Massimiliano Gallo per "Il Riformista"
jro17 marcello lippi CANNAVARO CON CAMORRISTA"Il ct di sostegno". Così ieri titolava la prima pagina sportiva della "Stampa" sotto la foto che ritrae Marcello Lippi e Ciro Ferrara sorridenti mentre si stringono la mano all'americana. Il ct di sostegno, dunque. E se lo scrive "La Stampa", giornale bianconero di Torino, quotidiano che relegava nelle cronache locali il processo per doping subito dalla squadra allora allenata dal bel tenebroso, vuol dire che il limite è stato bello che superato. Vuol dire che persino nella Torino juventina si sono un po' imbarazzati nel ricevere la visita del ct della Nazionale.
1f ciro ferraraUn ct che definire in conflitto d'interessi con la società bianconera è dire poco. Ha piazzato il suo vice (Ferrara) come allenatore e ora in società sono costretti a tenerselo. Rientra nel patto stipulato da tempo tra Blanc e Marcello: Lippi fa il Mondiale e poi rientra a Torino, probabilmente come presidente. Nel frattempo veste i panni del tutor.
Dispensa consigli per la campagna acquisti (l'ha ammesso lui stesso nelle interviste rilasciate una decina di giorni fa): ha fatto comprare Cannavaro, Grosso, ora persino Candreva, il gioiellino che in due mesi ha scoperto prima la Nazionale e adesso è approdato in bianconero. Cerca di non disperderne il patrimonio: vedi il caso Amauri, nemmeno la stagione disastrosa gli ha chiuso le porte dell'Italia.
lapr10 yaki elkann blanc panchinaLippi non lo ha bocciato, ha solo detto che deve prima diventare italiano poi può sperare come qualsiasi altro calciatore. Soprattutto della Juventus. Convocazioni ad personam o, meglio, ad societatem direbbe Marco Travaglio se lavorasse alla "Gazzetta dello Sport" invece che al "Fatto". Lippi è il padrone dell'Italia e fa quel che vuole. La Federcalcio se ne sta zitta e muta. In un angolo. Si vede che sono contenti così. Del resto un Mondiale l'ha già vinto e chissà che non compia il prodigio. Figuriamoci, noi saremmo ben contenti. Ciò non toglie che il metodo utilizzato da Lippi sia quantomeno singolare. Decide di andare a far visita ai club di serie A, comincia dal Milan, poi va dalla sua amata Juve, ma salta l'Inter, la squadra che vince lo scudetto da tre anni.
Fabio Cannavaro«Non ha giocatori italiani», ha sentenziato. E Balotelli e Santon che cosa sono? E perché Amauri è italiano? La verità è che lui è juventino e l'Inter non la prende nemmeno in considerazione, così come non ha mai degnato di attenzione Cassano. Del resto Lippi sa di essere padrone e di conseguenza spadroneggia. Può consentirsi il lusso in estate di pronosticare la sua Juve come favorita per lo scudetto; può consentirsi di andare a cena coi dirigenti della società bianconera; di consigliare a Blanc di ingaggiare il suo vice Ferrara come allenatore, di richiamare Cannavaro, acquistare Grosso e ora prendere il suo ultimo pupillo, Candreva.
Balotelli fa la linguaccia a Panucci AmauriE, soprattutto, di portarli tutti in Nazionale. Aggiungendo magari anche Amauri. Come se l'Italia fosse casa sua. E dopo il Mondiale, con ogni probabilità, di tornare nella società bianconera con un profilo dirigenziale. La Federcalcio osserva e sta zitta. Tanto vale rassegnarsi. E adeguarsi. Sarà un'Italia bianconera, gli anti- juventini se ne facciano una ragione. Cerchiamo almeno di non fare la fine della squadra presa a schiaffi nella Champions e quinta in campionato. Lippi è un grande allenatore, figuriamoci, grandissimo. Ma forse come consigliere non è il massimo.