“MA PERCHÉ MAI LA SANTANCHÉ DOVREBBE DIMETTERSI?” – VITTORIO FELTRI: “DALLA PROCURA MI ARRIVANO NOTIZIE SECONDO CUI IL 75% DEI FATTI CHE LA RIGUARDANO SAREBBERO SCIOCCHEZZE. PER I MIEI GIORNALI DANIELA RACCOGLIEVA LA PUBBLICITÀ E SE LA CAVAVA" – ''A PROPOSITO DI INCHIESTE PERÒ…SÌ…REPUTO ASSURDA LA CONDANNA DI DAVIGO, UN MAGISTRATO DI PRIM’ORDINE. COSA AVREBBE MAI RIVELATO QUANDO SI SA CHE NEL PALAZZO DI GIUSTIZIA TUTTI SANNO TUTTO'' - AL TEMPO DEL DUELLO CON SALLUSTI, CHE A QUEL TEMPO STAVA CON "LA PITONESSA", FELTRI LI DEFINÌ “OLINDO E ROSA”: “ERA UNO SCHERZO"...
-Estratto dell'articolo di Gianluca Roselli per il Fatto Quotidiano
Direttore Vittorio Feltri. Come sta il governo Meloni?
La maggioranza mi sembra in una botte di ferro: è solida e la premier si muove con disinvoltura. Non vedo rischi per il governo.
Però è scoppiato il caso Santanchè. Potrebbe anche costarle il posto…
Ma perché mai dovrebbe dimettersi? Tra l’altro, dalla procura mi arrivano notizie secondo cui il 75% dei fatti che la riguardano sarebbero sciocchezze. Santanchè è una donna assai abile, intelligente, capace. Poi i dettagli di come lei gestisse le sue aziende non li conosco, non sono Sherlock Holmes, vedremo cosa verrà fuori. Per i miei giornali raccoglieva la pubblicità con Visibilia e se la cavava.
Quando stava con Sallusti lei li definì Olindo e Rosa…
Era una definizione scherzosa, ci abbiamo fatto sopra una risata. A proposito di inchieste però…Sì…Reputo assurda la condanna di Davigo, un magistrato di prim’ordine. Cosa avrebbe mai rivelato quando si sa che nel palazzo di giustizia tutti sanno tutto.
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