Foto di Luciano Di Bacco per Dagospia
Verhofstadt Zipponi(ANSA) - In prima fila c'era il premier Mario Monti, a poca distanza il leader dell'Idv ed ex eurodeputato Antonio Di Pietro, che non hanno voluto mancare questo appello per il futuro - federale - dell'Unione europea. Nella sala della Protomoteca del Campidoglio, a pochi metri da dove era stato firmato il 25 marzo 1957 il trattato di Roma che sancì la nascita dell'Europa unita, l'ex premier belga Guy Verhostadt e il leader dei Verdi europei Daniel Cohn-Bendit hanno presentato oggi il loro libro 'Per l'Europa!', in cui sostengono che il futuro dell'Unione passa esclusivamente attraverso una inevitabile unione federale.
I protagonisti della serata, che hanno parlato in italiano, sono stati introdotti dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha definito il libro "uno stimolo" per il futuro della costruzione europea. A Monti, Cohn-Bendit ha chiesto di portare una copia del libro agli altri 26 capi di Stato e di governo dell'Ue al prossimo Consiglio europeo, a metà ottobre. Verhofstadt ha spiegato che in questo momento di profonda "crisi politica" dell'Ue, "l'Europa federale rappresenta il solo modo di ritrovare la nostra sovranità a livello internazionale", rispetto alle altri grandi potenze, anche emergenti.
Tavolo degli oratori Verhofstadt e AlemannoL'ex premier, che ha guidato il Belgio per ben nove anni, ha ricordato che alla quarantina di Vertici europei ai quali ha partecipato le decisioni prese sono state ben poche, e non di rado "mezze misure per proteggere interessi nazionali, peggiorando la crisi". Monti ha in parte condiviso questa posizione. "Che riunioni regolari spesso non siano servite a niente, è abbastanza vero", ha riconosciuto il premier, ricordando che "spesso decisioni non concordate con la Commissione europea non hanno contribuito all'avanzata europea". Ma per il presidente del Consiglio non è successo così all'ultimo Consiglio europeo di giugno, nel quale sono stati fatti passi avanti per contribuire a risolvere la crisi.