IL DIVANO DEI GIUSTI - STASERA IN PRIMA SERATA TROVATE LO STRACULTISSIMO “VIVA L’ITALIA” - IN SECONDA SERATA OCCHIO A BELEN NUDA IN “SE SEI COSÌ TI DICO SÌ”: CERTO, SI VEDEVA DI MEGLIO NEL SUO VECCHIO VIDEO HARD CASALINGO POSTATO DAL VECCHIO FIDANZATO, MA OVVIAMENTE NON PASSA SU NESSUNA RETE - PER ADDORMENTARSI IN LETIZIA C'E' “IL PLENILUNIO DELLE VERGINI”. SESSO E VAMPIRISMO, CON ROSALBA NERI COME LA SANGUINARIA BARONESSA VAMPIRA LESBICA… - VIDEO

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Marco Giusti per Dagospia

 

pedro pascal the last of us pedro pascal the last of us

E stasera, ultimo giorno di libertà televisiva prima dell’arrivo di Sanremo, che vogliamo vedere? Intanto avete la quarta puntata di “The Last of Us”. Dopo il capolavoro della scorsa settimana difficile saltare questa nuova puntata. Lo sapete. Ieri sera, prima mi sono visto su Netflix un thriller spagnolo, “Infiesto” di Patxi Amezcua con Isak Férriz, Iria del Río, Antonio Buíl, Juan Fernández, dove un tranquillo paesino di montagna nasconde una setta di satanisti già compagni di scuola.

the hateful eight 1 the hateful eight 1

 

Mah… Si vede, certo, magari è meno faticoso di una serie di nove puntate che racconta le stesse identiche cose, ma non è il massimo. Per rifarmi gli occhi di questo film che mi ero scordato già mentre lo vedevo, mi sono sparato ancora una volta “The Hateful Eight” di Quentin Tarantino. Sempre una bomba, con quella incredibile musica di Ennio Morricone e lo scontro tra Jennifer Jason Leigh, Kurt Russell e Samuel L. Jackson. Non scherziamo. E’ ancora un capolavoro.

DOMANI E UN ALTRO GIORNO DOMANI E UN ALTRO GIORNO

In chiaro cosa abbiamo? Cosa dite della coppia Giallini-Mastandrea protagonista di “Domani è un altro giorno” di Simone Spada, remake romano di un successo spagnolo di qualche anno fa, “Truman” di Cesc Gay con Javier Camara e Ricardo Darin. Lo trovate su Cine 34 alle 21. Se avete voglia di un grande western classico ci sarebbe, Rai Movie alle 21, 10, “Dove la terra scotta” di Anthony Mann con con Gary Cooper che affronta il passato da bandito, la sua vecchia banda e la grande figura paterna maligna di Lee J. Cobb.

dove la terra scotta dove la terra scotta

 

Per tutto il film, fino al regolamento di conti finali, Gary Cooper è come inebetito, senza reazioni apparenti rispetto al ritorno del padre. E’ un film che la mia generazione critica, da Godard in giù, diciamo, ha molto amato. Inutile dire che ci sarebbe stato meglio James Stewart nel ruolo di Gary Cooper, che pure è meraviglioso, già fragilissimo, poco prima di fare un’operazione di plastica al volto. Grande anche la presenza di Julie London e imperdibile il duello finale, dove il personaggio di Cobb diventa Dio.

 

42 – la vera storia di una leggenda americana 42 – la vera storia di una leggenda americana

Tv200 alle 20, 55 lancia “Poveda”, un biopic di un prete spagnolo di inizio secolo, Pedro Poveda, diretto da Pablo Moreno con Raúl Escudero, Elena Furiase, Miguel Berlanga. Vediamo se imparate qualcosa. Siamo di fronte a un biopic anche con “42 – La vera storia di una leggenda americana” diretto da Brian Helgeland con Harrison Ford, Chadwick Boseman, Nicole Beharie, Christopher Meloni, T.R. Knight, Iris alle 21, storia del primo campione di baseball afroamericano, Jackie Robinson, interpretato qui da Chadwick Boseman, che grazie all’allenatore dei Brooklyn Dodgers, Harrison Ford, nel 1947, faceva il suo ingresso nella Major League americana sfidando il razzismo bianco nello sport. Tanto lo so che ve ne importa esattamente quanto vi importa di Padre Poveda…

l’uomo con i pugni di ferro l’uomo con i pugni di ferro

Meno divertente del previsto l’action diretto dal rapper RZA, “L’uomo con i pugni di ferro” con Russell Crowe, Cung Le, Lucy Liu, Byron Mann, RZA, Rick Yune, Dave Bautista, Jamie Chung, Canale 20 alle 21, 05. Occhio su La5 alle 21, 10 al mélo anni ’40 con tanto di amore impossibile “Le pagine della nostra vita” di Nick Cassavetes con Gena Rowlands, Ryan Gosling, James Garner, Tim Ivey, Rachel McAdams. Su Cielo alle 21, 15 avete il bellissimo "Philomena” diretto da Stephen Frears con Judi Dench, Steve Coogan, Sophie Kennedy Clark, Anna Maxwell Martin, Ruth McCabe.

 

philomena philomena

Le signore non più giovanissime piangeranno calde lacrime per la tragica storia della sventurata Philomena, non Marturano, ma si divertiranno anche moltissimo per le avventure della loro beniamina Judi Dench alla ricerca del figlio scomparso. Che è pure gay, politico, di destra e, soprattutto, americano. Il massimo. Senza nulla togliere al film, perché questo "Philomena" diretto da Stephen Frears, che a Venezia si è dovuto accontentare solo del premio per la miglior sceneggiatura a Steve Coogan, è intelligente, scritto e recitato benissimo. Certo, è anche ultra-acchiappone, in grado di farvi piangere e ridere a comando come una sitcom di Nonno Libero.

Philomena JUDI DENCH E STEVE COOGAN Philomena JUDI DENCH E STEVE COOGAN

Anche troppo, forse. Ma ne è totalmente cosciente. "In questa storia chi sono i buoni? Chi sono i cattivi?", chiede da subito la capo-redattrice Sally al suo giornalista, che segue il caso con un buffo mix di distacco, di cinismo inglese e di passione comunista. In realtà le battute del film, dobbiamo ammettere, sono quasi tutte perfette, specialmente quelle legate a come gli inglesi vedono l'America, e quelle che vedono battibeccare Philomena con Martin, cioè Steve Coogan, il suo Sherlock Holmes giornalista, anzi ex-giornalista della BBC e comunista, ma alleggeriscono parecchio questa triste storia di suore cattive e ragazze irlandesi povere.

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"Maledetti cattolici" dice Martin, che cerca appunto di aiutare la vecchia signora irlandese Philomena alla ricerca del figlio, ormai cinquantenne, che le è stato strappato via piccolissimo dalle cattive suore di Roscroe, dove era stata rinchiusa dalla famiglia per espiare il suo terribile peccato di aver ceduto al richiamo sessuale. "Non sapevo neanche di avere un clitoride", confessa lei a Martin.

 

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Per cinquant'anni Philomena si è talmente vergognata della sua colpa che non ha fatto nulla per cercare che fine avesse fatto il figlio, Anthony, venduto per mille dollari dalle suore cattoliche a qualche ricca famiglia. Ora le cose sono cambiate e si mette alla sua ricerca e scopre che vive a Washington, che ha fatto carriera politica nel Partito Repubblicano e che è gay. "L'ho sempre saputo che era gay, da come portava la salopette".

death race death race

Su Italia 1 alle 21, 20 avete “Death Race”, action coattello diretto da Paul Anderson con Jason Statham, Joan Allen, Tyrese Gibson, Ian McShane. E su Canale Nove alle 21, 25 il confuso, ma assolutamente stracult “Viva l’Italia”, secondo film da regista di Massimiliano Bruno, quello dove lo stalker di Ambra, star raccomandata con zeppola della fiction, viene liquidato con un bacetto e esclama: "Mannaggia! Gli potevo chiede' na pippa!". Un film fracassone, volgaruccio, non tenuto, esibizionista, romanissimo, ma anche divertente, pieno di idee e di gag. Certo, il cinema di Max Bruno non va per il sottile.

 

viva l'italia viva l'italia

 Non si accontenta di un bacetto, pretende almeno 'na pippa. E non si fa proprio mancar nulla. Le escort, il politico corrotto e trombante, un Michele Placido scatenato che puo' spiegare in maniera semplice il sistema sanitario nazionale che ci ha portato al disastro in Lombardia: "Non c'e' nessuna anomalia. Io so ricco e passo avanti, tu sei povera e ti attacchi al cazzo".

viva l'italia viva l'italia

Ma ci sono anche Patrizia Pellegrino che conduce un talk ultratrash in tv, Rocco Papaleo in versione gaia, Malgioglio, Frankie Hi-NRG che torna a "Quelli che benpensano", Mannarino che canta "Svegliatevi italiani" sul tram, "Ragazzo mio" di Tenco cantato da Fossati, le battute sui laziali, Paola Minaccioni logopedista sadomaso che cura la zeppola a Ambra, Alessandro Gassman con moglie mignotta che si innamora della verace Sarah Felberbaum, la grande Isa Barzizza come vecchietta buona ricoverata assieme a Remo Remotti e Sergio Fiorentini (il loro ultimo film, mi sa…), il figlio rapper di Gassman che si fa chiamare "Crepa MC" e canta dedicandola al padre "...mio padre e' una merda, un uomo senza palle, che passa tutto il giorno in ufficio a cercarle... Crepa papa'...".

viva l italia viva l italia

 

Maurizio Mattioli, presenza di gran classe come portantino con la battuta migliore del film: "E che.. La gente ancora si suicidano!?". Su Tv8 alle 21, 30 avete invece il non così innovativo “Men in Black International” di F. Gary Gray con Chris Hemsworth, Liam Neeson, Emma Thompson, Tessa Thompson, Rebecca Ferguson.

belen rodriguez se sei cosi ti dico si belen rodriguez se sei cosi ti dico si

In seconda serata posso segnalarvi “Oceano di fuoco – Hidalgo” del modesto Joe Johnston con Viggo Mortensen, Zuleikha Robinson, Omar Sharif, Louise Lombard, Said Taghmaoui, Rai Movie alle 23. Su Cine 34 alle 23, 10 occhio a Belen nuda nella sballatissima commedia “Se sei così ti dico sì” di Eugenio Cappuccio, prodotto dagli Avati e scritto anche da Guia Soncini (poi ha smesso, fortunatamente, non era Anita Loos, mi spiace).

 

belen rodriguez se sei cosi ti dico si 2 belen rodriguez se sei cosi ti dico si 2

 Il film, terribile pasticcio, avrebbe dovuto lanciare il comico barese Emilio Solfrizzi all’altezza di Zalone. Ma, oltre a essere oscurato, alla sua uscita, da “Habemus Papam” di Nanni Moretti, si presentava come film comico quando non lo era, visto che Solfrizzi prese il personaggio come totalmente drammatico, con risultati fortemente ridicoli.

 

se sei cosi?? ti dico si' se sei cosi?? ti dico si'

Di gran culto, però, per corregionali bastardi che ancora ridono della figura del suo Piero Cicale, cantante trash con parrucchino. Certo, quanto al nudo di Belen, si vedeva di meglio nel suo vecchio video hard casalingo postato dal vecchio fidanzato, che fece furore nello stesso periodo, ma non passa su nessuna rete. Nella notte darei uno sguardo al vecchio e oggi raro “Visitors”, fantascientifico di Richard T. Heffron con Michael Durrell, Robert Englund, Faye Grant, Jane Badler, Richard Herd, Warner tv alle 0, 50.

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E i nuovi fan di Biggio impazziranno per “I 2 soliti idioti”, secondo film della coppia Biggio-Mandelli, diretti da Enrico Lando, ma ci sono ance un Teo Teocoli in gran forma, la spagnola scostumata Miriam Giovanelli, che per un po’ bazzicò il cinema italiano, GianMarco Tognazzi. Ricordate “Minchia boh!”. “Me lo fai un massaggio al sottopalla?”. “Chi è? Sto cazzo!”. “Al giorno d’oggi è pieno di gente che muore in questo paese de merda!”. “Babbo Natale mi è sempre stato sul cazzo. Lui e quelle renne di merde!”. Ci risiamo.

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Quando uscì scrissi che il film dopo pochi minuti di proiezione aveva già vinto la sua battaglia di Natale. Perché Biggio&Mandelli scippavano letteralmente, dopo 27 anni di territorio occupato, il cinepanettone di De Laurentiis. Perché quando vedi entrare sotto la neve, al comando di una massa di tamarri in moto in giro per Milano al ritmo di “Non ti piacciono i Club Dogo? Minchia, ammazzati!”, i due Minchia Boys al multicinema e riprendere il film precedente da dove lo avevamo lasciato per mandare avanti il sequel, lo scippo è già compiuto. Non solo.

 

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Lo massacrano con una serie di cattiverie alla “Babbo Bastardo”, come: “Guarda, mamma, Babbo Natale! - Ma vaffanculo, va, nano di merda!”. E lo trasferiscono rimpastandolo in una Milano che scimmiotta volutamente la romanità di Christian e del Cipolla. Rubano pure il classico “Giamaika… Giamaika… Giamaikakatoercazzo”. E risputano il tutto come prodotto "alto", colto, moderno, del tutto ringiovanito, e, soprattutto, politicamente scorretto.

 

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 Al punto che al berlusconismo romanizzato di Ruggero De Ceglie si contrappone il montismo del futuro suocero di Gianluca, un Teo Teocoli di culto truccato, sobrio e antipatico come Monti o come il Beppe Sala del futuro milanese. Ed è ovvio che Ruggero, il mostro creato da vent’anni di Berlusconi dilagante fra tv e politica, veda con orrore che il figlio Gianluca non solo sposi una “busta de piscio”, “un cesso coi pedali”, ma che abbia un suocero grigio, perbene e nordico che gli chiede pure “Chiamami papà”. Mai sentiti così tanti cazzo, minchia, figa, vaffanculo in un solo film. Avverto…

se permettete parliamo di donne 1 se permettete parliamo di donne 1

Rai Movie all’1, 25 ripresenta l’ottimo violento western “Chato” di Michael Winner con Charles Bronson che fa l’indiano baffuto, Jack Palance, James Withmore, Richard Basehart, ma il vero film di straculto della notte è l’invisibile da anni “I 7 magnifici cornuti” di Luigi Russo con Femi Benussi, Oreste Lionello, Tiberio Murgia, Carlo Delle Piane, Didi Perego, che ricordo davvero terribile, Rete 4 alle 2, 05. Troppo trash, vero? Meglio buttarsi sul classico di Ettore Scola, “Se permettete, parliamo di donne” con Vittorio Gassman, Sylva Koscina, Giovanna Ralli, Antonella Lualdi, Cine 34 alle 2, 50.

 

i ragazzi della marina i ragazzi della marina

Chiudo con due perle del tutto diverse. “Ragazzi della marina”, diretto nel 1957 dal Comandante Francesco De Robertis con Gabriele Antonini, Robert Berri, Eliana Bettini, Gianni Brezza, Memmo Carotenuto, Rai Movie alle 5. E “Il plenilunio delle vergini” di Luigi Batzella con Mark Damon, Rosalba Neri, Gengher Gatti, Sergio Pislar, Esmeralda Barros, Iris alle 5, 25. Sesso e vampirismo, con Rosalba Neri come la sanguinaria baronessa vampira lesbica. Sguazza nel sangue delle vergini, ne vediamo cinque che scompaiono nella foresta e non ricompariranno mai più.

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 Pure il bel Franz, Mark Damon, pur protetto da un amuleto anti-vampiro, cade nella sua trappola in quel di Transilvania e diventa un vampiro. Si fa sotto un fratello gemello, Karl, ancora Mark Damon (eh, lo so…) che si dovrà confrontare col suo stesso fratello vampirizzato. Aristide Massaccesi-Joe D’Amato è responsabile della seconda unità, ma si sente la mano di Paolo Solvay/Luigi Batzella nella grande scena saffica finale col sabba delle vergini.

 

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Romano Scandariato ha ricordato la difficoltà di trovare le vergini del titolo per il plenilunio: “…ragazze cioè, con l’aria da vergine, ma di almeno 18 anni; per cui mi sono sbizzarrito a trovarle. Ero diventato talmente amico di ste ragazzine che mi prendevano per frocio…” (“Nocturno”). Elegantissimo…

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