DLIN-DELON! SI AVVISA IL CINEMA FRANCESE CHE IL #METOO È ARRIVATO A CANNES: CONTESTAZIONI PER IL LEONE D'ORO ALLA CARRIERA AD ALAIN DELON, CHE ''HA AMMESSO ATTEGGIAMENTI VIOLENTI CON LE DONNE, È CONTRO LE ADOZIONI GAY E VICINO ALLA LE PEN'' - IL DIRETTORE FRÉMAUX RISPONDE IN MODO PERFETTAMENTE GALLICO: ''GLI DIAMO UN PREMIO PER LA RECITAZIONE, MICA IL NOBEL PER LA PACE. NESSUNO È PERFETTO''

-

Condividi questo articolo





romy schneider e alain delon romy schneider e alain delon

Alessandra Magliaro e Francesco Gallo per l'ANSA

 

Non sono gli zombie di Jim Jarmusch a turbare la vigilia del festival di Cannes che comincia domani sera con I morti non muoiono, l'horror comedy con Bill Murray, Adam Driver (assente), Selena Gomez, Cloe Sevigny ma le femministe che hanno addirittura lanciato una petizione per boicottare la Palma d'oro onoraria al mito del cinema francese Alain Delon guidata da avvocatesse in prima fila per i diritti delle donne come Melissa Silverstein, fondatrice di Women and Hollywood.

 

alain delon traitement de choc alain delon traitement de choc

 "Le contestazioni a Delon? Lo premiamo con la Palma d'oro alla carriera non con il Nobel per la pace" ha detto con convinzione il delegato generale del festival di Cannes Thierry Fremaux incontrando la stampa internazionale per dare il via alla 72/ma edizione. Il riconoscimento a Delon è stato contestato perchè il controverso attore ha ammesso di aver avuto atteggiamenti violenti con le donne. Ma non solo, perché si è anche espresso contro l'adozione da genitori dello stesso sesso ed è notoriamente vicino alla destra, alle posizioni del Fronte Nazionale di Le Pen.

alain delon tra le donne alain delon tra le donne

 

"Nessuno è perfetto - ha commentato sconsolato Fremaux - ma le contraddizioni sono nella storia di ciascuno. Posso non essere d'accordo con quello che ha detto in passato, ma dobbiamo anche contestualizzarlo: Delon appartiene ad un'altra generazione e a ben dire il Fronte di Le Pen rappresenta il 20 per cento dei francesi. Noi qui premiamo l'attore, l'artista che ha incantato Visconti e ci ha fatto sognare al cinema con Il Gattopardo".

 

Insomma, anche se ben mascherata, una certa preoccupazione c'è. Del resto Cannes è sotto la lente d'ingrandimento anche per il gender gap: lo scorso anno la disuguaglianza negli alti incarichi dell'organizzazione del festival e nella selezione è stata presa di mira con clamore dal gruppo 50/50 2020 che auspica la parità entro il 2020. Fremaux ha ricordato "l'impegno firmato un anno fa" e la strada senza ritorno imboccata per avere più donne nei centri di potere del festival.

 

alain delon a cannes alain delon a cannes

Con appena quattro film in competizione? "Sono 15 anzi 20 se contiamo i cortometraggi. Del resto la sottorappresentazione delle donne registe della industria cinematografica è un problema più ampio che non dovrebbe essere discusso solo una volta all'anno durante il festival. Siamo in cammino, non siamo arrivati ma nonostante ciò posso dire che stiamo migliorando anzi stiamo provando ad essere perfetti: è un inizio di cambiamento, siamo lo specchio di quanto accade nella società".

THIERRY FREMAUX CANNES THIERRY FREMAUX CANNES

 

 L'anima politica del festival è forte, ha ricordato Fremaux, citando i nuovi film di Loach, Dardenne, Les Miserable di Ladj Ly, Bacurau di Mendoncha figlio e Juliano Dornelles, per citarne alcuni "ma questo in equilibrio con l'anima romantica della selezione". Se lo scorso anno ha regnato la polemica Netflix, quest'anno, ancora tenendo duro con una selezione che non li ha compresi, il tema sembra essere, almeno alla vigilia meno appetibile, superato dai malumori per gli incastri punitivi delle proiezioni per la stampa tutte embargate in contemporanea con quelle ufficiali.

 

Thierry Fremaux Thierry Fremaux

Cannes ribadisce di voler essere al centro del cinema dal 14 al 25 maggio esaltando le première con il cast e l'eco attrattiva del tappeto rosso, la stampa si adegui. Per la sicurezza esagera: con la polizia a cavallo di Seine-et-Marne ed è anche un onore, una missione prestigiosa sottolinea il brigadiere capo Jean Emanuel Cotelle, capo dell'Unità equestre dipartimentale della polizia nazionale che con il suo assistente hanno raggiunto la cittadina con i loro cavalli Aldo e Titan per partecipare alla messa in sicurezza del Festival di Cannes. Per dodici giorni, dal 14 al 25 maggio, per questa 72esima edizione, la popolazione della città passerà da 75.000 a più di 200.000 persone.

 

alain delon alain delon

 Garantire la sicurezza è diventata una priorità. Quasi 700 agenti di polizia sono mobilitati poi attorno all'evento e 639 telecamere puntate sulla città. Nelle vicinanze del palazzo, le guardie di sicurezza filtreranno i passaggi ai portici. Enormi fioriere in cemento antisfondamento , infine, già come l'anno scorso circoscrivono la Croisette. Stessa protezione anche dalla parte del mare: nessuna barca può avvicinarsi al palazzo.

alain delon alain delon luchino visconti alain delon luchino visconti alain delon luchino visconti alain delon luchino visconti alain delon alain delon alain delon alain delon romy schneider 4 alain delon romy schneider 4 delon delon alain delon romy schneider 5 alain delon romy schneider 5 alain delon alain delon alain delon romy schneider 7 alain delon romy schneider 7 alain delon alain delon

 

Condividi questo articolo



ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – JOE BIDEN VUOLE CHE GIORGIA MELONI METTA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL G7 L’USO DEI BENI RUSSI CONGELATI. PER CONVINCERE LA DUCETTA HA SPEDITO A ROMA LA SUA FEDELISSIMA, GINA RAIMONDO, SEGRETARIO AL COMMERCIO – GLI AMERICANI PRETENDONO DALL’EUROPA UN'ASSUNZIONE DI RESPONSABILITÀ DOPO TUTTI I MILIARDI CHE WASHINGTON HA POMPATO A ZELENSKY. MA METTERE MANO AI BENI RUSSI È UN ENORME RISCHIO PER L’UNIONE EUROPEA: POTREBBE SPINGERE ALTRI PAESI (CINA E INDIA SU TUTTI) A RIPENSARE AI LORO INVESTIMENTI NEL VECCHIO CONTINENTE…

DAGOREPORT – PARTITI ITALIANI, PERACOTTARI D'EUROPA - L’ASTENSIONE “COLLETTIVA” SUL PATTO DI STABILITÀ È STATA DETTATA SOLO DALLA PAURA DI PERDERE CONSENSI IL 9 GIUGNO - SE LA MELONA, DOPO IL VOTO, PUNTA A IMPUGNARE UN PATTO CHE E' UN CAPPIO AL COLLO DEL SUO GOVERNO, IL PD DOVEVA COPRIRSI DAL VOTO CONTRARIO DEI 5STELLE – LA DUCETTA CONTINUA IL SUO GIOCO DELLE TRE CARTE PER CONQUISTARE UN POSTO AL SOLE A BRUXELLES. MA TRA I CONSERVATORI EUROPEI STA MONTANDO LA FRONDA PER IL CAMALEONTISMO DI "IO SO' GIORGIA", VEDI LA MANCATA DESIGNAZIONE DI UN CANDIDATO ECR ALLA COMMISSIONE (TANTO PER TENERSI LE MANINE LIBERE) – L’INCAZZATURA DI DOMBROVSKIS CON GENTILONI PER L'ASTENSIONE DEL PD (DITEGLI CHE ELLY VOLEVA VOTARE CONTRO IL PATTO)…

DAGOREPORT – GIUSEPPE CONTE VUOLE LA DIREZIONE DEL TG3 PER IL “SUO” GIUSEPPE CARBONI. IL DG RAI ROSSI NICCHIA, E PEPPINIELLO MINACCIA VENDETTA IN VIGILANZA: VI FAREMO VEDERE I SORCI VERDI – NEL PARTITO MONTA LA PROTESTA CONTRO LA SATRAPIA DEL FU AVVOCATO DEL POPOLO, CHE HA INFARCITO LE LISTE PER LE EUROPEE DI AMICHETTI - LA PRECISAZIONE DEL M5S: "RETROSCENA TOTALMENTE PRIVO DI FONDAMENTO. IN UN MOMENTO IN CUI IL SERVIZIO PUBBLICO SALE AGLI ONORI DELLE CRONACHE PER EPISODI DI CENSURA INACCETTABILI, IL MOVIMENTO 5 STELLE È IMPEGNATO NELLA PROMOZIONE DEGLI STATI GENERALI DELLA RAI..."