Gabriella Pescucci per “la Repubblica”
michael keaton in birdman
Nel bellissimo film Birdman di Inàrritu, c’è una scena in cui l’attore Michael Keaton perde l’accappatoio e percorre a piedi un tratto di strada, in mutande, fra tanta gente attonita che scatta foto. Vedendolo mi sono detta: “che coraggio!”, sarebbe bastata una t-shirt per coprire quella parte del corpo non più muscolosa e aitante. Ho fatta la stessa riflessione guardando Captain Phillips.
michael keaton in birdman
Alla fine del film, Tom Hanks dopo drammatici giorni in ostaggio dei pirati, rimane col torace al vento ma quella sua pancetta lo rende tenero e indifeso. Anche Philip Seymour Hoffman, in una sequenza del film Onora il padre e la madre, appare senza abiti, bianco e un po’ flaccido in contrapposizione alla giovane e bella partner femminile: Marisa Tomei. Il coraggio di mostrare un corpo non più tonico, è la dimostrazione che un attore può fare tutto. La maturità e la consapevolezza della propria professionalità, gli tolgono la paura.
philip seymour hoffman e marisa tomei
philip seymour hoffman
Una paura radicata invece in molte attrici ancora belle ma non più giovanissime. Così, per le scene più audaci e senza veli chiedono il body double, una controfigura di cui non viene mostrato il volto. Purtroppo, una donna di mezza età che si spoglia non attira pubblico. Persiste la dittatura della donna magra, palestrata, e senza un filo di grasso superfluo.
