Cinque per mille San Raffaele
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NON C’È CURA SENZA RICERCA. DALL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE ALLA RICERCA SULL’INVECCHIAMENTO: IL SAN RAFFAELE DI MILANO GUARDA AL FUTURO

Cinque per mille San Raffaele

La campagna 5xmille dell’IRCCS Ospedale San Raffaele “La ricerca moltiplica il nostro domani. X te, X tutti. Il mio 5xmille X l’IRCCS Ospedale San Raffaele” è un invito a riflettere sull’importanza di sostenere la ricerca grazie alla quale medici e ricercatori possono rispondere al bisogno di salute delle persone. Infatti è la ricerca scientifica che consente di aumentare le conoscenze sulle malattie per sviluppare strumenti terapeutici in grado di combatterle con efficacia.

L’Ospedale San Raffaele di Milano è uno dei più importanti punti di riferimento per la ricerca scientifica in ambito biomedico ed è infatti in cima alla classifica degli IRCCS italiani per produzione scientifica. Sono inoltre più di 1360 gli studi clinici nazionali e internazionali a cui il San Raffaele partecipa volti a valutare la sicurezza e l’efficacia di nuove terapie. Studi che coinvolgono centinaia di migliaia di persone che provengono da tutto il mondo e che soffrono di malattie gravi, come le malattie del sangue, i tumori, le malattie neurodegenerative e metaboliche, le malattie genetiche e psichiatriche, le malattie infettive e le malattie del cuore.

50 anni di ricerca

Da oltre 50 anni, grazie alla continua collaborazione tra medici e ricercatori, l’IRCCS Ospedale San Raffaele trasforma la ricerca in nuove e più efficaci terapie per malattie considerate incurabili. L’integrazione tra ricerca di base, ricerca clinica e innovazione tecnologica ha consentito lo sviluppo di un modello di ricerca traslazionale “from bench to bed” dove medici e ricercatori lavorano in sinergia per comprendere meglio i meccanismi di malattia, sviluppare nuove soluzioni terapeutiche e accelerare la loro applicazione in ambito clinico.

Sono molteplici e tangibili i risultati ottenuti in questi anni. Negli anni ’90 al San Raffaele è stato eseguito il primo pionieristico trapianto di cellule del pancreas per curare il diabete, negli anni '00 è stata sviluppata la prima terapia genica al mondo, poi approvata in Europa, per due malattie rare che colpiscono i più piccoli quali il deficit di adenosina deaminasi (ADA-SCID) e la leucodistrofia metacromatica.

Nel 2017 è stato eseguito il primo trapianto di cellule staminali del cervello in persone con malattie neurologiche infiammatorie e degenerative. Attraverso l’impiego delle moderne tecniche di terapia genica e di editing genetico, nei laboratori dell’IRCCS Ospedale San Raffaele sono state sviluppate innovative terapie cellulari contro il cancro basate sul potenziamento del sistema immunitario del paziente, come le terapie CAR-T e TCR, e vengono studiate nuove strategie per rendere questi approcci efficaci in un numero sempre maggiore di tumori.

Il futuro della ricerca in medicina

L’IRCCS Ospedale San Raffaele oggi continua sulla strada dello sviluppo di tecnologie omiche (genomica, proteomica), di imaging molecolare e diagnostico, nell’implementazione e l’utilizzo di moderni approcci di ingegneria cellulare e genica per lo sviluppo sempre più mirato di terapie avanzate (ATMP), questo perché il futuro della medicina è quello di trovare cure sempre più personalizzate.

La ricerca è all’avanguardia anche per l’implementazione di soluzioni digitali nel settore sanitario: lo sviluppo di una nuova piattaforma di Intelligenza Artificiale permetterà di trasformare l’enorme mole di dati a disposizione – clinici e biologici – in conoscenza, potenziando così non solo la capacità di prevenire le malattie ma anche la possibilità di diagnosticarle prima, migliorandone così la prognosi. Ma non solo, l’AI permetterà di migliorare l’efficacia delle terapie, sia farmacologiche che fisiche, definendo meglio le diverse probabilità di risposta ai farmaci nel singolo paziente e sviluppando in parallelo dispositivi medici impiantabili o di superficie sempre più miniaturizzati.

Accanto a questo investimento tecnologico e di expertise, il San Raffele ha avviato un nuovo progetto di ricerca strategico sull’aging con l’obiettivo di creare sinergie tra le competenze scientifiche e mediche – in campi differenti come la senescenza cellulare, la risposta allo stress, l’infiammazione, la neurodegenerazione e la genesi tumorale – per meglio comprendere il fenomeno dell’invecchiamento, nel suo doppio ruolo di causa e conseguenza degli stati di malattia.