1- \"ALTO, BELLISSIMO CON LA CHIOMA FOLTA E SCOMPIGLIATA, MARCO PANNELLA È UN’ICONA, UN DIO. FU UN VERO, TRAVOLGENTE INNAMORAMENTO, ANCHE FISICO. ERA IN ATTESA DI UN TAXI CHE AVREBBE DOVUTO PORTARLO ALL’AEROPORTO PER PRENDERE UN AEREO PER PARIGI. LO RIMANDA INDIETRO. IL VOLO PUÒ ASPETTARE\" - 2- MARCELLO BARAGHINI, IL CREATORE DI “STAMPA ALTERNATIVA” E DELLA CELEBERRIMA COLLANA \"MILLELIRE\" CON LE SUE INVENZIONI HA RIVOLUZIONATO IL MERCATO DEL LIBRO - 3- AMMANITI, TIZIANO SCARPA, DA ME DETTO IL CIABATTA, LA AVALLONE: SONO LE ANIME MORTE DELLA LETTERATURA, PRIVI DI SANGUE, SOLO ASSOGGETTATI ALLE REGOLE DEL MARKETING

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Mirella Serri per TuttiLibri - La Stampa

MIRELLAMIRELLA SERRI LORENZA FOSCHINI BARAGHINIBARAGHINI

\"Appuntamento al bar del binario 26. Il più economico di tutta la Stazione Termini\", aggiunge la calda voce di Marcello Baraghini, editore-gran terrore di librai, edicolanti e punti vendita di tomi e affini. Già, proprio così: il creatore di \"Stampa alternativa\", che gira con il suo ufficio itinerante tutto contenuto in uno zaino grigioverde e che, quando lascia la casa di Pitigliano, dorme nel sacco a pelo, tra i vagoni in sosta (\"La stazione di Bologna è la più comoda, anche se i bagni vengono chiusi alle dieci di sera\") oppure sui regionali che percorrono quasi a passo d\'uomo la dorsale della penisola, con le sue invenzioni e le sue innovazioni ha rivoluzionato il mercato del libro.

MarcoMarco Pannella giovane

La sua creatura più famosa è la celebre collana Millelire (11x15, al massimo 50 pagine) di cui ha venduto più di 20 milioni di copie. Adesso festeggia i primi 40 anni di \"Stampa alternativa\", celebrando l\'anniversario al Castello di Belgioioso, in occasione della mostra mercato \"Parole nel tempo\" (25 e 26 settembre 2010). Qui sono esposti gli originali delle sue provocazioni di carta, come il \"Manuale per la coltivazione della marijuana\" ciclostilato del 1970, per cui venne denunciato e poi assolto, oppure \"Maremma avvelenata\" che aveva accusato, l\'Eni, tra molte polemiche, di strage ambientale.

PANNELLAPANNELLA loris fortuna

\"‘Stampa Alternativa\' era nata nel 1970 sul modello di quanto avveniva nel mondo anglosassone, per offrire manuali di controinformazione su tematiche fino ad allora ignorate, sessualità, droghe, energie rinnovabili, viaggi in India\", spiega Baraghini. \"Gli opuscoli vennero messi in vendita al prezzo politico di 300-500 lire. Fu veramente un colpo gobbo per i librai, lo capisco, però ci voleva. Ora è venuto il momento di ricominciare. Per questo conto dopo Belgioioso di viaggiare per tutto lo stivale, per monitorare la situazione, tastare il polso ai lettori. E\' morta la finanza, il capitalismo, il comunismo: siamo di fronte a una nuova stagione di rivalsa con la gente desiderosa di leggere il dissenso, il non conformismo, la rivolta\".

BARAGHINIBARAGHINI

Accanto alla tazza del cappuccino l\'editore itinerante sfodera cataloghi, progetti di pubblicazioni come \"Il libro me lo faccio io\", manuale per autoeditare i propri manoscritti nella maniera più economica, sia on line che su carta, oppure il più tradizionale \"Lettere dal fronte\" di soldati di entrambe le guerre mondiali.

La collana chiamata \"Sconcerto\", le \"Millelire\" - dove il minuscolo \"Lettera sulla felicità\" di Epicuro ha raggiunto i due milioni di copie -, i \"Bianciardini\", piccoli opuscoli di letteratura impegnata, ispirati a Luciano Bianciardi e alla sua critica al \"regime culturale\", venduti alla cifra simbolica di un centesimo di euro, il sito Riaprire il fuoco.org, sono i suoi ‘figli\' ribelli, dotati di voce sempre forte e sempre ‘contro\'.

PANNELLAPANNELLA E MIRELLA PARACHINIMarcoMarco Pannella negli anni settanta

Una lettura ispiratrice? \"La non lettura, e la voglia di avere libri, visto che nel mio tinello di volumi non ce n\'erano. Nella campagna di Ranchio, nel Cesenate si pregava molto e si leggeva niente. Mia madre era religiosissima e mio padre era un ex fascista che era andato volontario nella guerra di Spagna. Il clima era irrespirabile. Scappai che ero ancora minorenne, con la mamma che gridava: ‘mi farai morire\'. Avrei dovuto denunciarla per falso in atto pubblico... è vissuta benissimo fino a 90 anni\".

Da qui nasce il libro da lei pubblicato \"Contro la famiglia - Manuale di autodifesa dei minorenni\", sessantamila copie, tante denunce (in tutto ne ha avute 137) e un processo che la costringe alla latitanza? \"Sono un uomo fortunato e felice, ho potuto trasformare in libri le mie rabbie e le mie indignazioni. Ma andiamo con ordine. Me ne vado dal paesello e non mi dò alla macchia ma al marciapiede\".

Un ragazzo da marciapiede? \"Mi faccio crescere i capelli, approdo alla scalinata di piazza di Spagna, con gli altri fricchettoni o figli dei fiori, come ci chiamavano, e non mi nego niente: sbronze, lsd, hashish e la marijuana, da cui nasce il manuale che ho editato.Viaggio in autostop e nello zaino c\'è \"On the road\" di Jack Kerouac e \"Lo straniero\" di Albert Camus, \"Le anime morte\" di Gogol e le opere di Dostoevskij: nelle loro pagine mi pare di incontrare un pezzo della mia vita, il mio inferno\".

Nel corso degli anni Sessanta lei approda alle battaglie civili e nel 1963 è, insieme a Marco Pannella, tra i fondatori della Lid, la Lega italiana per il divorzio. A ispirarla? \"Di giorno frequento i ragazzi beat, la notte vado a dormire a via XXIV Maggio, a pochi passi dal Quirinale, dove c\'è la sede del Partito radicale.

MarcoMarco Pannella jpegMarcoMarco Pannella

Faceva veramente uno strano effetto vedere personaggi della buona borghesia - l\'ingegnere Sergio Stanzani, l\'avvocato Franco De Cataldo, il germanista Aloisio Rendi, lo scrittore Angiolo Bandinelli - gomito a gomito con noi hippy. Con quelli che i servizi d\'ordine dei concerti - dove cercavamo di attuare lo sfondamento dei cancelli - chiamavano ‘froci, drogati, macrobiotici\': quest\'ultimo attributo dal titolo di un libro da me pubblicato.

Oltre ai radicali frequentavo anche i psiuppini, tra cui c\'erano Lelio Basso, Vittorio Foa, Lucio Libertini, Emilio Lussu e altri. A queste riunioni mi annoiavo molto. Ascoltavo discorsi molto critici e polemici su Marco Pannella. Decido così che è il momento di metterlo al corrente e vado in sede. Mi apre Pannella in persona, alto, bellissimo con la chioma folta e scompigliata, la luce che entra dalle finestre lo illumina, è un\'icona, un dio. Fu un vero, travolgente innamoramento, anche fisico. Lui era in attesa di un taxi che avrebbe dovuto portarlo all\'aeroporto per prendere un aereo per Parigi. Lo rimanda indietro. Il volo può aspettare.

INGHEINGHE FELTRINELLI TIZIANO SCARPA BARAGHINIBARAGHINI

In letteratura e musica avevamo però gusti diversi, lui mi consigliava François Mauriac che mi faceva sbadigliare e Charles Aznavour, mentre io ero per il rock duro\". Altri suoi iniziatori alla vita letteraria? \"Prima di ‘Stampa Alternativa\', nel 1969, faccio il correttore di bozze a ‘l\'Avanti!\', dove i tipografi sono in gran parte militanti socialisti. Indossiamo camici neri, lavoriamo fino a notte inoltrata e, tra una pausa e l\'altra, chiacchieriamo e mi spingono a leggere i classici, le opere di Marx. Ma ancora prima mi avevano affascinato ‘I padroni del vapore\' di Ernesto Rossi e ‘Il mondo\' di Mario Pannunzio.

Nella redazione di questo giornale facevo il facchino, spostavo pacchi. Scoprendo come si diventa giornalisti: Pannunzio era severissimo, gridava, s\'indignava, costringeva firme diventate poi molto famose a riscrivere tre-quattro volte i loro pezzi. Qualcuno per lo stress - come Andrea Barbato che in tutto pubblicherà solo quattro articoli sul ‘Mondo\' - l\'ho visto persino sciogliersi in lacrime\".

MarcoMarco Pannella Chi BIANCIARDIBIANCIARDI BY BARAGHINI

Suoi modelli di editoria? \"Prima di pubblicare un libro mi rivolgo mentalmente a Bianciardi : ‘Ma tu lo faresti?\'. Era un grande consulente editoriale. Si dice che Giangiacomo Feltrinelli - che arrivava in redazione come un vero dandy - impellicciato e profumato, l\'abbia mandato via in malo modo. Luciano per dispetto si mise addosso il giubbotto peloso di Giangiacomo e imboccò la porta. Alcolista, morì a soli 47 anni.

BrunoBruno Vespa e Silvia Avallone al premio Campiello 2010

E poi c\'è Angelo Fortunato Formiggini che, a seguito dell\'emanazione delle leggi razziali, si buttò dalla torre del Duomo di Modena, ma prima aveva dato vita a collane memorabili come ‘I classici del ridere\' che fu, secondo la sua definizione, ‘er mejo fico der mio bigonzo\'; c\'era la ‘Prima giornata del Decameron\', il ‘Satyricon\' di Petronio, il ‘Gargantua\' di Rabelais\".

Scrittori italiani preferiti? \"Sono una mia scoperta tarda. Mi attraggono Calvino, Volponi, Morante, Landolfi e poi Sciascia. Privi di sangue, invece, solo assoggettati alle regole del marketing, Ammaniti, Tiziano Scarpa, da me soprannominato il Ciabatta, la Avallone: sono le anime morte della letteratura. Niente a che vedere con testi che oggi mi piace leggere. Come ‘Volvo\' di Erlend Loe. Non posso spendere ma un lusso ogni tanto me lo concedo, 13 euro\".

 

 

 

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