E' TORNATO LO ZAR – PUTIN PARTECIPERÀ AL G20 VIRTUALE ORGANIZZATO DALL'INDIA: È UN PICCOLO GRANDE PASSO PER USCIRE DAL SUO ISOLAMENTO INTERNAZIONALE – SARÀ IL PRIMO FACCIA A FACCIA DI “MAD VLAD” CON I LEADER OCCIDENTALI DALL’INVASIONE DELL’UCRAINA (SEPPURE IN VIDEOCONFERENZA). MENTRE ZELENSKY NON È STATO INVITATO – ORMAI È CHIARO CHE L'ARIA È CAMBIATA: DOPO QUASI DUE ANNI DI CONFLITTO, E CON IL MEDIO ORIENTE IN FIAMME, NESSUNO PUÒ PIÙ PERMETTERSI UNA GUERRA…

-

Condividi questo articolo


1 - PUTIN RITORNO AL G20

Estratto dell’articolo di Anna Zafesova per “la Stampa”

 

VLADIMIR PUTIN NARENDRA MODI XI JINPING VLADIMIR PUTIN NARENDRA MODI XI JINPING

Vladimir Putin fa un altro piccolo grande passo dal suo isolamento internazionale, e parteciperà, mercoledì prossimo, a un vertice del G20. La notizia arriva dalla televisione di Stato russa. Si tratterà di una presenza soltanto virtuale: tutti i capi di Stato e di governo convocati prenderanno parte ai colloqui da remoto (Giorgia Meloni, per esempio, entrerà in conferenza da Berlino, dove sarà impegnata in un vertice con Olaf Scholz).

 

Ma si tratta pur sempre di un cambiamento importante per il Cremlino: Putin non aveva preso parte ai due vertici precedenti delle venti economie più importanti del pianeta, né a quello che si era tenuto in Indonesia, l'anno scorso, né a quello di due mesi fa, in presenza, a Nuova Delhi.

 

xi jinping vladimir putin a pechino xi jinping vladimir putin a pechino

Al vertice dei Brics, l'estate scorsa, a rappresentare la Russia - uno dei cinque Paesi fondatori - era andato il ministro degli Esteri Sergey Lavrov, mentre il presidente russo aveva pronunciato i suoi discorsi da un monitor, dopo che il Sudafrica non aveva potuto garantire un salvacondotto contro il mandato di cattura emesso dal Tribunale penale internazionale dell'Aja contro Putin, accusato di deportazione dei bambini ucraini verso la Russia.

 

È dal marzo di quest'anno che Putin viaggia soltanto in Cina - dove, circondato dagli onori, è apparso un mese fa al vertice dell'iniziativa Belt and Road organizzato da Xi Jinping - e in alcuni Paesi dell'ex Unione Sovietica che gli garantiscono che non lo consegneranno alla giustizia internazionale.

 

[…]

 

vladimir putin collegato con il vertice brics vladimir putin collegato con il vertice brics

 Stavolta invece - e questa appare la vera novità - i leader dei governi occidentali non avrebbero opposto un veto all'idea di una partecipazione di Putin al summit virtuale, né starebbero preparando un boicottaggio. Secondo fonti Ue citate dai media, i capi di Stato e di governo europei «hanno deciso di comune accordo di non modificare i loro piani», aprendo quindi la porta al primo faccia a faccia - seppure virtuale - tra il dittatore russo e i leader delle democrazie occidentali che si sono alleati con l'Ucraina.

 

[…] La spaccatura tra i governi occidentali e quelli di alcune tra le cosiddette potenze emergenti, sulla posizione da prendere verso la Russia e la sua aggressione, era già emersa negli appuntamenti precedenti, e al vertice del G20 di due mesi fa l'approvazione di una risoluzione congiunta sulla crisi ucraina era stata faticosa e dibattuta.

 

joe biden e volodymyr zelensky - armi all ucraina -vignetta osho joe biden e volodymyr zelensky - armi all ucraina -vignetta osho

[…]

 

Resta da capire quanto la decisione di invitare Putin sia stata imposta agli occidentali dal premier indiano Narendra Modi, che otto giorni prima della fine della sua presidenza del G20 ha deciso di fare un favore a Putin: Nuova Delhi non solo ha storicamente rapporti buoni con Mosca, ma è anche uno dei Paesi che ha beneficiato di più del petrolio russo scontato per via delle sanzioni occidentali.

 

URSULA VON DER LEYEN VOLODYMYR ZELENSKY URSULA VON DER LEYEN VOLODYMYR ZELENSKY

E resta da capire quanto la decisione soprattutto degli europei di non boicottare la presenza di Putin - finora, in molti appuntamenti internazionali, anche all'Onu, i diplomatici occidentali abbandonavano le sale dove parlava un rappresentante russo - sia il segno di un cedimento, che rischia sicuramente di provocare accese polemiche in molti Paesi, e quanto di una mossa diplomatica.

 

[…] E il G20 è uno dei terreni internazionali più favorevoli a Putin: dopo l'India, la presidenza dovrebbe passare al Brasile, un altro membro dei Brics, il cui presidente Lula aveva espresso sulla guerra opinioni molto vicine a quelle della propaganda russa.

 

2 - IL VERTICE DEI GRANDI RIAPRE LE PORTE A PUTIN NIENTE INVITO PER KIEV

Estratto dell’articolo di Paolo Brera per “la Repubblica”

 

vladimir putin 5 vladimir putin 5

Per la prima volta dall’invasione dell’Ucraina il presidente russo Vladimir Putin sarà seduto a parlare con i leader occidentali, sia pure in videoconferenza. Accadrà mercoledì prossimo al summit virtuale del G20 organizzato dall’India di Modi, che celebra così la prossima fine del suo mandato come presidente di turno passando il testimone al Brasile di Lula. Non è una svolta — le svolte avvengono sui contenuti, e in questa sede sarà estremamente improbabile — ma la portata simbolica è enorme, e lascia Kiev senza fiato.

 

[…]

 

Ma Zelensky al summit in cui si parlerà anche di Ucraina non è stato invitato, così come non lo fu al precedente G20 di inizio settembre a Delhi. Era in presenza, e non parteciparono né il leader cinese Xi né lo stesso Putin, inseguito dall’ordine di arresto spiccato a marzo dalla Corte penale internazionale.

 

vladimir putin collegato con il vertice brics 2 vladimir putin collegato con il vertice brics 2

Ma il risultato fu una dichiarazione finale, firmata anche dai rappresentanti cinese e russo, che gelò le aspettative di Kiev. Prescriveva che «tutti gli Stati devono astenersi dal minacciare o usare la forza» contro «l’integrità territoriale e la sovranità o l’indipendenza politica di qualsiasi Stato», ma lo fa senza condannare la Russia per l’aggressione.

 

Il clima internazionale stava cambiando, e Kiev ne fu subito conscia. Nel precedente vertice di Bali, a novembre dello scorso anno, Zelensky era stato uno dei protagonisti. Si era potuto permettere di minacciare che non avrebbe partecipato, se fosse stato presente Putin.

 

lula xi jinping ramaphosa modi lavrov vertice brics di johannesburg 2023 lula xi jinping ramaphosa modi lavrov vertice brics di johannesburg 2023

E proprio in quell’occasione il presidente ucraino lanciò la sua Proposta di pace in dieci punti che da allora costituisce l’architrave della strategia di Kiev per uscire dalla guerra. Il caposaldo è che Mosca, il Paese aggressore, non sia ammessa alle trattative. Potrebbe solo ratificare l’accordo siglato dall’Ucraina con il resto del mondo. Cioè la vittoria di Kiev sul campo, ottenuta grazie agli aiuti militari e finanziari dei partner, ricacciando i russi ai confini del 1991 e liberando i territori occupati e la Crimea.

 

[…]  Poi il vento è cambiato. [..] L’ultima uscita pubblica della Formula di pace di Zelensky, il 28 ottobre a Malta, è stata un nuovo flop. Nei gruppi di lavoro che affrontano i singoli capitoli del piano lo scetticismo è consolidato: «Alcuni punti convengono a tutti — spiegano fonti che vi prendono parte — come lo scambio dei prigionieri e il rientro dei bambini. Ma come può essere costretta la Russia a firmare l’abbandono della Crimea?».

 

VLADIMIR PUTIN VLADIMIR PUTIN

 

Mercoledì ci saranno anche il leader dell’Unione africana, 9 Paesi ospiti e 11 organizzazioni internazionali. Il significato non scritto di questo G20, dopo il faccia a faccia tra Biden e Xi, è che il tavolo in cui cercare una via d’uscita alla crisi per la guerra in Ucraina dovrà allargarsi, e Mosca può essere indotta a pagare per i crimini commessi ma non ostracizzata per sempre. Per la presidenza ucraina — in calo di consensi tra corruzione e promesse non mantenute — è un colpo durissimo.

VLADIMIR PUTIN COLLEGATO CON IL VERTICE DEI PAESI BRICS VLADIMIR PUTIN COLLEGATO CON IL VERTICE DEI PAESI BRICS giorgia meloni zelensky giorgia meloni zelensky LULA - XI JINPING - RAMAPHOSA - MODI - LAVROV - VERTICE BRICS 2023 LULA - XI JINPING - RAMAPHOSA - MODI - LAVROV - VERTICE BRICS 2023

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

CHE COSA SI PROVA A DIVENTARE UNA GALLINA LESSA, UNA LINGUA IN SALMÌ, UNO ZAMPETTO CON MOSTARDA, E FINIRE SBATTUTO IN UN "CARRELLO DI BOLLITI MISTI", A UN PASSO DALL’IRRILEVANZA POLITICA? MALA TEMPORA CURRUNT PER MATTEO RENZI. ASSISTERE, UNICO NON INVITATO, ALLA RECENTE PASSERELLA DI POLITICI AL FORUM AMBROSETTI DOVE ELLY SCHLEIN HA TOLTO DI MEZZO L’OSTACOLO AL “CAMPO LARGO” PD-M5S, FACENDO FUORI L’INAFFIDABILE LEADER DI ITALIA VIVA, PER RECUPERARE IL SUO EX COMPARE DEL CENTRISMO IMMAGINARIO, CARLO CALENDA, TI SPEDISCE A UN PASSO DALLA DISPERAZIONE - CON L’ADDIO DI MARATTIN, CON BOSCHI CHE NON SA COME DEFILARSI, RENZI RISCHIA DI NON RIUSCIRE A ORGANIZZARE IL CONGRESSO DEL PARTITO PREVISTO A OTTOBRE, DOPO LA SONORA DISFATTA ALLE EUROPEE - CHE LA SITUAZIONE SIA DISPERATA È CHIARO ANCHE A RENZI, TANT’È CHE STA CERCANDO TUTTI I MODI POSSIBILI PER FAR CADERE IL GOVERNO MELONI PER POI BUTTARSI NELLA MISCHIA, UNICO CAMPO DOVE ECCELLONO LE SUE QUALITÀ POLITICHE…

DAGOREPORT - LA PRESENTAZIONE DELLA NUOVA COMMISSIONE  VON DER LEYEN, PREVISTA PER DOMATTINA, SLITTA ALLA PROSSIMA SETTIMANA E IL PROBLEMA E' L’ITALIA - LA VENTILATA ASSEGNAZIONE DI UNA VICE-PRESIDENZA ESECUTIVA A RAFFAELE FITTO, STA FACENDO INCAZZARE MOLTI, A PARTIRE DAI VERDI - MA ANCHE IL PREMIER GRECO MITSOTAKIS, CHE INSIEME AL POLACCO TUSK HA CONDOTTO LE LUNGHE TRATTATIVE PER LA RICONFERMA DI URSULA, NON SI CAPACITANO PERCHÉ L’ITALIA DELLA MELONI, CHE HA VOTATO SIA IN CONSIGLIO CHE IN PARLAMENTO CONTRO LA RICONFERMA DI VON DER LEYEN, OTTENGA UN VICE PRESIDENTE ESECUTIVO E A LUI NIENTE…

FLASH! – LA POLTRONA PRESIDENZIALE DEL MUSEO MAXXI, LASCIATA LIBERA DA GIULI, STA FACENDO GOLA A MOLTI. RACCONTANO CHE TRA I PIÙ ATTIVI NEL GIRO DELLE SETTE CHIESE DEL POTERE ROMANO BRILLA L’IMMARCESCIBILE ANTONIO MONDA, COLLABORATORE DI “REPUBBLICA” BEN SUPPORTATO DAL FRATELLO ANDREA, DIRETTORE DELL’”OSSERVATORE ROMANO”, IN BUONI RAPPORTI COL PIO ALFREDO MANTOVANO. NON A CASO IL FU MINISTRO SANGIULIANO HA INFILATO IL NOME DELL’UBIQUO MONDA NELLA COMMISSIONE PREPOSTA AI FINANZIAMENTI STATALI DEI FILM, ORA SULLA SCRIVANIA DI GIULI… 

CERNOBBIO, CHE OBBROBRIO! IN QUELLA "DAVOS DE' NOANTRI" CHE E' IL FORUM AMBROSETTI (DOVE LE AZIENDE SGANCIANO FINO A 50 MILA EURO PER BACIARE LA PANTOFOLA AI POTENTI), GIORGIA MELONI VIENE ALLISCIATA PURE DAL DIRETTORE DEL "CORRIERE", LUCIANO FONTANA - IL QUOTIDIANO LE DEDICA ARTICOLI AL MIELE E LA REDAZIONE POLITICA (GUERZONI, DI CARO E LA VICE SARZANINI) NON LE DA' MAI UN DISPIACERE: E' LA "POLITICA DEI DUE FORNI" DI URBANETTO CAIRO (ATTACCA IL GOVERNO CON LA7, LO ELOGIA CON IL "CORRIERE")

PARPIGLIA, CENTO NE DICE E ZERO NE PIGLIA - PARLANDO A “REPUBBLICA” DEL CASO BOCCIA-SANGIULIANO, IL GIORNALISTA (CHE PARE SIA STATO ALLONTANATO DA "CHI") SOSTIENE CHE L’ACCOUNT ANONIMO CHE PROVO’ A PROPORGLI LE FOTO DEI DUE AMANTI IL 25 AGOSTO LO AVVERTI’ “DOMANI LEGGI DAGOSPIA”. PECCATO CHE IL POST SU INSTAGRAM DELLA BOCCIA CHE INNESCA IL PRIMO ARTICOLO DI DAGOSPIA, SIA DEL 26 AGOSTO - SAREMMO CURIOSI DI SAPERE DAL VISPO E FANTASIOSO PARPIGLIA E DAI SUOI AMICI COME FACEVANO, IL GIORNO PRIMA, 25 AGOSTO, A DIRE “DOMANI LEGGI DAGOSPIA” QUANDO TUTTO È ESPLOSO 24 ORE DOPO? E DATO CHE PARPIGLIA SOSTIENE DI AVER SAPUTO AI PRIMI DI AGOSTO DELLA BOLLENTE TRESCA DEL MINISTRO ‘NNAMMURATO, GRAZIE ALLE FOTO DEI PAPARAZZI RIFIUTATE DAI SETTIMANALI, PERCHÉ NON HA SCRITTO UN BELL’ARTICOLO, ANTICIPANDO COSÌ QUESTO SCIAGURATO SITO?