I VELENI DI FERRONI/1 - CON LA SCOMPARSA DI LINA WERTMULLER TORNANO ALLA MEMORIA STORIE CHE SEMBRANO INCREDIBILI: COME LA PRESENZA DI ROBERTO D’AGOSTINO IN DUE FILM DELLA REGISTA. DA GIOVANISSIMO FACEVA PARTE DEI COLLETTONI DI RITA PAVONE E CON LEI FECE “RITA LA ZANZARA” E “NON STUZZICATE LA ZANZARA”. IL PRIMO FILM ERA IL CLASSICO MUSICARELLO, E LINA LO FIRMÒ COME G. BROWN. FUMAVA UNA SIGARETTA DOPO L’ALTRA, BESTEMMIANDO SENZA SOSTA, CON UN TAGLIO DI CAPELLI DA UOMO, TANTO CHE ALCUNI SI SONO ACCORTI DI AVERE A CHE FARE CON UNA DONNA SOLO ALL'ULTIMO CIAK - VIDEO
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Estratto dell’articolo di Gianfranco Ferroni per “il Tempo”
IN DUE FILM DELLA WERTMULLER C’E’ DAGO
Con la scomparsa di Lina Wertmuller tornano alla memoria storie che sembrano incredibili: come la presenza di Roberto D’Agostino in due film della regista. Il fondatore di Dagospia da giovanissimo faceva parte dei Collettoni di Rita Pavone e con lei fece due film, “Rita la zanzara” e “Non stuzzicate la zanzara”, con la regia della Wertmuller.
La prima pellicola registrò un incasso miliardario (allora c’erano le lire): si trattava del classico musicarello di metà anni sessanta, e Lina lo firmò come G. Brown. Sul set c’è chi la ricorda come un sergente di ferro, che fumava una sigaretta dopo l’altra, bestemmiando senza sosta, tra un ordine e una litigata, con un taglio di capelli da uomo, tanto che alcuni si sono accorti di avere a che fare con una donna solo all'ultimo ciak.
Il secondo film venne realizzato grazie al successo del primo, ma stavolta Lina volle mettere il suo nome. E poi nel gruppo della Pavone c’erano anche le Collettine, con Loredana Berté e l’indimenticata Stefania Rotolo, tra le altre.