LA PANDEMIA I POSTI SI PORTA VIA - 350MILA CONTRATTI DI LAVORO IN MENO. AD AGOSTO L'OCCUPAZIONE SI È RIPRESA UN POCO (+80MILA) - TROVANO IMPIEGO SOPRATTUTTO GLI UOMINI, E CIÒ DIMOSTRA COME LE DONNE SI SIANO SACRIFICATE DI PIÙ PER SEGUIRE I FIGLI CON LE SCUOLE CHIUSE - PAGANO MOLTO ANCHE I GIOVANI, TRA I QUALI LA DISOCCUPAZIONE SUPERA IL 32%

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Claudia Luise per “la Stampa

 

L' occupazione riprende, ma a due velocità. Dopo il crollo inizia lentamente a recuperare ma la ripartenza taglia fuori i più giovani. Secondo l' ultima rilevazione dell' Istat, gli occupati rispetto a luglio aumentano di 83 mila (+0,4% su base mensile). Ma, nel confronto con agosto dell' anno scorso si contano 425 mila occupati in meno (-1,8%). E il calo resta forte anche rispetto ai mesi precedenti al lockdown: oltre 350 mila lavoratori in meno rispetto a febbraio 2020. Nel complesso la crescita degli occupati riguarda prevalentemente la componente maschile (+72 mila per gli uomini e +11 mila per le donne) e in totale il numero delle persone che hanno un lavoro rimane sotto la soglia dei 23 milioni.

disoccupazione coronavirus disoccupati

 

Evidente, dai dati, che a patire di più sono i giovani: se in generale il tasso di disoccupazione scende al 9,7% (-0,1% rispetto a luglio) con 23 mila persone in meno in cerca di un posto, tra i giovani, nella fascia d' età 15-24 anni, sale al 32,1% (+0,3%). Un altro segno non incoraggiante è che anche i lavori precari diminuiscono di 425 mila unità. Ma nel complesso il tasso di occupazione sale al 58,1% (+0,2 punti) e questo anche grazie a segnali positivi nei dati mensili: crescono rispetto a luglio i dipendenti a tempo indeterminato (+0,1% pari a +12 mila), quelli a termine (+0,2% pari a +5 mila) e gli autonomi (+1,3%, pari a +67 mila).

 

Oggi in totale gli occupati sono oltre 22,9 milioni, i disoccupati più di 2,4 milioni e gli inattivi quasi 13,6 milioni. Per Confcommercio nonostante i dati siano «un' ulteriore indicazione di come l' economia italiana stia provando a recuperare, la crisi resta grave e le prospettive di ripresa difficili». Per l' associazione dei commercianti «una più soddisfacente crescita dell' occupazione, la risalita della spesa per consumi e la riduzione del rapporto debito-Pil passano dalla rapidità, dall' efficacia e dall' efficienza nei processi di investimento delle risorse europee».

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Un punto su cui concordano anche i sindacati. Luigi Sbarra, Cisl, parla di una «distanza da colmare che resta ancora enorme». La Cgil, invece, sottolinea quanto «il dato sull' occupazione giovanile sia allarmante». E Ivana Veronese, Uil, conclude: «È la conferma dell' emorragia occupazionale, seppur mitigata grazie all' uso massiccio degli ammortizzatori sociali e dal blocco dei licenziamenti».

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