PATRIZIA RAVAIOLI ANTONIO POLITO
DAGOREPORT
Il direttore del Riformista Antonio Polito ha comunicato che con l\'anno nuovo non sarà più alla guida del giornale.
La mossa di Polito (che si è dimesso dalla cooperativa \"Edizioni Riformiste\") non ha sorpreso chi conosce le dinamiche interne del quotidiano. Servirebbe infatti a favorire l\'arrivo dei macalusiani al timone della testata, forti dei contributi statali di cui gode \"Le Nuove Ragioni del Socialismo\".
I bene informati sussurrano da tempo che Emanuele Macaluso, l\'ottuagenario ex dirigente del Pci, grande amico del presidente Napolitano (come l\'altro socio della cooperativa Gianni Cervetti), sarebbe intenzionato ad acquisire l\'intera proprietà dagli Angelucci. Difficile pensare che possa organizzare la manovra in solitudine, ma chi c\'è dietro di lui, ad oggi non è dato sapere.
L\'eventuale operazione resta comunque congelata fino alla pronuncia dell\'Agcom (attesa per febbraio) sui contributi non ancora erogati al giornale per il 2008/09. Se l\'autorità darà il via libera, tutti brinderanno, se la sentenza dovesse essere negativa, la grana sarebbe solo per gli Angelucci, costretti a pagare con soldi propri gli arretrati.
Vengono invece dati per certi i contributi per il 2011, visto il previsto allargamento della cooperativa con un numero maggiore di giornalisti.
Polito non parla (spiegherà tutto in un editoriale giovedì), e ancora non è chiaro chi firmerà il giornale da gennaio, ma dalla sede di via delle Botteghe Oscure ai corridoi della Tosinvest di via Marche si attendono i prossimi mesi per definire il delicato risiko.