ROMA, CITTA' APERTA E DIVISA IN DUE PARROCCHIE
LA DEVOZIONE VIP ANDRA' ALLA BRECCIA DELLA PIA ALESSANDRA BORGHESE
OPPURE TUTTI AL MURO DEL PIANTO DELL'EBREO TRANQUILLO ALAIN ELKANN?
LA DEVOZIONE VIP ANDRA' ALLA BRECCIA DELLA PIA ALESSANDRA BORGHESE
OPPURE TUTTI AL MURO DEL PIANTO DELL'EBREO TRANQUILLO ALAIN ELKANN?
"O sole pio" si prende finalmente la rivincita sulla luna-porcella. La ricreazione è finita, e ci si ritrova tra le braccia della Fede. Dalla, Claudia Koll, De Gregori, colpiti da fulminazione spirituale. Voglia di sacro per Scalfari, Vattimo, Bocca. Susanna Tamaro che si fa una "Famiglia Cristiana". Ai piedi del Papa, Dylan intona il canzoniere. Perfino la turbolenta Madonna smette di far la sporcacciona a tempo pieno e mette al mondo una bambina che chiama Lourdes Maria
Dalla pacchia alla parrocchia. Esporre la propria religiosità è diventata l'arma nuova per distinguersi nell'orgia di chiacchiere che rallegra i mass media. Da una parte. Dall'altra: le celebrità non ne potevano più di essere definiti superficiali, edonisti, apollinei. Gente capace solo di vendersi l'anima per un piatto di caviale. E l'esibizionismo virtuoso funziona benissimo. Sventolare con dovizia di particolari riservati e di fotoservizi ai piedi dell'altare la propria fede o la propria repentina conversione è una tendenza che fa pendenza per cantanti, comici, imprenditori, politici, trasgressivi, maestri di pensiero tv, stelline del mezzodivismo.
Ci può stare tranquillamente di tutto, passando alla sezione "Fede & Spiritualità". A partire da Emilio Fede: spiffera a tutte le gazzette di aver chiesto un'intervista al Pontefice, inviandogli una foto della notte di Natale del 1981. Nella foto si vede lo stesso Emilio ricevere la comunione dal Papa: è stato in quel momento, dice Fede, che ho davvero iniziato a credere.
E, cogliendo l'aria del tempo, Carlo Verdone detta al taccuino del giornalista: "La fede, l'unica certezza che nessuno può portarci via. E' rimasto l'unico bene nel quale rifugiarsi per non finire, anche moralmente, allo sbando". E in un'Italia dominata dall'esaltazione del sacro e del sacrificio, fa bene Valeria Marini, una sovraesposta di peccaminosa carnalità, a proporsi in versione sottotono spinto. Infagottate le curve, raggiunge San Giovanni Rotondo dove ha scoperto Padre Pio.
La devozione Vip toccherà il suo climax mercoledì 20 ottobre nella sala ex-Etoile di palazzo Ruspoli dove verrà presentato il libro della principessa Alessandra Borghese - "Con occhi nuovi - La storia della mia conversione" (Piemme) dal Presidente Emerito della Repubblica Francesco Cossiga e - sorpresa delle sorprese - dal portavoce del Papa Joaquìn Navarro-Valls.
Questo il menù preparato per accogliere una doviziosa folla di divini mondani, nobili papalini, aristocratici popolari, borghesi illuminati dall'esibizionismo virtuoso, ambasciatori del sacro e politici del sacrificio.
Ma il diavoletto ci ha messo il suo piedino caprino. Perché alle stessa ora (18 e 30), stesso giorno, a poche centinaia di metri (Sala Stampa Estera - via dell'Umiltà 83/c), un altro evento richiamerà folla e paparazzi per la presentazione del nuovo libro di Alain Elkann dedicato alla religione ebraica "Mitzvà" (Bompiani). Che avrà come padrini lo sceicco del Corriere Magdi Allam, il quirinalista Arrigo Levi, il rabbino Elio Toaff e - sorpresa delle sorprese - Monsignori Vincenzo Paglia, reuccio della potentissima comunità di Sant'Egidio, "la parrocchia dell'accoglienza" che si trasforma nel massimo riserbo in un ministero degli Esteri.
Risultato: una città divisa in due. Da una parte la "nobiltà rossa" delle Verusio, Manzella, Monicelli, laica e liberal. Dall'altra la nobiltà nera-Borghese legata all'Opus Dei, che si affida al santo Escrivà per la salvezza dell'anima: si può essere santi in vita con le buone azioni, il lavoro santifica, il successo non è peccato; in breve, la religione più amata dai fighetti ambiziosi. Un santo gajardo 'sto Escrivà che non colpevolizza mai anzi giustifica il Potere. Quindi caro ad Andreotti, Forlani, Cossiga.
Non a caso la principessa Borghese, dopo una giovinezza allegra e dolcevitaiola vissuta tra nozze con il giovane Niarcos e mondanità sfrenata e promiscua tra Rio-New York-Parigi, arriva alla conversione e all'Opus Dei grazia all'amicizia con la principessa Gloria Thurn und Taxis e soprattutto attraverso l'affiatamento con il compianto Leonardo Mondadori (una volta scomparso, la casa di Segrate si è vista sfilare dalla Rizzoli i diritti del nuovo libro di Wojtyla).
E così il bel mondo romano sarà costretto mercoledì sera a fare il giro delle due Chiese. Dalla breccia della Pia Alessandra al Muro del pianto dell'ebreo tranquillo Alain.
Dagospia 19 Ottobre 2004
Dalla pacchia alla parrocchia. Esporre la propria religiosità è diventata l'arma nuova per distinguersi nell'orgia di chiacchiere che rallegra i mass media. Da una parte. Dall'altra: le celebrità non ne potevano più di essere definiti superficiali, edonisti, apollinei. Gente capace solo di vendersi l'anima per un piatto di caviale. E l'esibizionismo virtuoso funziona benissimo. Sventolare con dovizia di particolari riservati e di fotoservizi ai piedi dell'altare la propria fede o la propria repentina conversione è una tendenza che fa pendenza per cantanti, comici, imprenditori, politici, trasgressivi, maestri di pensiero tv, stelline del mezzodivismo.
Ci può stare tranquillamente di tutto, passando alla sezione "Fede & Spiritualità". A partire da Emilio Fede: spiffera a tutte le gazzette di aver chiesto un'intervista al Pontefice, inviandogli una foto della notte di Natale del 1981. Nella foto si vede lo stesso Emilio ricevere la comunione dal Papa: è stato in quel momento, dice Fede, che ho davvero iniziato a credere.
E, cogliendo l'aria del tempo, Carlo Verdone detta al taccuino del giornalista: "La fede, l'unica certezza che nessuno può portarci via. E' rimasto l'unico bene nel quale rifugiarsi per non finire, anche moralmente, allo sbando". E in un'Italia dominata dall'esaltazione del sacro e del sacrificio, fa bene Valeria Marini, una sovraesposta di peccaminosa carnalità, a proporsi in versione sottotono spinto. Infagottate le curve, raggiunge San Giovanni Rotondo dove ha scoperto Padre Pio.
La devozione Vip toccherà il suo climax mercoledì 20 ottobre nella sala ex-Etoile di palazzo Ruspoli dove verrà presentato il libro della principessa Alessandra Borghese - "Con occhi nuovi - La storia della mia conversione" (Piemme) dal Presidente Emerito della Repubblica Francesco Cossiga e - sorpresa delle sorprese - dal portavoce del Papa Joaquìn Navarro-Valls.
Questo il menù preparato per accogliere una doviziosa folla di divini mondani, nobili papalini, aristocratici popolari, borghesi illuminati dall'esibizionismo virtuoso, ambasciatori del sacro e politici del sacrificio.
Ma il diavoletto ci ha messo il suo piedino caprino. Perché alle stessa ora (18 e 30), stesso giorno, a poche centinaia di metri (Sala Stampa Estera - via dell'Umiltà 83/c), un altro evento richiamerà folla e paparazzi per la presentazione del nuovo libro di Alain Elkann dedicato alla religione ebraica "Mitzvà" (Bompiani). Che avrà come padrini lo sceicco del Corriere Magdi Allam, il quirinalista Arrigo Levi, il rabbino Elio Toaff e - sorpresa delle sorprese - Monsignori Vincenzo Paglia, reuccio della potentissima comunità di Sant'Egidio, "la parrocchia dell'accoglienza" che si trasforma nel massimo riserbo in un ministero degli Esteri.
Risultato: una città divisa in due. Da una parte la "nobiltà rossa" delle Verusio, Manzella, Monicelli, laica e liberal. Dall'altra la nobiltà nera-Borghese legata all'Opus Dei, che si affida al santo Escrivà per la salvezza dell'anima: si può essere santi in vita con le buone azioni, il lavoro santifica, il successo non è peccato; in breve, la religione più amata dai fighetti ambiziosi. Un santo gajardo 'sto Escrivà che non colpevolizza mai anzi giustifica il Potere. Quindi caro ad Andreotti, Forlani, Cossiga.
Non a caso la principessa Borghese, dopo una giovinezza allegra e dolcevitaiola vissuta tra nozze con il giovane Niarcos e mondanità sfrenata e promiscua tra Rio-New York-Parigi, arriva alla conversione e all'Opus Dei grazia all'amicizia con la principessa Gloria Thurn und Taxis e soprattutto attraverso l'affiatamento con il compianto Leonardo Mondadori (una volta scomparso, la casa di Segrate si è vista sfilare dalla Rizzoli i diritti del nuovo libro di Wojtyla).
E così il bel mondo romano sarà costretto mercoledì sera a fare il giro delle due Chiese. Dalla breccia della Pia Alessandra al Muro del pianto dell'ebreo tranquillo Alain.
Dagospia 19 Ottobre 2004