1 - "IL TRAVAGLIO DELLA SERA"
Stefano Di Michele per "Il Foglio"
Di fatto, il Fatto a fine giornata risulta smentito. Ma andiamo con calma, partendo dall'edicola mattutina. Alla prima occhiata, uno si confonde. E' solo un momento, s'intende, ma un niente e questo Fatto Quotidiano si fa graficamente evocativo della cara immagine del Liberal di adornatiana memoria.
Poi, siccome c'è più Travaglio sul Fatto che Casini su Liberal (onestamente, già un bel record), le cose tornano immediatamente al loro posto. Così, è una sorta di "Travaglio della Sera" questo primo numero.
Perciò:
Furio Colomboa) pubblicità di un libro di Marco Travaglio vicino alla testata;
b) commento di Marco Travaglio intitolato "De Villepin e de Minzolin": se ci mettiamo a giocare con i nomi (anche se Auguste de Minzolin ha qualcosa di balzachiano che non guasta) hai voglia a trovare sinonimi di travaglio ("dolore, sofferenza, angoscia, pena, patimento, affanno, afflizione, doglie, contrazioni, tormento, ecc. ecc.");
c) notizia a centro pagina: "Editto su Travaglio. Mannaia su Anno Zero";
d) a pagina due ci sono quattro articoli, e in ben tre si parla di Travaglio (con foto dove figura insieme a Santoro e a Ruotolo, ma per discrezione, e per non impressionare il pur disponibile lettore, nella didascalia c'è scritto "Michele Santoro e Massimo Liofredi" - essendo il Liofredi il direttore di RaiDue, quello con vistosa zazzera bionda che si è scazzato con il Santoro stesso: la didascalia è rimasta, lui intanto è corso saggiamente a mettersi in salvo).
L'ultimo articolo dove inspiegabilmente Travaglio non compare è un corsivo dedicato a san Gennaro, che deve essersi impuntato al momento di andare in stampa: "Guaglio', pure qua state?";
PAOLO FLORES D ARCAIS FURIO COLOMBO - copyright Pizzie) rubrica dello stesso Travaglio a pagina 6, "M'illumino d'incenso", dedicata a Piero Chiambretti alias Pierino Slurpetti a ragione di certe buone parole spese dallo stesso su Mediaset: ci lavora e non gli molla un calcio nei coglioni?;
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Lettaf) intera paginata, la 21, a firma Travaglio su "Come nasce un giornale. Il giro d'Italia lettore per lettore", dove tutta l'epica (che magari un giorno si farà libro) "dalla notte dell'Alpheus ai Palasport", più qualche meritata sosta presso il ristorante "La campana", trova conferma e giusto canto, compreso l'incontro con una giovane mascotte che così viene presentata a Travaglio stesso: "Si chiama Cecilia, 14 anni, liceo scientifico, ha letto i tuoi libri e sa tutto del Fatto".
Almeno una creatura messa al riparo dalla Gelmini. Notevole a pagina 22 la rivisitazione dell'"Autoritratto con la famiglia" del Carlone, dove Padellaro siede quale matrona al centro con un principio ben visibile di tette, mentre il bimbo che nell'originale stringe tra le braccia si è geneticamente mutato in Luca Telese: una roba da esorcista.
Furio Colombo sta a pagina 19 - un po' la Columbia del Fatto, diciamo - con una rubrica di lettere. E mica si chiama "Caro Furio", nientemeno "A domanda rispondo" - poi dice che uno se li va a cercare, i sospetti di giustizialismo...
Molte altre cose, nel primo numero padellariano, compresa la rubrica "L'abbonato del giorno" (nel caso è già saggiamente in salvo all'estero, stando Quello a Palazzo Chigi), che "convive con la sua ragazza e due gatti", non meno democraticamente avvertiti. I lettori si fanno sentire, augurano di "toccare edicole e coscienze dell'intero paese", nonché, in tanta transumanza, "di mantenervi integri".
ANTONIO POLITO - copyright PizziGran servizio di apertura: "Letta indagato. Da dieci mesi. E nessuno ne parla" - perciò era ora, per "il business dell'immigrazione", inchiesta partita da Woodcock e approdata alla procura di Lagonegro, "la più piccola d'Italia": romantica, due cuori e una procura. Letta deve avere la potenza di san Gennaro: anche in quest'articolo sorprendentemente non si cita mai Travaglio. In serata il sottosegretario smentisce: "Procedimento archiviato". San Gennaro, invece, da dieci mesi tace.
2 - «IL FATTO», PALAZZO CHIGI E L'INCHIESTA SU LETTA
Corriere della Sera - «In data 11 agosto 2009 il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma, su conforme richiesta della procura della Repubblica, ha definitivamente archiviato il procedimento a carico del sottosegretario Gianni Letta giudicando del tutto inesistenti le ipotesi di reato formulate». Lo precisa la presidenza del Consiglio in relazione alle indiscrezioni pubblicate ieri sul primo numero del Fatto quotidiano . Immediata la replica del
Fatto quotidiano : «La direzione del giornale ha confermato che: Gianni Letta è indagato per abuso d'ufficio, truffa e turbativa; i magistrati di Roma non hanno alcuna competenza ad occuparsi dell'indagine sui reati suddetti; la Procura di Lagonegro è stata stimolata a svolgere opportune indagini sui presunti reati descritti nel nostro articolo; i presunti reati del sottosegretario Letta non sono quindi stati oggetto di archiviazione né a Roma né altrove».
3 - PISSI
Non dite a Polito che al Fatto qualcuno comincia a pensare che ci sia una "quinta colonna" del Riformista all'interno del giornale.....anche perchè il Riformista è stato l'unico quotidiano a "bruciare" lo scoop su Letta...