CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! - "L’AZIONE DELL’INTELLIGENCE RUSSA STAVOLTA È STATA COLTA IN FRAGRANZA", SCRIVE MARCO CONTI SUL "MESSAGGERO". FRAGRANZA DI BORSCH O FLAGRANZA DI REATO? - CHIARA SABELLI SU "DOMANI": "EPPURE LA SCORSA SETTIMANA LA RIVISTA SCIENTIFICA NATURE, UNA DELLE PIÙ PRESTIGIOSE AL MONDO, TITOLA". E LA PROSSIMA SETTIMANA TITOLÒ...
-
“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima. La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti” e pubblicato da “Italia Oggi”
(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)
«Ma l’azione dell’intelligence russa stavolta è stata colta in fragranza», scrive Marco Conti sul Messaggero. Fragranza di borsch o flagranza di reato?
***
Sul Fatto Quotidiano, nell’editoriale di prima pagina del direttore Marco Travaglio si legge: «Segue una raffica di slogan copiati paro paro dal catalogo berlusconiano».
Per quanto diffusa nel gergo dell’Italia centrale, l’espressione non è corretta. Si dice a paro a paro, come insegnano i dizionari, ma anche Dante nella Divina Commedia («venendo teco sì a paro a paro», Purgatorio, canto 24), Ludovico Ariosto nell’Orlando furioso («e poi, di molte cose a paro a paro tra lor parlando, in Montalban tornaro», canto 23), Giovanni Pascoli («e lo schiavo stradò col suo cantore a paro a paro», Il poeta degli Iloti), Gabriele D’Annunzio («e i solchi seguivano il corso del fiumicello a paro a paro», Notturno). Altrimenti basta scrivere pari pari.
***
Titolo dall’Ansa: «Al via il processo Floyd, l’America col fiato sospeso». Agente Derek Chauvin, le tolga il ginocchio dal collo.
***
Dal quotidiano online La Tecnica della Scuola: «Il Pd cambia linea sulla scuola, Ghizzoni chiede areazione automatica delle aule e connessioni web all’altezza». Lo strafalcione è ripetuto nel testo firmato da Alessandro Giuliani. Tecnica da perfezionare.
Magari tornando a scuola. (Attenuante generica: areazione in luogo di aerazione compare nel comunicato ufficiale dell’ex deputata Manuela Ghizzoni, riportato nel sito del Pd.
Aggravante specifica: Ghizzoni è stata presidente della commissione Cultura e Istruzione della Camera ed è l’attuale responsabile Istruzione, Università e Ricerca del Partito democratico).
***
Ecco come La Stampa presenta nel suo sito il video del primo tunnel navale al mondo sotto le montagne: «Anunciato anni fa, ora il via libera alla costruzione. Sarà lungo un chilometro e seicento metri e lago 25 metri, e verra scavato sotto la penisola montuosa di Stadhavet nella Norvegia nordoccidentale. (...)
Le navi che navigano nei dintorni di Stadhavet sono spesso colpite da maree agitate e maltempo e devo aspettare giorni prma di proseguire. In questo modo la scorciatoria permettere di giungere a destinazione in pochi minuti». I famosi errori di stumpa.
***
Indispettita dal magnanimo gesto di papa Bergoglio e impegnata a difendere i propri padroni di Gedi, citati in giudizio dal cardinale Angelo Becciu con una richiesta di risarcimento da 10 milioni di euro da devolvere in beneficenza, Maria Antonietta Calabrò arriva a chiedersi sull’Huffington Post: «Ma Papa Francesco è un cerchiobottista?».
E cita, come presunto elemento di contraddizione, il fatto che il Pontefice «abbia dato forfait alla Messa in Coena Domini (che ricorda l’Istituzione dell’Eucarestia e da inizio al Triduo Pasquale) nella Basilica di San Pietro», dà senza accento, «e invece alla stessa ora abbia detto messa privatamente insieme al cardinale Becciu a casa sua».
Il che a giudizio della giornalista di scuola ciellina «sembra contrastare con le solenni parole pronunciate sabato scorso per l’apertura dell’anno giudiziario del Vaticano in cui spronava i magistrati a essere incisivi nella lotta contro i crimini finanziari, con un indiretto ma evidente riferimento anche alle indagini in corso sull’acquisto del Palazzo (sic) di Londra di Sloane Ave». Sì, Ave Maria. Senza Antonietta.
***
Wanda Marra sul Fatto Quotidiano: «Ieri la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen interviene per fornire dei dati». Per cui oggi sarà intervenuta, mentre domani intervenne.
***
Chiara Sabelli su Domani: «Eppure la scorsa settimana la rivista scientifica Nature, una delle più prestigiose al mondo, titola». E la prossima settimana titolò.
***
«Covid, viaggiare all’estero si può: le regole da rispettare per partire (e tornare)». Così viene presentata una guida sulle pagine Facebook della Repubblica e di altre testate Gedi, fra cui la Gazzetta di Mantova e il Corriere delle Alpi.
Specifica il testo: «Più facile spostarsi nei Paesi europei (non tutti) e in alcuni Paesi asiatici come l’Australia, la Nuova Zelanda». Restiamo in attesa che nel terzo gruppo editoriale italiano scoprano l’esistenza dell’Oceania.
***
Incipit della rubrica Senza infingimenti di Ettore Martinelli sulla Verità: «Nel giorno del suo addio alla segreteria del Pd, Nicola Zingaretti è uscito dal seminato sferzando un colpo da teatro dell’assurdo». Ma che stai a di’? Rientra nel seminato sferrando un colpo ai solecismi, dai.
***
Titolo da Domani: «In Italia Greenpeace e un fronte comune di ong prova a fermare questi tentativi». Ci pare un tentativo plurale più che singolare.
***
Titolo di una notizia da Londra diramata dall’Ansa: «Covid: Gb, 5000 sterline a chi cerca di partire senza motivo». Presi d’assalto aeroporti, stazioni e porti del Regno Unito.
***
In un articolo di argomento ecumenico sul Riformista, Fabrizio Mastrofini torna sul caso di Enzo Bianchi, il fondatore che il Papa ha cacciato dalla Comunità di Bose: «Che c’azzecca con il Concilio e con l’ecumenismo?
C’azzecca nel senso che è davvero necessaria una drastica rivoluzione nel modo di pensare». Di fronte a tanta sicurezza, non sappiamo che dire, ma certo è necessaria un’urgente rivoluzione nel modo di scrivere, e che c’azzo!