RIMINI-JUVE 1-1, I BIANCONERI SONO PROPRIO DA SERIE B - JUVE, LO SCUDETTO SUL POLSINO - LAPO: OPERAZIONE SIMPATIA - CORI ANTI-INTER DURANTE IL MINUTO DI SILENZIO PER FACCHETTI - MOGGI SI ATTACCA ALL'ANTENNA(3) - MONDIALI GAY NEL 2007 IN ARGENTINA.
1 - I BIANCONERI SONO PROPRIO DA SERIE B: RIMINI-JUVE 1-1 (E IL RIMINI HA GIOCATO IN 10 PER UN'ESPULSIONE NEL SECONDO TEMPO)
2 - JUVE, LO SCUDETTO SUL POLSINO - LAPO: OPERAZIONE SIMPATIA - CORI ANTI-INTER DURANTE IL MINUTO DI SILENZIO PER FACCHETTI
Da Tgcom.it - Lo scudetto sul petto è finito sulle maglie dell'Inter, ma la Juventus se lo tiene stretto al polso. Giocatori e dirigenti del club bianconero, infatti, in occasione della trasferta contro il Rimini, hanno indossato un polsino nero con il simbolo della società e il tricolore. Oltre a Del Piero e compagni, tra gli altri, indossano il polsino-tricolore anche John e Lapo Elkann, al seguito della squadra, e l'ad Jean Claude Blanc. Allo stadio Neri sono arrivati anche Lapo e John Elkann. "La Juve - ha detto conversando con i cronisti Lapo Elkann - vuole vincere e vuole vincere da oggi. Vederla in serie B fa l'effetto che fa, ma dobbiamo vincere ogni partita nel modo migliore. Dobbiamo rilanciare l' operazione simpatia per tornare ad avere la Juve che tutti aspettano". Un auspicio è arrivato anche dal fratello Jaki. "La Juve - ha detto - tornerà subito in serie A. Adesso diciamo solo forza Juve, che vinca e si diverta".
Intanto l' inadeguatezza dello stadio di Rimini per la serie B, peraltro al centro di polemiche tra Comune e Società, è stato rimarcato anche dai tifosi del Rimini. In curva, prima dell' inizio della partita contro la Juventus, hanno esposto lo striscione "Rimini non merita questo... stadio". Brutto episodio poco prima della gara: una fetta del settore dei tifosi juventini presenti allo stadio per assistere alla partita ha intonato cori anti-Inter durante il minuto di raccoglimento osservato in memoria di Giacinto Facchetti. Da questo si è subito dissociato il resto dello stadio.
3 - MOGGI SI ATTACCA ALL'ANTENNA (3): DIVENTA OPINIONISTA
Da Tgcom.it - Luciano Moggi diventa opinionista televisivo. L'ex direttore generale della Juventus, protagonista dello scandalo di Calciopoli, torna a parlare di calcio accettando di partecipare a una trasmissione, in onda il lunedì su Antenna 3, e dando la sua totale disponibilità a rispondere a tutte le domande che gli verranno poste. "Ha detto di non aver paura" ha spiegato Fabio Ravezzani, direttore sportivo dell'emittente.
"Il mondo del calcio non è più il mio". Qualche mese fa Luciano Moggi fece capire, con queste parole, di voler staccare completamente dal pallone agli albori dello scandalo di Calciopoli che l'ha visto protagonista con tanto di sentenza (5 anni di inibizione).
L'ex dg della Juventus ha cambiato idea, almeno in parte: da lunedì prossimo, infatti, Moggi commenterà i fatti calcistici ma non solo: "Gli abbiamo chiesto un'intervista esclusiva - ha raccontato il responsabile della direzione sportiva di Antenna 3 Fabio Ravezzani - e lui, quando ha saputo il cast della trasmissione e l'elenco delle emittenti collegate in tutta Italia, si è detto disponibile ad affrontare l'uno contro tutti". "Io gli detto che l'idea era ottima - aggiunge Ravezzani - a condizione che non fosse un suo monologo e accettasse di confrontarsi a tutto campo con chi lo ha criticato. Domande libere, anche scomode. E poi le polemiche sulla prima giornata di campionato. Ha detto di non aver paura. Le premesse per un bel momento di televisione insomma ci dovrebbero essere. Soprattutto perchè per la prima volta Moggi accetta di confrontarsi in diretta anche con le domande del pubblico. E sarà con noi tutti i lunedì". 'Lunedì di rigore' andrà in onda in diretta a partire dall'11 settembre dalle 20,30 alle 24 su un gruppo di emittenti private d'Italia.
4 - MONDIALI: VIA ALLA RASSEGNA GAY - NEL 2007 IN ARGENTINA PER 30 NAZIONALI
Da Tgcom.it - Nel 2007 in Argentina inizieranno i Mondiali di calcio gay: attese 30 squadre, ciascuna di 18 giocatori. Per ora sono iscritti Uruguay, Perù, Brasile, Ecuador, Messico, Colombia e Venezuela. "Agli scorsi Mondiali hanno preso parte 500 atleti - ha detto il coordinatore Diaz - soprattutto dall'Europa". "Sarà un modo per accrescere i diritti degli omosessuali", ha spiegato il presidente dell'organizzazione calcistica gay Gomez.
Nella mente ci sono ancora le immagini della rassegna tedesca che vide trionafre l'Italia sulla Francia, ma dal 2007 si riparte. O meglio, prenderà il via un'edizione particolare di Mondiale, quella riservata agli omosessuali. La competizione si svolgerà in Argentina nel settembre del 2007 e vi prenderanno parte 30 squadre. Per il momento hanno già dato la loro disponibilità Uruguay, Brasile, Perù, Ecuador, Messico, Colombia e Venezuaela.
"Le squadre saranno composte al massimo da 18 calciatori - ha spiegato il coordinatore dell'evento Manuel Diaz -, nei Mondiale scorsi hanno partecipato circa 500 atleti provenienti da quasi tutto il mondo, ma principalmente dall'Europa, dagli Stati Uniti e dal Canada. Ci aspettiamo che quella cifra possa essere perfino superata, perché l'aspettativa è enorme"
Tomas Gomez, presidente dell'Organizzazione calcistica Internazionale Gay e Lesbiche, ha detto che l'idea di portare il Mondiale in Sudamerica è ottima per promuovere il suo sviluppo in quel continente. "L'identità gay si è andata sviluppando, ma in America Latina è stato lento il suo processo, dovuto fondamentalmente a questioni economiche ed educative, e non tanto a questioni di discriminazione. Anche per questo si utilizza il gioco del calcio come una forma di attivismo a beneficio dei diritti degli omosessuali". La scelta è caduta su Buenos Aires lo scorso febbraio ed è la prima volta che la rassegna si tiene in Sudamerica - la data di inizio è fissata al 23, quella di chiusura il 29 -. In passato, i Mondiali gay sono stati disputati in città come Berlino, Colonia, Toronto, Washington, Chicago, Parigi, Londra, San Francisco, Boston e Copenaghen.
Dagospia 09 Settembre 2006
2 - JUVE, LO SCUDETTO SUL POLSINO - LAPO: OPERAZIONE SIMPATIA - CORI ANTI-INTER DURANTE IL MINUTO DI SILENZIO PER FACCHETTI
Da Tgcom.it - Lo scudetto sul petto è finito sulle maglie dell'Inter, ma la Juventus se lo tiene stretto al polso. Giocatori e dirigenti del club bianconero, infatti, in occasione della trasferta contro il Rimini, hanno indossato un polsino nero con il simbolo della società e il tricolore. Oltre a Del Piero e compagni, tra gli altri, indossano il polsino-tricolore anche John e Lapo Elkann, al seguito della squadra, e l'ad Jean Claude Blanc. Allo stadio Neri sono arrivati anche Lapo e John Elkann. "La Juve - ha detto conversando con i cronisti Lapo Elkann - vuole vincere e vuole vincere da oggi. Vederla in serie B fa l'effetto che fa, ma dobbiamo vincere ogni partita nel modo migliore. Dobbiamo rilanciare l' operazione simpatia per tornare ad avere la Juve che tutti aspettano". Un auspicio è arrivato anche dal fratello Jaki. "La Juve - ha detto - tornerà subito in serie A. Adesso diciamo solo forza Juve, che vinca e si diverta".
Intanto l' inadeguatezza dello stadio di Rimini per la serie B, peraltro al centro di polemiche tra Comune e Società, è stato rimarcato anche dai tifosi del Rimini. In curva, prima dell' inizio della partita contro la Juventus, hanno esposto lo striscione "Rimini non merita questo... stadio". Brutto episodio poco prima della gara: una fetta del settore dei tifosi juventini presenti allo stadio per assistere alla partita ha intonato cori anti-Inter durante il minuto di raccoglimento osservato in memoria di Giacinto Facchetti. Da questo si è subito dissociato il resto dello stadio.
3 - MOGGI SI ATTACCA ALL'ANTENNA (3): DIVENTA OPINIONISTA
Da Tgcom.it - Luciano Moggi diventa opinionista televisivo. L'ex direttore generale della Juventus, protagonista dello scandalo di Calciopoli, torna a parlare di calcio accettando di partecipare a una trasmissione, in onda il lunedì su Antenna 3, e dando la sua totale disponibilità a rispondere a tutte le domande che gli verranno poste. "Ha detto di non aver paura" ha spiegato Fabio Ravezzani, direttore sportivo dell'emittente.
"Il mondo del calcio non è più il mio". Qualche mese fa Luciano Moggi fece capire, con queste parole, di voler staccare completamente dal pallone agli albori dello scandalo di Calciopoli che l'ha visto protagonista con tanto di sentenza (5 anni di inibizione).
L'ex dg della Juventus ha cambiato idea, almeno in parte: da lunedì prossimo, infatti, Moggi commenterà i fatti calcistici ma non solo: "Gli abbiamo chiesto un'intervista esclusiva - ha raccontato il responsabile della direzione sportiva di Antenna 3 Fabio Ravezzani - e lui, quando ha saputo il cast della trasmissione e l'elenco delle emittenti collegate in tutta Italia, si è detto disponibile ad affrontare l'uno contro tutti". "Io gli detto che l'idea era ottima - aggiunge Ravezzani - a condizione che non fosse un suo monologo e accettasse di confrontarsi a tutto campo con chi lo ha criticato. Domande libere, anche scomode. E poi le polemiche sulla prima giornata di campionato. Ha detto di non aver paura. Le premesse per un bel momento di televisione insomma ci dovrebbero essere. Soprattutto perchè per la prima volta Moggi accetta di confrontarsi in diretta anche con le domande del pubblico. E sarà con noi tutti i lunedì". 'Lunedì di rigore' andrà in onda in diretta a partire dall'11 settembre dalle 20,30 alle 24 su un gruppo di emittenti private d'Italia.
4 - MONDIALI: VIA ALLA RASSEGNA GAY - NEL 2007 IN ARGENTINA PER 30 NAZIONALI
Da Tgcom.it - Nel 2007 in Argentina inizieranno i Mondiali di calcio gay: attese 30 squadre, ciascuna di 18 giocatori. Per ora sono iscritti Uruguay, Perù, Brasile, Ecuador, Messico, Colombia e Venezuela. "Agli scorsi Mondiali hanno preso parte 500 atleti - ha detto il coordinatore Diaz - soprattutto dall'Europa". "Sarà un modo per accrescere i diritti degli omosessuali", ha spiegato il presidente dell'organizzazione calcistica gay Gomez.
Nella mente ci sono ancora le immagini della rassegna tedesca che vide trionafre l'Italia sulla Francia, ma dal 2007 si riparte. O meglio, prenderà il via un'edizione particolare di Mondiale, quella riservata agli omosessuali. La competizione si svolgerà in Argentina nel settembre del 2007 e vi prenderanno parte 30 squadre. Per il momento hanno già dato la loro disponibilità Uruguay, Brasile, Perù, Ecuador, Messico, Colombia e Venezuaela.
"Le squadre saranno composte al massimo da 18 calciatori - ha spiegato il coordinatore dell'evento Manuel Diaz -, nei Mondiale scorsi hanno partecipato circa 500 atleti provenienti da quasi tutto il mondo, ma principalmente dall'Europa, dagli Stati Uniti e dal Canada. Ci aspettiamo che quella cifra possa essere perfino superata, perché l'aspettativa è enorme"
Tomas Gomez, presidente dell'Organizzazione calcistica Internazionale Gay e Lesbiche, ha detto che l'idea di portare il Mondiale in Sudamerica è ottima per promuovere il suo sviluppo in quel continente. "L'identità gay si è andata sviluppando, ma in America Latina è stato lento il suo processo, dovuto fondamentalmente a questioni economiche ed educative, e non tanto a questioni di discriminazione. Anche per questo si utilizza il gioco del calcio come una forma di attivismo a beneficio dei diritti degli omosessuali". La scelta è caduta su Buenos Aires lo scorso febbraio ed è la prima volta che la rassegna si tiene in Sudamerica - la data di inizio è fissata al 23, quella di chiusura il 29 -. In passato, i Mondiali gay sono stati disputati in città come Berlino, Colonia, Toronto, Washington, Chicago, Parigi, Londra, San Francisco, Boston e Copenaghen.
Dagospia 09 Settembre 2006