UNA LUNGA STORIA DI COVID - GINO PAOLI: “IL POST PANDEMIA SARA' PEGGIO CHE ORA, QUESTA SITUAZIONE HA ALIMENTATO EGOISMO. ALTRO CHE ALTRUISMO…” – “NELL'INDOTTO DELLA MUSICA CI SONO 80MILA PERSONE, E ORA SONO ALLA FAME VERA, PERCHÉ LA CULTURA VIENE CONSIDERATA SEMPRE PER ULTIMA. IO NON HO PROBLEMI MA LE TANTE PERSONE CHE LAVORAVANO CON ME, DAI MUSICISTI AI TECNICI, COME FANNO A SOPRAVVIVERE E A PORTARE A CASA LA PAGNOTTA?"

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gino paoli

Da Un Giorno di Pecora

 

“Come vedo la situazione alla fine di questa pandemia? Molto male, peggio del Covid stesso, perché questa situazione ha sviluppato l'egoismo tra di noi, altro che l'altruismo che tempo fa si sperava venisse fuori”. La pensa così il cantautore Gino Paoli, che oggi è intervenuto al programma di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora.

 

gino paoli

Nel corso dell'intervista, Paoli ha poi parlato della situazione drammatica che stanno vivendo i lavoratori del settore musicale. “Nell'indotto della musica – ha spiegato Paoli a Rai Radio1 - ci sono 80mila persone, e ora sono alla fame, ma alla fame vera, perché la cultura viene considerata sempre per ultima, nessuno li aiuta. Io non ho problemi ma le tante persone che lavoravano come, dai musicisti ai tecnici, come fanno a sopravvivere e a portare a casa la pagnotta? C'è gente che cambierà mestiere, che soffre, ed è pesante vedere come non siano considerate le persone che lavorano in questo settore”.

gino paoli
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STEFANIA SANDRELLI E GINO PAOLI
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gino paoli ad amici
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MOGOL GILETTI GINO PAOLI
GINO PAOLI
gino paoli a malindi kenya
GINO PAOLI
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IL PESTO DI GINO PAOLI
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