POCHE STELLE E MOLTI “SVIPPATI” IERI SUL RED CARPET DEL FESTIVAL DI VENEZIA – FRANCESCA VERDINI, SENZA REGGISENO, TRASCINA CON SE' SALVINI MA LA FOLLA MUGUGNA: "DATECI GLI ATTORI" - SARAH FERGUSON SI METTE UN PO' TROPPO COMODA, AIDA YESPICA INDOSSA UN ABITO CHE SEMBRA UNA CORNICE – AD ACCENDERE I BOLLORI CI PENSANO SARA SAMPAIO, CHE SCOPRE LA SCHIENA, E VALENTINA CORVINO A CUI SFUGGE UN CAPEZZOLO...

Condividi questo articolo


Gian Luca Bauzano per www.corriere.it

 

Sarah Ferguson: comfort zone 5

elisabetta gregoraci elisabetta gregoraci

Ormai non c’è red carpet che si rispetti che non abbia un suo rappresentante royal. Meglio se un duca o una duchessa. Così ecco di verde bottiglia vestita apparire sul red carpet di «The Son», Sarah Ferguson, duchessa di York. Modello morbido, un po’ effetto vestaglia e molto da comfort zone per la ex moglie del principe Andrea. Certo non è un royal event a Buckingham Palace però anche senza tiara una scelta più ducale ci stava (AFP)

 

Matteo Salvini e Francesca Verdini: romantici 6

Elezioni in arrivo. E le passerelle perfette per raccontarsi. Matteo Salvini per mano con la fidanzata Francesca Verdini calcano il red carpet Lagunare. Lui in tuxedo di rigore, basico, senza concessioni, lei con tailleur grisaglia da sera. Sorridenti, lui la bacia e la stringe. Lei sorride. La sufficienza al romanticismo. (ANSA)

 

Sara Sampaio: dark lady 7,5

Altro red carpet all’insegna degli abiti da gran sera neri. Sara Sampaio ne sceglie uno con schiena scoperta, un fiume di paillettes nere. La scollatura sulla schiena e il décolleté coperto è uno dei trend di questo evento. La modella porta il tutto con strepitosa disinvoltura e sguardo seducente (Getty)

sarah ferguson sarah ferguson

 

Tilda Swinton: danzante 8

Eccentrica? Certo Tilda Swinton sfugge alla centralità della banalità ed eccola con un caftano nero che indossa con passo danzante. E affabulante. E questa volta il “look” dei capelli diventa un pixie cut, tendenza del momento. La pennellata giallo paglierino della pettinatura tocco calibrato di colore. (AFP)

 

Aida Yespica: incorniciata 5

Il modello a sirena, un po’ Morticia si è già visto. Aida Yespica lo rende luminoso con un balconcino/cornice sul décolleté. L’effetto è festoso ma anche un po’ natalizio (Getty)

 

Hugh Jackman: dall’Australia con rigore 7,5

Impeccabile Hugh Jackman. Nulla da eccepire. E ci sta. Tuxedo con collo a scialle, camicia con bottone nero e papillon dalle ali importanti e le proporzioni della giacca calibrate. Dall’Australia con rigore. Leone d’oro per la scelta (AFP)

aida yespica aida yespica

 

Elisabetta Gregoraci: “abbaliata” 5

Sorride sempre come se non ci fosse un domani Elisabetta Gregoraci. E si chiude in un modello arricchito da un ricamo cerniera di spille da balia. Spacco provocante che evoca l’effetto del tatuaggio di Belen a Sanremo. Ma già all’arrivo al Lido nel pomeriggio aveva dato indicazioni sullo stile Lagunare prescelto (Getty)

 

Natasha Poly: allacciata 7

Look total black molto aggressive per Natasha Poly by Dolce & Gabbana. Bustier profilato, spacco con allacciatura bustier e tacco vertiginoso. Sguardo luminoso come i diamanti by Pomellato che sfoggia. E posizione da diva della passerella (Getty)

 

Vanessa Kirby: hollywoodiana 7,5

Una cascata di cristalli e strascico plumeté per la britannica Vanessa Kirby il tutto Valentino The Beginning Haute Couture. E’ vero che siamo a Venezia, ma lo stile, really, davvero hollywoodiano (AFP)

 

vannesa kirby 2 vannesa kirby 2

Laurie, Canning e Carcassonne: disperati 4

A volte le imposizioni di lavoro poco son gradite. Sembrerebbe così per Joanna Laurie, Iain Canning e Philippe Carcassonne. Espressione disperata, look stropicciato. Specie per Carcassonne che potrebbe avere l’unica scusante di aver perso la valigia. L’ombrello invece quello no (Getty)

 

Alessandro Basciano e Sophie Codegoni: banali 3

C’era una volta Fedez che chiedeva a Chiara Ferragni di sposarla sul palcoscenico dell’Arena. In agguato il «The day after» effetto emulazione. Si è ripetuto commovendoci, come nel recente caso dei primi ballerini della Scala Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, poi effetto clone banale. Così anche i gieffini/isolani televisivi Alessandro Basciano e Sophie Codegoni si sono promessi eterno (chissà?) amore sul red carpet Lagunare. Tra il frame di un musical nostrano, la (finta) espressione stupita di entrambi davvero lascia a desiderare. Cosa non si fà per una foto. (Getty)

 

Anna Pettinelli: meringata 5

vanessa kirby vanessa kirby

Emerge sorridente dalla sua spuma di georgette/chiffon Anna Pettinelli. L’effetto meringa/meringata era prevedibile. Ma si sa per reggere una kermesse come quella veneziana ci vuole tanta energia.

 

Demetrio Albertini: costretto 3

Il red carpet non è il campo da calcio ma i cartellini rossi ci sono anche qui. Così il sorridente Demetrio Albertini ne guadagna uno per la scelta di camicia e tuxedo. Camicia troppo stretta maniche della giacca troppo lunghe. Tra il rigore e l’autogol. Nonostante la presenza della moglie Uriana Capone con un modello vaporoso e dai colori preziosi, la pagella è quasi da bocciatura (LaPresse)

 

Didi Stone: imperiale 7,5

Certo gioca facile la modella francese Didi Stone volto, chioma, décolleté. Dato di fatto che la scelta del suo abito, dalle ricchezze imperiali la rendono davvero un’apparizione notturna da sogno ( (AFP)

 

Valentina Corvino: balneare 4/5

vanessa kirby 3 vanessa kirby 3

Venezia, il Lido e... Valentina Corvino forse ha passato la giornata sulla battigia. Eccola di corsa arrivare sul red carpet. Capello ancora umido, top nude evocazione bikini, abito effetto un po’ copri costume. E il sandalo fucsia ulteriore dettaglio. E fa la differenza (Getty)

 

Daniela Santanché e Dimitri Kunz: romantici 6

Red carpet politicamente par condicio. Così anche per Daniela Santanché e Dimiri Kunz un tocco romantico che porta come per Salvini & Verdini, la sufficienza (AFP)

 

Julia Tiberio: geometrica optical 7

Ecco, un tocco di Less is more ci voleva. Ci pensa Julia Tiberio con il suo abito optical geometrico con un gioco cut out per molte, più che rischioso ma per lei più che vincente (Getty)

 

Alice Diop: momento Think Pink 7

sara sampaio sara sampaio sara sampaio 4 sara sampaio 4

Come ogni sera il momento Think Pink non poteva mancare. Questa volta ci pensa la regista francese Alice Diop in Valentino. E il soprabito vestaglia così portato la rende molto seducente (Afp)

VALENTINA CORVINO VALENTINA CORVINO

sara sampaio 3 sara sampaio 3 sara sampaio 2 sara sampaio 2 natasha poly 3 natasha poly 3 natasha poly natasha poly matteo salvini e francesca verdini matteo salvini e francesca verdini laura dern 2 laura dern 2 laura dern 3 laura dern 3 hugh jackman hugh jackman laura dern 4 laura dern 4 laura dern laura dern natasha poly 2 natasha poly 2 matteo salvini francesca verdini 2 matteo salvini francesca verdini 2 matteo salvini francesca verdini 3 matteo salvini francesca verdini 3 aida yespica 2 aida yespica 2 aida yespica 3 aida yespica 3 matteo salvini francesca verdini matteo salvini francesca verdini aida yespica 4 aida yespica 4 aida yespica 5 aida yespica 5 tommaso ragno tommaso ragno alessandro basciano e sophie codegoni 5 alessandro basciano e sophie codegoni 5 alessandro basciano e sophie codegoni 6 alessandro basciano e sophie codegoni 6 alessandro basciano sophie codegoni alessandro basciano sophie codegoni alessandro basciano e sophie codegoni 2 alessandro basciano e sophie codegoni 2 alessandro basciano e sophie codegoni 4 alessandro basciano e sophie codegoni 4 anna pettinelli anna pettinelli hugh jackman 2 hugh jackman 2 hugh jackman 4 hugh jackman 4 hugh jackman 5 hugh jackman 5 hugh jackman 3 hugh jackman 3 elisabetta gregoraci 2 elisabetta gregoraci 2 Sarah Ferguson Sarah Ferguson demetrio albertini demetrio albertini elisabetta gregoraci 3 elisabetta gregoraci 3 tommaso ragno 2 tommaso ragno 2

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT L’INTELLIGENCE DI USA E IRAN HANNO UN PROBLEMA: NETANYAHU - L'OPERAZIONE “TERRORISTICA” CON CUI IL MOSSAD HA ELIMINATO IL GENERALE DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE IRANIANE NELL'AMBASCIATA IRANIANA A DAMASCO E LA SUCCESSIVA TENSIONE CON TEHERAN NON È SPUNTATA PER CASO: È SERVITA AL PREMIER ISRAELIANO A "OSCURARE" TEMPORANEAMENTE LA MATTANZA NELLA STRISCIA DI GAZA, CHE TANTO HA DANNEGGIATO L'IMMAGINE DI ISRAELE IN MEZZO MONDO - NETANYAHU HA UN FUTURO POLITICO (ED EVITA LA GALERA) SOLO FINCHÉ LA GUERRA E LO STATO D'ALLARME PROSEGUONO...

DAGOREPORT – BIDEN HA DATO ORDINE ALL'INTELLIGENCE DELLA CIA CHE LA GUERRA IN UCRAINA DEVE FINIRE ENTRO AGOSTO, DI SICURO PRIMA DEL 5 NOVEMBRE, DATA DEL VOTO PRESIDENZIALE AMERICANO - LO SCENARIO E' QUESTO: L’ARMATA RUSSA AVANZERÀ ULTERIORMENTE IN TERRITORIO UCRAINO, IL CONGRESSO USA APPROVERÀ GLI AIUTI MILITARI A KIEV, QUINDI PUTIN IMPORRÀ DI FARE UN PASSO INDIETRO. APPARECCHIATA LA TREGUA, FUORI ZELENSKY CON NUOVE ELEZIONI (PUTIN NON LO VUOLE AL TAVOLO DELLA PACE), RESTERA' DA SCIOGLIERE IL NODO DELL'UCRAINA NELLA NATO, INACCETTABILE PER MOSCA – NON SOLO 55 MILA MORTI E CRISI ECONOMICA: PUTIN VUOLE CHIUDERE PRESTO IL CONFLITTO, PER NON DIVENTARE UN VASSALLO DI XI JINPING... 

FLASH! - FACILE FARE I PATRIOTI CON LE CHIAPPE ALTRUI – INDOVINATE CHE AUTO GUIDA ADOLFO URSO, IL MINISTRO CHE PER DIFENDERE L'ITALIANITÀ HA “COSTRETTO” ALFA ROMEO A CAMBIARE NOME DA “MILANO” A “JUNIOR”? UN PRODOTTO DELL’INDUSTRIA MADE IN ITALY? MACCHÉ: NELLA SUA DICHIARAZIONE PATRIMONIALE, SPUNTANO UNA VOLKSWAGEN T-CROSS E UNA MENO RECENTE (MA SOSTENIBILE) TOYOTA DI INIZIO MILLENNIO. VEDIAMO IL LATO POSITIVO: ALMENO NON SONO DEL MARCHIO CINESE DONFGENG, A CUI VUOLE SPALANCARE LE PORTE...

DAGOREPORT – ANCHE I DRAGHI, OGNI TANTO, COMMETTONO UN ERRORE. SBAGLIÒ NEL 2022 CON LA CIECA CORSA AL COLLE, E SBAGLIA OGGI A DARE FIN TROPPO ADITO, CON LE USCITE PUBBLICHE, ALLE CONTINUE VOCI CHE LO DANNO IN CORSA PER LA PRESIDENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA - CHIAMATO DA URSULA PER REALIZZARE UN DOSSIER SULLA COMPETITIVITÀ DELL’UNIONE EUROPEA, IL COMPITO DI ILLUSTRARLO TOCCAVA A LEI. “MARIOPIO” INVECE NON HA RESISTITO ALLE SIRENE DEI MEDIA, CHE TANTO LO INCENSANO, ED È SALITO IN CATTEDRA SQUADERNANDO I DIFETTI DELL’UNIONE E LE NECESSARIE RIFORME, OFFRENDOSI COME L'UOMO SALVA-EUROPA - UN GRAVE ERRORE DI OPPORTUNITÀ POLITICA (LO STESSO MACRON NON L’HA PRESA BENE) - IL DESTINO DI DRAGHI È NELLE MANI DI MACRON, SCHOLZ E TUSK. SE DOPO IL 9 GIUGNO...