LE LACRIME DEL “CALIFFO” – FEDERICO ZAMPAGLIONE RACCONTA CALIFANO: "UNA VOLTA CI INCONTRIAMO A CIAMPINO. FRANCO PARCHEGGIA LA JAGUAR E SI METTE IN PIEDI DAVANTI AL SOLE. PIANGE. 'TUTTO A POSTO?'. E LUI: "IO PIANGO SEMPRE QUANDO IL SOLE MORE" – IL DUETTO CON DALLA SULLE NOTE DI “COM'È PROFONDO IL MARE”: "MAESTRO, MA COME VOGLIAMO DIVIDERCI LE BATTUTE?", LUI: "CAZZO, CANTA! NON TI PREOCCUPARE" – IL NUOVO FILM E SUL FRATELLO SOTTO PROCESSO PER RAPINA: "CI AMIAMO TANTO" - VIDEO

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Arianna Finos per “la Repubblica”

 

ZAMPAGLIONE CALIFANO ZAMPAGLIONE CALIFANO

Cappello da cowboy e scorte di bevanda energetica, Federico Zampaglione scruta dalla vetrata del salotto minimalista gli attori davanti alla piscina. Al ciak il giovane musicista chiede consigli al rocker famoso e un po' bollito, che sembra più interessato a dare indicazioni ai giardinieri. I tonfi dei vasi coprono le battute, il regista urla alle comparse, il tono è bonario: «Possiamo fare finta?».

 

Una settimana alla fine delle riprese del primo film in cui il cineasta accantona l' horror per una storia musicale dal sapore autobiografico, dal romanzo Dove tutto è a metà , scritto con Giacomo Gensini. Il titolo del film, Morrison , si riferisce al locale romano in cui il ventenne Lodo (Lorenzo Zurzolo), una timidezza che lo frena e un amore non ricambiato per la coinquilina, si esibisce con i MOB. La sua strada s' incrocia con quella di Libero (Giovanni Calcagno), ex famoso dal rilancio inceppato e una moglie insofferente.

 

ZAMPAGLIONE ZAMPAGLIONE

Com' è il set al tempo del Covid?

«Intenso. Ci siamo impegnati per avere un Covid manager, siamo stati attenti. Siamo alla fine e sono contento. La situazione è drammatica, il film mi aiuta a stare dentro a qualcosa di positivo. Per fortuna le scene e le immagini dei concerti erano in piccoli club, abbiamo fatto tamponi a tutti».

 

Che periodo è della sua vita?

franco califano al covo di nord est franco califano al covo di nord est

«Sono preoccupato per i miei cari, per mia figlia, per mio padre. Ma sento che è anche il momento della maturità, in cui riesco a realizzare nel cinema e nella musica le cose proprio come le immagino».

 

Durante la clausura ha girato un corto horror con sua figlia.

«È stato un bel modo per sopravvivere a quel momento buio, creare qualcosa per non ripetere le stesse giornate. Faccio sempre quel che sento, anche il mio ultimo brano ( Finché ti va, ndr) è arrivato in un momento in cui va di moda tutt' altro, eppure è andato bene».

 

Quale film musicale l' ha ispirata?

federico zampaglione all evento ail (5) foto di bacco federico zampaglione all evento ail (5) foto di bacco

«Walk the line su Johnny Cash è un capolavoro, Rocketman nelle parti non di musical, School of Rock , visto mille volte con mia figlia. Che non ha mai potuto vedere i miei film, horror con scene scioccanti. Non vedo l' ora che veda questo».

 

Che tipo di film è il suo?

«Parla di sogni, amicizia, fallimenti. Fa ridere e commuovere. Diverso dal cinema che ho fatto finora, si ricongiunge a quel che ho fatto con la musica. E a gennaio uscirà il singolo del film, Cerotti».

 

Nella scena girata poco fa, il rocker spiegava al giovane come portare l' energia al pubblico.

LUCIO DALLA LUCIO DALLA

«È ciò che ho vissuto io con Lucio Dalla. Sul palco non cercava il pubblico, andava con gli occhi da un' altra parte, come se scaricasse energia verso il basso che poi risaliva più potente. E tu la prendevi , non era lui a tirarla addosso. Era come se stesse su un' astronave. Lui e Franco Califano sono stati i miei mentori. Da giovane pensavo che un brano di successo fosse l' arrivo, poi capisci che è solo l' inizio e impari a comunicare senza vergognarti di quel che senti veramente».

 

Il primo incontro con Dalla?

«In una trasmissione tv. Dovevamo cantare Com' è profondo il mare che avevo interpretato a distanza sul film di Paz. Subito prima chiedo "maestro, ma come vogliamo dividerci le battute?", lui dice "cazzo canta, non ti preoccupare". E io: "Come, canto io?", lui "Su, vai...canta".

 

califano califano

Si è messo al piano e io ho iniziato. Mi sono accorto che faceva una serie di facce, mi sono terrorizzato, "mi prende per i fondelli?", pensavo. Era un mimo, io cantavo "babbo che eri un gran cacciatore, caccia via queste mosche" e lui fingeva di scacciarle. Pensai di uscirne distrutto. Rivedendo lo show in tv ho visto la sua potenza incredibile, rispetto a me che mi impegnavo così tanto a cantare. Lui il pezzo lo aveva sublimato, era una sorta di visione. Non gli serviva cantare».

 

Il primo incontro con Califano?

federico zampaglione palestrato federico zampaglione palestrato

«Mi voleva incontrare, ci vediamo a Ciampino. Il Califfo si presenta in Jaguar, camicia bianca aperta sul petto abbronzato, catenone d' oro: "Vieni in macchina con me". Salgo, facciamo un tratto di strada. Era il tramonto. Franco parcheggia e dice "scusa un attimo". Si mette in piedi davanti al sole. Io in macchina, confuso. Dopo un po' scendo e mi avvicino. Vedo che piange. M' imbarazzo. "Tutto a posto?". Lui mi guarda: "Io piango sempre quando il sole more".

 

Qual è stato il suo momento più difficile quando aveva vent' anni?

federico zampaglione palestrato federico zampaglione palestrato

«Ero timido ma anche incosciente. Il momento più basso fu un concerto a Torino. Arrivammo col furgoncino, montammo gli strumenti, ci mettemmo in camerino. Dopo un bel po' bussa il proprietario: "Ragazzi, smontate tutto, venite".

 

Siamo usciti e nel locale non c'era neanche una persona. Siamo tornati a Roma. Uno dei momenti più belli, ai tempi di La descrizione di un attimo , quando eravamo ancora un gruppo indie: ci chiamano a suonare a Perugia, parte la canzone e la folla la canta a memoria, una bella botta».

 

LUCIO DALLA LUCIO DALLA

Le appartiene anche la disillusione del rocker maturo?

«Ne condivido l' esperienza. Non sono disilluso, ho la mia malinconia, che è sempre lì. Ma anche una bella allegria interiore. Dall' insieme delle due cose nascono le mie canzoni, mi viene facile entrare nella profondità dei miei stati d' animo».

Federico Zampaglione mascherato Federico Zampaglione mascherato

 

Rimpianti per cose non dette?

«Avrei voluto che mia madre condividesse con me questi ultimi anni belli, tante canzoni che avrei voluto farle sentire. Soprattutto non ha potuto veder crescere mia figlia».

 

Con suo fratello Francesco (sotto processo per una rapina fatta per protesta, ndr ) il rapporto è forte?

«Fortissimo, ci amiamo tanto. A tratti lavoriamo insieme, a tratti ognuno va per la sua strada. Tra fratelli, tra artisti, è un po' così. Lui è un grandissimo artista, un grande musicista. Abbiamo fatto delle cose meravigliose, di sicuro ne faremo delle altre».

francesco e federico zampaglione francesco e federico zampaglione

Federico Zampaglione e Claudia Gerini Federico Zampaglione e Claudia Gerini Federico Zampaglione Federico Zampaglione Federico Zampaglione Federico Zampaglione Federico Zampaglione Federico Zampaglione Federico Zampaglione Federico Zampaglione Imma Battaglia Eva Grimaldi e Federico Zampaglione Imma Battaglia Eva Grimaldi e Federico Zampaglione SINIGALLIA E ZAMPAGLIONE TIROMANCINO SINIGALLIA E ZAMPAGLIONE TIROMANCINO AUDITORIUM DEL GONFALONE - FEDERICO ZAMPAGLIONE AUDITORIUM DEL GONFALONE - FEDERICO ZAMPAGLIONE claudia gerini e federico zampaglione foto carbone gmt087 claudia gerini e federico zampaglione foto carbone gmt087 FEDERICO ZAMPAGLIONE COL PADRE FILOSOFO FEDERICO ZAMPAGLIONE COL PADRE FILOSOFO gerini zampaglione da chi gerini zampaglione da chi gerini zampaglione da chi gerini zampaglione da chi francesco e federico zampaglione francesco e federico zampaglione francesco e federico zampaglione francesco e federico zampaglione ZAMPAGLIONE COVER ZAMPAGLIONE COVER ZAMPAGLIONE ZAMPAGLIONE

califano negli anni ottanta califano negli anni ottanta

 

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