“SAREBBE UN DISSERVIZIO PROPORRE AGLI SPETTATORI UNA TV DA TERZO MONDO” – FERMI TUTTI: PIER SILVIO BERLUSCONI, PER SPIEGARE PERCHÉ HA DECISO DI NON “SPEGNERE” MEDIASET DURANTE SANREMO, È COSTRETTO AD AMMETTERE CHE PER 20 ANNI IL BISCIONE HA FATTO UNA SCELTA SBAGLIATA: “UN VALORE AGGIUNTO FORNIRE AL PUBBLICO UN’ALTERNATIVA DI VISIONE: NON IMPORTA QUANTO FAREMO, CHE SIA IL 5, IL 10 O IL 15%” – PENSARE CHE SOLO NEL 2017 MARIA DE FILIPPI VENNE SPEDITA GRATIS SUL PALCO DELL’ARISTON…
-Estratto dell’articolo di Renato Franco per il “Corriere della Sera”
Pier Silvio Berlusconi festeggia la crescita digitale di Mediaset (quasi quintuplicati i numeri dei video visti al giorno, che oggi sfiorano i 10 milioni e 500 mila; più che raddoppiato il tempo speso per guardarli, che arriva a 1 milione e 300 mila ore quotidiane), ma a tenere banco è Sanremo perché quest’anno Mediaset ha deciso di rimanere accesa anche durante la settimana del Festival.
«Dimenticherei la parola contro-programmazione — spiega Pier Silvio Berlusconi —, Mediaset non è contro Sanremo ma abbiamo deciso di non mettere in atto un disarmo assoluto come è avvenuto negli ultimi 20 anni […] «L’andamento positivo della raccolta pubblicitaria durante i Mondiali di calcio (trasmessi dalla Rai) ci ha dimostrato che in questa fase di mercato gli eventi in onda sulle reti concorrenti poco incidono sui ricavi pubblicitari della nostra programmazione. […] anche se c’è Sanremo sarebbe un disservizio proporre agli spettatori una tv da Terzo Mondo. Il Festival fa il 60% di share? C’è comunque un 40% che non lo guarda e ha voglia di seguire altro».
In onda andranno regolarmente il Grande Fratello , Le Iene e soprattutto al sabato, contro la finale del Festival, C’è posta per te condotto da quella stessa Maria De Filippi che nel 2017 — in piena pax televisiva — andò, gratis, sul palco del Ariston al fianco di Carlo Conti: «Ringrazio Maria per questo atto di coraggio.
«Non importa quanto faremo, che sia il 5, il 10 o il 15%». E che il clima sia cambiato lo dimostra anche che Striscia la notizia ha deciso di mandare il suo inviato più ispido, sarcastico e corrosivo (Enrico Lucci) a seguire il Festival dopo anni di silenzio. L’ad di Mediaset non si sottrae nemmeno al caso che anima queste giornate politiche. Il video di Zelensky a Sanremo. Sì o no?
A favore o contro? «Per la Rai è una bella gatta da pelare, è difficile decidere quando una richiesta del genere ti arriva direttamente dallo stesso leader ucraino; da editore non posso dire che la Rai non può farlo andare. Da cittadino che paga il canone però preferirei di no: mi sembra da parte di Zelensky una ricerca di visibilità che mi turba; c’è un conflitto in ballo, quello di Sanremo non mi sembra il contesto adatto».
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