: «Chi domani descriverà questa come la piazza di Patrizia D\'Addario sarà un pessimo giornalista».

    PAPARAZZOPAPARAZZO DANTAN

    Eppure la cronaca, almeno nel backstage, registra l\'esatto contrario dell\'auspicio di Natale: tutti chiedono dov\'è D\'Addario, pure l\'europarlamentare David Sassoli. Vogliono toccarla, chiederle l\'autografo, vedere da vicino la escort che ha fatto tremare il Cavaliere-Sultano. Ecco, diciamo allora che D\'Addario non è stata la star della piazza, ma del dietro le quinte. E lei per nulla intimorita ribatte così:

    ZOROZORO E ANNA PAOLA CONCIA

    «Se sono qui è perché mi ha invitato qualcuno, mi ha invitato il popolo viola. E poi questa legge porta il mio nome, l\'hanno chiamata legge D\'Addario, ho tutto il diritto di essere qui. Sono tutti bravi a stare sul palcoscenico ma voglio vedere quanti avrebbero avuto il coraggio di fare quello che ho fatto io, di andare dal giudice a scoperchiare un sistema. Io ho pagato per questo mentre altre sono state pagate e sono a Palazzo Chigi».

    WALTERWALTER VERINI PAOLO GENTILONI

    E a proposito di potere, escort e quant\'altro. Tra i cartelli appesi lungo le transenne della piazza ce n\'è uno che difende le lavoratrici del sesso dalla repressione della ministra Mara Carfagna: «Non è affatto un/una prostituto/a chi vende sesso, ma colui che vende se stesso al potere per farsi usare a danno del diritto e della dignità del prossimo più debole. Come ad esempio fa la ministra Carfagna con la sua legge contro lavoratori che vendono solo del sesso e non danneggiano nessuno».

    UNAUNA SPELDENTE ANNA FINOCCHIARO

    Nella piazza Navona del primo luglio, oltre al bavaglio, si contestano il nucleare e l\'informazione di regime. Pancho Pardi arriva con un cartello al collo. Sopra c\'è una foto di Minzolini col logo del Tg1 e la seguente didascalia: «Buone notizie: Dell\'Utri condannato solo a sette anni». Il vero incubo di una piazza semipiena, che si è riempita solo in serata, è il caldo.

    WALTERWALTER VELTRONI MASSIMO BONELLI

    Che non è più il tempo di inseguire il sol dell\'avvenire lo dice chiaramente la presentatrice Tiziana Ferrario, vittima delle epurazioni di Minzo al Tg1: «Chi è al sole abbia un po\' di pazienza, arriverà l\'ombra». L\'assenza di vento non fa garrire i vessilli della folla. Tutti dai colori scontati, più o meno: bandiere del Pd, di Rifondazione, dell\'Arci, di Legambiente, dell\'Italia dei valori, della Cgil, dell\'\"Unità\". Uomini sandwich di \"Repubblica\" distribuiscono post it gialli, diventati il simbolo dell\'antibavaglismo.

    UNAUNA ROSY BATTAGLIERA

    Con una raccomandazione: «Conservateli perché dopo vi chiederemo di alzarli». In uno stand dove si vendono magliette bianche con la faccia di Alfano sovrapposta a un\'impronta digitale e la dicitura «Alfano is watching you», una donna reclamizza i dvd del film \"Le dame e il Cavaliere\" e grida: «Se vuoi un\'informazione libera.

    UNUN RASTA TECNOLOGICO

    Ancora per un poco ». I «partigiani del terzo millennio » si emozionano quando il segretario della Fnsi Siddi dichiara ufficialmente aperta la «resistenza del ventunesimo secolo». Il bipolarismo più efficace della piazza è simboleggiato da una rima: «O Travaglio, o bavaglio».

    Ma la nemesi finale è per Antonio Di Pietro. Un uomo col bavaglio gira con questo cartello: «Di Pietro manifesta contro la legge bavaglio ma... diffida l\'editore Koinè dal pubblicare il libro su di lui». Il volume s\'intitola Il \"colpo\" allo Stato ed è stato scritto dall\'avvocato Mario Di Domenico, quello delle foto dell\'ex pm con Contrada. Di Pietro ne vuole impedire la pubblicazione. C\'è sempre qualcuno più imbavagliato di te.

    STEFANOSTEFANO RODOTA RICKY LEVI RUSSORUSSO SPENA

     

     

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