1 - IL VOTO "IN COSCIENZA" DI UN PARTITO DI FORCA E DI GOVERNO...
Filippo Facci per "Libero"
E brava la Lega di forca e di governo. È l'unico partito del mondo che riesce a dirsi favorevole a un arresto e al tempo stesso a lasciare libertà di coscienza ai propri parlamentari: il che si è tradotto, in pratica, nell'esclusiva libertà di non essere sfavorevoli alla manette, meglio se dopo un'indicazione dall'alto: chiaro, trasparente, anzi, «coerente».


L'indole segreta della Lega - una classe di giuristi - ha trovato finalmente sfogo a mezzo di un'attenta analisi degli articoli 273 e 274 del Codice, quelli che motivano le esigenze cautelari per Alfonso Papa e per chiunque altro: ciascun onorevole leghista - ne siamo certi - ha valutato attentamente che il rischio di inquinamento delle prove fosse «concreto e attuale», che il pericolo di fuga fosse effettivo, che i giudici, senz'altro, irrogheranno una pena superiore ai due anni, e soprattutto che ci sia la concreta possibilità che il soggetto indagato - magari proprio in questi giorni - commetta altri gravi delitti.
Poi - che lo diciamo a fare - è chiaro che i parlamentari della Lega hanno verificato l'osservanza del comma 2 dell'articolo 275 (carcere solo come extrema ratio) e soprattutto del comma 3, secondo il quale gli arresti domiciliari non bastavano, eh no, non bastavano. Solo dopo tutto questo - peraltro a scrutinio segreto - la libera coscienza del parlamentare leghista medio ha quindi preso la sua decisione: mica come altri forcaioli che guardano solo ai sondaggi o agli ordini del capo. Oltretutto Papa è pure terrone.
2 - I RADICALI POSSONO STARE PER QUARANT'ANNI SENZA NEMMENO SFIORARLO, CAINO, MA QUANDO DECIDONO SE LO INCULANO VIVO...
Andrea Marcenaro per "Il Foglio"

Tra gli interventi svolti ieri alla Camera dei deputati sull'autorizzazione all'arresto dell'onorevole Papa, poi brillantemente andato in porto, particolarmente acuto e convincente è sembrato quello dell'onorevole radicale Rita Bernardini.

La quale ha sostenuto questo: essendo indiscutibile che, in Italia, vige un uso diffuso e inaccettabile della carcerazione preventiva; essendo questo ingiusto; essendo evidente che a questa pratica andrebbe posto rimedio, anche se il governo non ha mosso un solo passo in questa direzione; risultando accertato che la popolazione rinchiusa nelle carceri nazionali è costituita per il 40 per cento da detenuti in attesa di giudizio; considerando altresì che la metà di quel 40 per cento verrà senz'altro assolta, ciò che costituisce una vergogna, a questo punto siamo favorevoli che la carcerazione preventiva, vale a dire quella stessa vergogna, se la succhi anche l'onorevole Papa.
L'onorevole Bernardini ha confermato così quanto i Radicali siano davvero radicali. Possono stare per quarant'anni senza nemmeno sfiorarlo, Caino, ma quando decidono se lo inculano vivo.

3 - MIRELLO CRISAFULLI (PD), QUANDO VENNE ASSOLTO: "PARLIAMOCI CHIARO, SE ERO DI FORZA ITALIA GIÀ A GUANTANAMO MI AVEVANO RINCHIUSO"...
Pietrangelo Buttafuoco per "Il Foglio"
Con gesto socratico il senatore del Pd Alberto Tedesco, coinvolto nello scandalo sanità in Puglia, ha chiesto ai colleghi di votare sì contro se stesso e "attivare rapidamente la strada del processo". Dal Senato la risposta è stata no. La Camera dei deputati, invece, ha detto sì per liquidare la pratica di Alfonso Papa, noto pidiellino e procedere così al procedibile. Papa, a differenza di Tedesco, ha fatto appello alla coscienza dei colleghi, il principio del cane non mangia cane non ha avuto esiti ma se qualcuno pensa di scovare i germi del pregiudizio, quello che salva sempre la sinistra a discapito della destra, ricordiamo la magnifica battuta di Mirello Crisafulli, esponente del Pd, quando venne assolto da un'accusa infamante, associazione mafiosa: "Parliamoci chiaro, se ero di Forza Italia già a Guantanamo mi avevano rinchiuso".