reperti scoperti in honduras
Douglas Preston per “National Geographic”
La spedizione archeologica in Honduras è tornata dalla giungla portando la notizia della scoperta di una città perduta, mai esplorata prima. Il complesso di rovine appartiene a una civiltà vissuta migliaia di anni fa e poi svanita nel nulla, forse si tratta della “Ciudad Blanca” di cui parlavano i primi conquistatori e le tribù locali. La prima menzione fu fatta da Hernán Cortés in una lettera del 1526 al Re di Spagna Carlo V.
ricognizione a la mosquitia
esploratore theodore morde
In un contesto assolutamente incontaminato, sono stati ritrovati canali di irrigazione, piramidi, 52 manufatti, tra cui troni cerimoniali, pietre incise e decorate, oggetti risalenti all’età precolombiana, fino al 1.400 Avanti Cristo.
la regione della ciudad blanca
Il sito era stato identificato ufficialmente nel 2012, durante una ricognizione aerea della inesplorata regione “La Mosquitia”. Per centinaia di anni esploratori e indigeni hanno raccontato di un paradiso dove le tribù in fuga dagli spagnoli si era rifugiate. Negli anni Quaranta l’esploratore Theodore Morde disse di aver scoperto la città e di aver trovato una enorme statua di scimmia, venerata dagli abitanti, ma si rifiutò di dare le coordinate del ritrovamento per paura che il luogo venisse saccheggiato. In seguito si suicidò e portò il segreto nella tomba.
antropologa scopre manufatti precolombiani in honduras
La “Ciudad Blanca” ha sempre avuto un ruolo centrale nella mitologia dell’America Centrale. Secondo la leggenda era ricca di statue in oro massiccio ed era il luogo di nascita del dio azteco Quetzalcoatl. La scoperta ha un valore inestimabile.
