“SE CACCIANO BAGLIONI, RIMARRO’ L’UNICO CLAUDIO SUL PALCO DI SANREMO” – BISIO, CO-CONDUTTORE ALL’ARISTON, SI SCHIERA CON IL 'DIVO CLAUDIO' SUI MIGRANTI: "DICHIARAZIONI ASSENNATE E CONDIVISIBILI" – "ANDATEVI A RIVEDERE IL MIO MONOLOGO AL FESTIVAL DEL 2013. IL MIO AUTORE SARÀ ANCORA MICHELE SERRA E AL FESTIVAL PARLERO’ DI ATTUALITÀ" – VIDEO

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Luca Dondoni per la Stampa

 

Rispetto a ciò che ha detto in conferenza stampa sul tema dei migranti sono d' accordo con Claudio Baglioni. Come potrebbe essere altrimenti ? Mi è sembrata una dichiarazione assennata e condivisibile». Claudio Bisio, il co-co-conduttore del prossimo Festival di Sanremo, il giorno dopo la presentazione ufficiale della 69esima edizione è a Milano per incontrare i giornalisti in occasione di un' altra sua prossima fatica televisiva. Da questa sera alle 21.15, su TV8, sarà fra i giudici del programma «Italia' s Got Talent».

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Mercoledì, a Sanremo, non è stato possibile chiedergli di commentare le affermazioni di Baglioni («Se non fosse drammatica la situazione di oggi, ci sarebbe da ridere. Ci sono milioni di persone in movimento, non si può pensare di risolvere il problema evitando lo sbarco di 40-50 persone, siamo un po' alla farsa»; e ancora: «Non credo che un dirigente politico di oggi abbia la capacità di risolvere il problema, ma almeno serve la verità di dire: è un grave problema, dobbiamo tutti metterci nella condizione di risolverlo»). Per questo, l' abbiamo raggiunto alla conferenza stampa milanese.

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Bisio, ha letto su La Stampa della reazioni Rai alle parole di Baglioni?

«No, perché? Che hanno detto?»

 

«Baglioni ha definito il comportamento di questo governo riguardo i migranti «una farsa», e secondo chi è vicino al direttore di Rai 1 Teresa De Santis lei avrebbe bocciato l' ipotesi di un terzo mandato al cantautore.

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«No, non è possibile, mi dica che è una fake news. Voi giornalisti (ride, ndr) siete bravissimi a gonfiare le notizie...Magari non volevano proprio dire quelle cose».

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No, pare sia così.

«Ah (si fa serio, ndr), allora devo rifletterci un attimo.

Sinceramente non so che cosa dire, se non ripetere che quello che ha detto Claudio mi sembra condivisibile. Vabbè dai (e sorride di nuovo, ndr) al massimo vorrà dire che a Sanremo di Claudio rimarrò solo io. Attenzione, lo scriva che è una battuta, eh!».

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A questo punto i vertici dell' azienda vigileranno ancor di più su cosa direte all' Ariston. Lei e lo stesso Baglioni avete parlato di forte interesse per i temi sociali. Claudio ha anticipato che i testi della maggior parte delle canzoni «trattano argomenti che stanno a cuore alla società civile».

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«Non ho ancora ascoltato le canzoni ma se lo dice Claudio ci credo. Vi anticipo però che il mio autor e , così come avvenne quando feci l' ospite nel 2013 e il presentatore/direttore artistico era Fabio Fazio, sarà ancora Michele Serra e tutti sanno che lui se c' è da parlare di attualità non si tira indietro.

 

Ora, qualcuno ricorderà che allora Michele scrisse per me un monologo che diceva molte cose a proposito di temi ora considerati delicati e di interesse nazionale. Per questo anziché rispondere sul "che cosa dirò", vi invito ad andare a rivedere quel monologo».

 

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Era un monologo populista, nel senso che sembrava attaccare la famosa Casta («Finché ci sono loro questo Paese non cambierà mai...»), ma poi si scopriva che la Casta eravamo noi, il popolo: «Siamo noi i mandanti, noi che li abbiamo votati. Se li guardate bene è impressionante come ci somigliano...

«Appunto. Si può fare intrattenimento, come è giusto a Sanremo, senza essere stupidi, o ignorando la realtà. O no?»

Fa venire in mente il suo film «Benvenuto Presidente» del 2013.

«Le do una notizia. Fra non molto uscirò con il sequel di quel film, Bentornato Presidente . Attenzione, però: questa volta non si tratterà di un Presidente della Repubblica, ma del Consiglio. Faccia lei».

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