CHE FATICA AVERE UN MARITO RICCO E POTENTE E LA BOTTE PIENA - VITA INFERNALE PER LE DONNE CHE SPOSANO TIPINI UBRIACHI DI SUCCESSO E SOLDI, CHE PENSANO: "HA MOLTI SOLDI E DOVREBBE QUINDI ESSERE FELICE" - IL RACCONTO DI HELEN KIRWAN-TAYLOR, MOGLIE DI UN EX BANCHIERE PER 32 ANNI, CHE HA VISTO DONNE COSTRETTE A SOPPORTARE OGNI SOPRUSO: “TIPO IL MARITO FUGGITO CON L’AMANTE RUSSA. TORNATO A CASA, HA CHIESTO ALLA MOGLIE DI DIMAGRIRE, DI MOLLARE IL LAVORO E DI ESSERE SEMPRE DISPONIBILE A FARE SESSO...”

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Helen Kirwan-Taylor per il "Mail Online"

 

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Nessuna somma di denaro vale capricci, richieste di sesso illimitato e mancanza di interesse totale verso la propria moglie. Se c’è una cosa che accomuna molti uomini potenti è la scarsa considerazione che hanno per la loro  compagna: il loro atteggiamento è che lei conduce una bella vita grazie a lui, quindi può tranquillamente farla a pezzi.

 

Più successo ha questo tipo di marito, più difficile è per la sua coniuge. Potrebbe essere stata la sua collega a Oxbridge quando si sono incontrati, ma il matrimonio ha relegato il suo status a una semplice moglie.

 

Il fatto è che questi ricchi e potenti maestri dell'universo possono essere molte cose - interessanti, intelligenti, affascinanti, stimolanti, carismatici - ma è anche un duro lavoro essere sposati con loro.

cristiana falcone e martin sorrell 3 cristiana falcone e martin sorrell 3

Sebbene Cristiana Falcone, che ha sposato Sorrell nel 2008, facesse parte di diversi consigli di amministrazione e sia stata consulente per i media per il World Economic Forum di Davos, fino a poco tempo fa ha detto di sentirsi classificata solo come “la moglie di”: «Il presupposto era che non stavo lavorando. Mi hanno messo in una categoria moglie, e questa era la mia definizione. Non potevo uscirne».

 

I Sorrell del mondo mi sono familiari, grazie al fatto che sono sposata da 32 anni con un ex banchiere. Mio marito ed io siamo stati presentati da un amico a New York nel periodo di massimo splendore delle banche degli anni Ottanta. Allora, ben prima della crisi finanziaria, i banchieri di investimento senior erano simili alle rock star. Ottenevano rispetto ed erano estremamente influenti in ogni settore, compreso il governo britannico. I primi ministri rispondevano immediatamente alle loro chiamate, credetemi. Ho imparato presto che questi uomini d'affari di alto profilo sono una razza diversa dagli uomini semplicemente "ricchi".

 

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Un rampollo di una famiglia benestante può essere difficile e viziato, ma tende a soffrire di un complesso di inferiorità quando si trova di fronte a una figura tipo Martin Sorrell o Philip Green.

 

Ci vuole un ulteriore livello di impegno, sacrificio e spietatezza per raggiungere le vertiginose vette di CEO o presidente di un'azienda multinazionale. E a ciò si arriva con una forte arroganza e un'esagerata fiducia in se stessi.

 

L'individuo può essere stato perfettamente ragionevole quando era un giovane adulto, ma in seguito diventa un "narcisista situazionale". Con ogni miliardo o promozione in più il comportamento diventa più odioso, sono ubriachi di successo.

 

All'interno di questa piccola fascia della società, comportamenti irragionevoli, petulanti ed esigenti non solo sono tollerati, ma sono normali. Non solo la donna viene investita dalle sfuriate, ma deve anche appianare le cose quando succede in pubblico.

 

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Come dice un amico sposato con un consulente di private equity: «Le mogli degli uomini ricchi sono come degli splendidi spazzaneve: levigano le buche della vita quotidiana e assicurano che il marito possa concentrarsi completamente sul suo lavoro».

 

Avere un uomo come questo accanto diventa un lavoro doppio perché, visto che lavorano tanto, si aspettano anche di essere riveriti tanto in casa. Questo vale tanto per una moglie quanto per un dipendente. Le buone maniere vanno a farsi benedire.

 

I banchieri spesso sposano i banchieri, poiché non hanno tempo per uscire con qualcun altro al di fuori del loro ambito. Ma lo stile di vita insostenibile spesso porta la donna a dimettersi e rinchiudersi in casa per gestire i bambini e il personale. Certamente per queste donne ci sono tanti vantaggi: molte case da ammobiliare, vacanze in hotel a cinque stelle, tutta l'assistenza necessaria, spese illimitate e tanto tempo libero.

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Ma c’è anche l’altra faccia della medaglia: il marito stressato non è mai a casa; si perde ogni cena e ogni recita scolastica; vola via dalle vacanze perché c’è un accordo da firmare e tiene un appartamento aziendale vicino all'ufficio per non essere distratto dai bambini.

 

Poiché il suo stipendio paga per il personale domestico, fa anche loro enormi richieste. A differenza dei tirapiedi del suo ufficio, molti si dimettono e alle moglie tocca rincorrerli promettendo enormi quantità di denaro affinché rimangano.

 

Ma soprattutto questi uomini egocentrici fanno richieste assurde.

 

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Ad esempio, un banchiere di mia conoscenza con quattro figli ha ordinato che, al suo ritorno dal lavoro, la moglie gli offrisse da bere nel suo studio e lo lasciasse da solo per almeno un'ora prima di servire la cena nonostante i bambini dovessero andare a letto. E se la cena non era di suo gradimento andava su tutte le furie. Nella sua testa la moglie che, ha studiato a Cambridge, non faceva nulla quindi almeno doveva occuparsi della casa in modo perfetto.

 

Un gestore di fondi speculativi che conosco non permette alla moglie di parlargli quando torna a casa perché deve "pensare". La zittisce anche durante i pasti se lui ne sente l’esigenza. Non importa se sua moglie ha avuto una giornata buona o cattiva perché, nella sua mente, "riceve molti soldi e dovrebbe quindi essere felice".

 

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Un altro uomo d’affari è scappato brevemente con la sua amante russa. Sosteneva di avere il diritto di farlo perché era stato trascurato: sua moglie si era troppo concentrata sui bambini e sul suo lavoro (part-time) e si era lasciata andare. Si sono riconciliati per un breve periodo a patto che lei rinunciasse al lavoro, dimagrisse e fosse sempre disponibile a fare sesso. Durante il loro successivo divorzio, è emerso che non così raramente l’arredamento veniva cambiato perché lui lo faceva a pezzi andando su tutte le furie. E il fatto che non sapesse dove andavano a scuola i suoi figli la dice lunga.

 

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Queste mogli vedono la loro autostima calpestata e non riescono a confidarsi con nessuno perché sono viste solo come delle privilegiate. Queste moglie devono essere sempre curate, affabili, informate e tolleranti. Per tutto il tempo devono mordersi la lingua mentre gli altri fanno commenti umilianti su di loro.

 

Conosco coppie che sono felici insieme, ma sono quelle in cui le donne hanno sempre mantenuto la propria vita al di fuori della casa. O hanno continuato a lavorare in qualche modo, o si sono impegnati in hobby a livello quasi professionale.

Il mio consiglio alle future mogli mega-ricche? Non rinunciate al lavoro quotidiano, mantenete la vostra identità e fatevi una corazza.

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