L'EREDITA' DELL'ALLUVIONE: FANGO E MONNEZZA - I CITTADINI DELL'EMILIA ROMAGNA DEVONO FARE I CONTI ANCHE CON LA QUANTITÀ MOSTRUOSA DI RIFIUTI E MACERIE POST ALLUVIONE - ENTRO LA FINE DELL'EMERGENZA SARANNO RACCOLTE PIÙ DI 100 MILA TONNELLATE DI RIFIUTI, L’EQUIVALENTE DI DIECI MESI DI SMALTIMENTO ORDINARIO - I SINDACI HANNO DATO IL PERMESSO DI “COSTRUIRE” PER STRADA DEGLI SPAZI PER RACCOGLIERE GLI OGGETTI DA BUTTARE...
-Estratto dell'articolo di Giusi Fasano per il “Corriere della Sera”
Se fosse un palazzo sarebbe alto 25 piani e grande quanto un campo di calcio. Ma la quantità mostruosa di rifiuti post alluvione non ha le sembianze di nessun palazzo. È invece fatta di mille e mille cumuli di macerie. […] Si stima che nell’intera area finita sott’acqua o isolata dalle frane, entro la fine dell’emergenza saranno raccolte e smaltite più di 100 mila tonnellate di rifiuti, l’equivalente di dieci mesi di smaltimento ordinario.
Sono davanti alle case, ai condomini, alle aziende, ai capanni, ai garage. […] I sindaci hanno dato il permesso di «costruire» davanti alle loro proprietà — e sulla strada — montagnole di oggetti da buttare via, e dove l’acqua si è ritirata quelle montagnole sono diventate un necessario arredo urbano. Temporaneo, naturalmente.
Il Gruppo Hera è la società che si occupa dello smaltimento e che in Emilia è attiva da Modena in giù (a esclusione della città di Forlì). Ha messo in campo fin dalle prime ore più di 250 mezzi e un migliaio di persone per un servizio di raccolta rifiuti h24, che però non è possibile smaltire tutti assieme perché gli impianti non sono in grado di lavorare con numeri così grandi. Quindi si tratta di toglierli dalle strade e dai cortili e portarli in un primo momento in piazzole di stoccaggio individuate dai singoli Comuni.
In mezzo a distese infinite di oggetti distrutti e sporchi che fino a dieci giorni fa erano parte della vita di migliaia di persone, si muovono i «ragni» che pescano manciate enormi di quel materiale e lo caricano su camion giganteschi. Destinazione discarica. […]. La Protezione civile vigila su ogni operazione, anche perché ci sono punti non abbastanza sicuri per far passare i mezzi di raccolta dei rifiuti[…]
A Forlì […] , la situazione è critica […] Adesso che l’acqua se n’è andata dalle strade e che gli abitanti hanno cominciato a svuotare case, garage e cantine, il problema sono diventate le voragini aperte nei punti in cui il sistema fognario non ha tenuto: la più grande è ai piedi di un condominio di 12 famiglie che è stato evacuato dai Vigili del fuoco. […]