Catherine Mallaval per “Libération”
Padre solo
Sono una goccia d’acqua in un oceano di madri, ma sempre più numerosi. In venti anni sono raddoppiati, e vanno aumentando. Meno scrutati, meno trattati dai media, celibi, divorziati o vedovi, devono combattere i pregiudizi e dare prova della loro competenza. Sono delle ‘madri’ come le altre? Dei militanti della causa paterna in una società che tenta di stabilire la parità fra uomo e donna ma sacralizza sempre il ruolo materno?
C’è un importante lavoro che prende le loro parti, pubblicato sulla ‘Revue des politiques sociales et familiales’ e condotto dal centro di ricerca sociologica dell’università di Parigi e dall’etnologa Danielle Boyer, responsabile dell’Osservatorio sull’infanzia. Le reticenze ideologiche e sociali sull’implicazione paterna ha trasformato i papà in eterni apprendisti. Non parlano molto della loro situazione, c’è pudore sul loro status. Ma se parlano, raccontano della pressione che vivono, della volontà di compensare e fare più di quanto ci si aspetti da loro, per mostrarsi all’altezza.
padre superman
Essere un bravo genitore, innanzitutto, per loro è nutrire bene i figli. A differenza delle madri sole, passano molto più tempo in cucina. Oltre a stare ai fornelli, si occupano davvero di tutto? Si sforzano di farlo. Temono di non riuscire a colmare l’assenza materna, perciò contano spesso su presenze familiari femminili, la nonna, la cugina, l’amica. Soprattutto delegano alle donne ciò che riguarda corpo, pubertà, sessualità, acquisto di abiti. E’ come se non si sentissero legittimati su argomenti tradizionalmente affidati alle madri. Anche le madri sole cercano figure paterne, ma su argomenti di socialità e autorità.
divorziati
Il padre solo dà il permesso alla figlia di andare a dormire dall’amichetta, ma il contrario succede raramente. Le altre madri non si fidano a mandare le figlie a dormire da un papà solo. Quando divorziano, spesso lasciati e separati contro la propria volontà, affrontano il panico. C’è da scalare una montagna. Devono mostrarsi irreprensibili ma hanno tutto da imparare. Tutti i compiti di cui un tempo si occupava la partner.
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Alla fine, dicono alcuni di loro, un padre solo è una madre come un’altra. L’unica differenza è che verso i padri esiste un pregiudizio di incapacità. A un padre solo si chiede eternamente: «Ma come fai a cavartela?». Come tutti, è la risposta. Esistono molte risorse destinate all’aiuto di madre sole, non di padri soli.
protezione dei genitori 
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