QUANDO UNA NON SA CANTARE, MEGLIO CHE SI SPOGLI – IL CONCERTONE SI APRE CON IL SENO SEMISCOPERTO DI CHADIA CHE ESIBENDOSI CON FEDERICA CARTA HA TERMINATO L'ESIBIZIONE URLANDO: "LIBERA L'AMORE, MA CON CHI VOGLIAMO E QUANTO VOGLIAMO" (MA A RUBARE L'OCCHIO ERANO LE UNGHIE DA BRADIPO) – E COME OGNI ANNO, CON LE FAVE E IL PECORINO ARRIVA ANCHE LA POLEMICA DI SALVINI – VIDEO

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chadia federica carta

Da repubblica.it

 

chadia federica carta

 

Tutto è iniziato con un monologo di Ambra Angiolini: “Cos’è l’Utopia, l’utipa è là all’orizzonte, mi avvicino e si allontana, per quanto cammini mai la raggiungerò e allora a che serve l’utopia? Serve a camminare”, poi ecco la sigla con l’Orchestraccia, in piazza davanti alla Basilica romana di San Giovanni. 

 

Ambra e Stefano Fresi leggono un testo di Giorgio Gaber poi il via alla musica con Alex Britti e la sua Gelido e con i Modena City Ramblers che in collegamento dal deposito dell'Industria italiana Autobus della città di Bologna ha proposto una versione patchanka di Bella Ciao! Poi piccola trasgressione in diretta tv per il seno semi-scoperto di Chadia che esibendosi con Federica Carta ha terminato di cantare urlando a frase: "Libera l'amore, ma con chi vogliamo e quanto vogliamo".

 

matteo salvini a quarta repubblica 2
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